Quelle keywords di troppo

Quelle keywords di troppo

Sull’inutilità di alcuni meta tag si è già parlato in precedenza in un interessante post di Andrea Mosca, in cui si conferiva sul concetto di obsolescenza di alcuni di essi.

In questo post, vorrei soffermarmi in particolare sul meta tag “keywords” e sull’uso che ancora se ne fa nell’ambiente Web, per facilitare la scansione e istruire i motori di ricerca, ai fini di un posizionamento efficace della pagina.

Il punto è: inutile presenza o inconfutabile indizio per i motori di ricerca? E inoltre, quali reali capacità ha questo “meta” nel facilitare il lavoro di ottimizzazione?

Vorrei partire da una doverosa premessa.

Quello che sappiamo oggi sul funzionamento degli algoritmi dei motori di ricerca ci ha garantito solo poche informazioni in più riguardo ai meccanismi che sottendono alla loro struttura e al loro funzionamento, ma non bisogna dimenticare che la scienza dei motori di ricerca è in continuo divenire e che quello che sappiamo oggi, probabilmente non sarà più valido in futuro (un futuro nemmeno tanto lontano, visto la velocità con cui questa scienza si evolve).

È esattamente quello che è successo per i meta tag, nati in un contesto temporale in cui la capacità di “lettura” dei search engines si basava solo ed esclusivamente sul “fammi vedere quello che hai scritto negli HEAD che ti indicizzo…” e il contenuto della pagina seguiva un percorso subordinato e poco rilevante.

Tutto questo ha favorito la nascita di ogni sorta di tecniche basate sulla ottimizzazione eccessiva di parole chiave, e il meta tag “keywords” ha imperato in maniera indiscussa.

Poi, qualcosa è cambiato. I motori di ricerca sono diventati svegli e hanno riconosciuto l’importanza dei contenuti presenti all’interno di una pagina. E i meta tag? Beh, hanno dovuto adeguarsi di conseguenza. A parte il meta “description”, importante proprio perché contenente testo rilevante ai fini dei risultati nelle SERP, tutti gli altri hanno finito per veder scemare il loro potenziale di azione, fino all’eclissi totale.

Allo stato attuale delle cose, il meta tag “keywords” viene ignorato dalla maggior parte dei motori di ricerca e per alcuni in particolare, come Google, l’utilizzo spropositato di parole chiave inserite in questo meta tag, contribuisce ad alimentare il sospetto di sovra ottimizzazione, con i rischi ben noti di penalizzazione. Quindi non resta che eliminarlo dalle nostre pagine?

Mah, sarebbe la scelta più logica da attuare, anche se suggerirei per adesso di non farlo e di limitarvi a lasciare non più di 5 keywords con rilevanza assoluta con il resto del testo, se non altro per garantire una coerenza semantica tra algoritmo e testo.

Il passaggio ad un nuovo paradigma è sempre graduale e come in tutte le cose anche nell’arte del posizionamento vale il detto latino: “In medio stat virtus” ovvero “La virtù sta nel mezzo”. Non siete d’accordo?

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