Le meme coin fanno sempre notizia nel bene o nel male, un po’ per la quantità di persone che riescono a smuovere e un po’ perché sono da sempre considerate la “pecora nera” del mercato.
Senza nessun valore intrinseco, mosse da marketing e community, gli analisti si fanno la guerra per decidere quale sia la peggiore e trovare nuovi modi per esprimere il loro disprezzo e disappunto verso il settore.
La verità è che, sebbene possano avere le loro criticità, il settore delle meme coin va alla grande e sembra destinato a restare e crescere nel tempo.
Basti pensare a progetti come Dogecoin, Shiba, WIF e molti altri ancora che, dal nulla, hanno raccolto capitalizzazioni folli da far impallidire molti progetti più “solidi” e amati dagli analisti.
Tifoseria da stadio a parte, è inutile negare quanto si possano celare delle grandi opportunità dietro l’ennesimo cagnolino crypto, come nel progetto di Dogeverse. Questa coin non serve certo a più di quanto servissero le altre, ma ha comunque i suoi punti di forza.
In primis il fatto di essere multichain, il che significa l’essere tradabile su svariate blockchain e su centinaia di DEX differenti, quindi disponibile a molti più investitori della media delle altre meme coin, il che è già qualcosa di fuori dal comune.
Molte di quelle che sono arrivate prima, potevano essere comprate solo sulla chain di Binance, su Ethereum, su Solana o quali per esse.
Dogeverse invece potrà arrivare nei portafogli degli investitori e dei trader che operano su una singola chain e che non hanno alcuna intenzione di buttarsi anche sulle altre, quindi questo è già un fattore che spinge a volerla tenere d’occhio.
Una presale stellare
Il solo essere multichain però, non significa che sia un progetto seguito o con del potenziale, quindi come si può misurare l’attenzione del pubblico e l’amore della community intorno a un progetto?
Un indizio importantissimo ce lo dà la presale che, nel caso di Dogeverse è arrivata ad accumulare oltre 10 milioni di euro in pochissimo tempo, segno che ci sono molti occhi e altrettanti portafogli indirizzati verso questo cagnolino multidimensionale.
Altro fattore importante da considerare è che, durante la presale, solo il 15% della totalità dei token è stata messa a disposizione per l’acquisto.
Questo vuol dire che, una volta che arriveranno i primi listing sui DEX e poi sui CEX, la pressione in vendita sarà relativamente bassa comparata con quella di un progetto che, al contrario, ne piazza subito il 50% o più nelle tasche della community.
Bassa pressione in vendita, può significare un facile rialzo di prezzo che, accompagnato dal mercato rialzista delle meme coin in generale che stiamo vivendo oggi, potrebbe fare le fortune di tutti coloro che hanno deciso di accaparrarsi un po’ di Dogeverse per tempo.
Sì, il mercato delle meme coin non sarà quello più rivoluzionario nelle idee, ma è in pole position quando si tratta di progetti che esplodono e regalano letteralmente milioni agli investitori più intraprendenti.
I “miracoli” di DOGE, Shiba, WIF e tutte quelle altre meme coin che oggi popolano posizioni importanti nella classifica di CoinMarketCap, sono partite dal niente e da idee semplici, ma sono poi cresciuti grazie all’amore della community, al marketing e alla soddisfazione degli utenti ripagati nei loro investimenti.