Gli attuali sistemi di raffreddamento installati nei notebook prevedono l’uso di heatpipe, attraverso cui il calore viene convogliato verso una ventola posizionata in corrispondenza di una feritoia del telaio.
I ricercatori dell’azienda Tessera e dell’Università di Washington hanno presentato un sistema di raffreddamento a ioni che riesce a smaltire il 30% di calore in più rispetto ad un sistema tradizionale, con consumi inferiori e assenza di parti in movimento.
L’heatpipe trasferisce il calore generato dalla CPU verso il sistema di raffreddamento ionico, posizionato anche in questo caso in prossimità di una feritoia del telaio. All’interno del sistema sono presenti due elettrodi: uno di essi ionizza le molecole d’aria come l’azoto, l’altro agisce da ricevitore di queste molecole. Quando viene applicata una tensione tra i due elettrodi, il movimento degli ioni che passano dall’elettrodo emettitore al collettore, spostano le molecole neutre dell’aria verso il punto caldo che si raffredda.
Il principale problema da risolvere è rappresentato dalla progettazione di un convertitore di tensione sufficientemente piccolo da essere integrato in un notebook e in grado di essere alimentato con i soli 12 V forniti dalla batteria del notebook (a titolo informativo, attualmente un sistema di questo tipo assorbe circa 3000 V).
Altri limiti della tecnologia attuale sono la durata degli elettrodi, che si corrodono troppo velocemente, e l’accumulo di polvere. Nel primo caso, sono in corso studi su nuovi materiali dotati di vita più lunga, nel secondo caso, per proteggere il sistema ionico da particelle dannose, è previsto l’impiego di un prefiltro.
Ovviamente non è ancora possibile stimare il prezzo di vendita, ma Tessera ha pianificato l’inizio della commercializzazione per il prossimo anno.