«Fratelli e sorelle, la Quaresima ci offre ancora una volta l’opportunità di riflettere sul cuore della vita cristiana: la carità». Ed un hashtag finale: #Quaresima. Con questo tweet il Papa ha esordito su Twitter attraverso un esperimento che intende portare 40 messaggi in 40 giorni: 140 caratteri al giorno per compiere un percorso preciso e twittato verso la Pasqua.
Oggi il #Papa invita a liberarsi dalla “dipendenza dalle onde del mondo”, dalla “dittatura dell’opinione che tutti pensano e vogliono”
— Antonio Spadaro (@antoniospadaro) Febbraio 23, 2012
Pope2YouVatican: l’account ha chiesto a tutti un retweet e quindi ha iniziato la trasmissione dei tweet quotidiani in più lingue, così che tutto il mondo possa essere coinvolto nel progetto. Il primo dei tweet è nella fattispecie l’esordio del messaggio completo pubblicato in giornata e disponibile sul sito ufficiale del Vaticano.
Un esordio, per ora, mediato: il Papa non agisce direttamente sul social network, ma il suo messaggio è portato tramite il Pontificio Consglio Cor Unum attraverso la scelta di piccole frasi da cinguettare per fedeli e non. L’idea trae origine da una visione nuova della tecnologia, un modo per lanciare il messaggio di evangelizzazione sulla Rete alla ricerca di una nuova contaminazione. Così Claudio Maria Celli, presidente del pontificio consiglio, spiega l’iniziativa:
Abbiamo aperto il sito “Pope2you”, dedicato ai giovani, già da alcuni anni, che registra visite stabili di migliaia di giovani da varie parte del mondo. Per Natale, avevamo offerto la possibilità di meditazioni dalla Terra Santa. Quest’anno, invece, abbiamo pensato di lanciare via Twitter il Messaggio del Papa per la Quaresima. […] Crediamo che i giovani abbiano una capacità di risonanza molto grande: il “tweet” può essere riformulato, ridistribuito, rilanciato, disseminato.
L’obiettivo in prospettiva è quello di portare il Pontefice a dialogare direttamente con i fedeli mediante tweet più personali, con un account dedicato che vada oltre gli esperimenti attuali. La Chiesa cerca infatti da tempo un codice nuovo per dialogare con i fedeli, soprattutto con i più giovani, e l’incontro con le nuove tecnologie è da tempo visto come un passaggio fondamentale nella missione di evangelizzazione.
La Quaresima potrà così essere affrontata dai singoli anche attraverso una meditazione nuova, basata su un monitor ed un retweet: 40 giorni e 40 riflessioni, perché il messaggio è sempre il medesimo a prescindere dal medium. Il quale, anzi, non può che moltiplicare e rendere più significativo lo sforzo dialogico dimostrato.