Il corpo umano non può essere esposto ai raggi X per troppo tempo, ma in alcuni casi è necessario effettuare nuovamente la radiografia, in quanto l’immagine risulta sfocata. I ricercatori della Washington University School of Medicine (St. Louis) hanno sviluppato una nuova tecnica che sfrutta Kinect per migliorare la qualità della radiografia, riducendo al minimo l’esposizione alle radiazioni, che possono avere conseguenze pericolose soprattutto per i bambini.
La radiografia viene utilizzata principalmente come strumento diagnostico in campo medico. L’immagine in negativo del corpo umano viene ottenuta inviando un fascio di raggi X che, a seconda delle parti anatomiche incontrate, vengono assorbiti o attenuati prima di raggiungere il sistema di rilevamento. Anche se è disponibile il controllo automatico dell’esposizione, l’esame deve essere ripetuto se il paziente si muove e l’immagine risulta sfocata. La soluzione trovata dai ricercatori prevede invece l’uso di un software per Kinect che, oltre a misurare lo spessore delle parti anatomiche, rileva in tempo reale il movimento o l’errata posizione del paziente.
L’obiettivo del sistema è produrre radiogrammi di qualità elevata, riducendo al minimo la dose di raggi X. La durata massima dell’esposizione dipende dall’età del paziente e quindi dalla sensibilità alle radiazioni. Il sensore ad infrarossi di Kinect permette di misurare automaticamente lo spessore delle parti del corpo, senza contatto, mentre la fotocamera ottica conferma la corretta posizione.
Il software diagnostico sfrutta la prima versione del sensore, ma grazie ai finanziamenti ricevuti sarà possibile continuare la ricerca con Kinect 2.0, ovvero il nuovo modello per la Xbox One. La tecnologia dovrebbe essere applicata anche alle vecchie macchine per i raggi X.