Non riuscire a immaginare una vita senza Internet è un pensiero comune. La cosa straordinaria è esserne consapevoli. O almeno così dovrebbe essere: infatti, da un sondaggio di SodaHead risulta che ben il 61 per cento degli intervistati sente il peso della dipendenza ed è in grado di auto-diagnosticarlo.
In particolare, dalle risposte dei 602 internauti intervistati su SodaHead il 16 febbraio, risulta che le donne siano più sensibili nei confronti di questa dipendenza: il 64%, contro il 55% degli uomini. In ogni caso, è inutile negarlo o nasconderlo: la dipendenza da Internet è stato catalogata come disturbo clinico nel 1996, e – paradossalmente – da allora la disponibilità della Rete nei paesi sviluppati è aumentata in modo esponenziale.
Non si può fermare il progresso: Bill Gates e Steve Jobs hanno fatto la storia e adesso accedere a Internet è facile come mandare un messaggio di testo dal proprio cellulare. Questo comporta un elevato rischio di dipendenza. Per chi non riuscisse ad afferrare il senso di tutto questo, Internet è paragonabile a una qualunque droga, forse anzi tra le più potenti.
Dal sondaggio risulta chiaro che gli intervistati dipendenti già da altri comportamenti dannosi sentono meno il peso dell’astinenza da Internet: solo il 48% dei fumatori, contro il 65% dei non fumatori. Il margine tra gli amanti dell’alcol è inferiore, però: il 57% dei bevitori sente la dipendenza di Internet, mentre il 64% dei non bevitori si descrivono come dei veri e propri tossicodipendenti.
È interessante invece studiare le fasce di età che emergono da questa indagine. Gli adolescenti tra i 13 e i 17 anni sono i più dipendenti da Internet, con un 73% di auto-diagnosi. Crescendo, poi, la dipendenza va scemando, a eccezione degli over-65, che – forse a causa del troppo tempo libero in pensione – si sentono più dipendenti da Internet rispetto a quelli che rientrano nella fascia tra i 45 e i 64 anni.
Il sondaggio ha evidenziato anche che gli utenti che trascorrono più tempo online – magari per lavoro – hanno meno probabilità di essere dipendenti da Internet. Quelli tra i 45 e i 54 anni, in media ad esempio, trascorrono la maggior parte del tempo in Rete nei giorni feriali, riportando circa 40 ore di navigazione settimanale. Di certo, non avranno voglia di accendere il computer durante i week end.
Gli adolescenti, invece, quelli che soffrono più degli altri questo tipo di dipendenza, si mantengono sulle 22,3 ore di navigazione alla settimana, trascorrendo minor tempo online quindi rispetto ai loro genitori. E voi? Siete su Internet al momento: non sarete per caso dipendenti?