RaiWay è pronta ad entrare nel progetto banda ultralarga a cui il Governo Italiano sta lavorando da tempo con alti e bassi. Camillo Rossetto, presidente RayWay, ha, infatti, annunciato di stare dialogando con le forze politiche del paese per trovare un’intesa e collaborare al progetto della digitalizzazione dell’Italia. L’obiettivo di RaiWay, presente su tutto il territorio Italiano con le torri di trasmissioni delle emittenti Rai, è quello di impegnarsi per portare la banda larga nel così detto “cluster D“, cioè nelle zone rurali in cui toccherebbe al pubblico realizzare infrastrutture di sua proprietà da affittare in un secondo momento agli operatori interessati.
Il cluster D racchiude una buona parte del territorio italiano e precisamente include 4.300 città, pari a 2,3 milioni di edifici, il 15% della popolazione soprattutto nel Sud Italia e nelle aree rurali. “Fiber to the tower“, questo il progetto di RaiWay, prevede nel prossimo triennio una fase di upgrade delle torri di trasmissione per renderle sostanzialmente un’interfaccia tra la rete e gli utenti, una sorta di hub per la trasmissione dei dati. Inoltre, RaiWay punterà anche al potenziamento del sostegno ai Fixed Wireless Access provider.
Trattasi, dunque, di una notizia interessante che apre scenari promettenti per il piano del Governo per la digitalizzazione del paese. Un piano che comunque non ha ancora trovato una definizione precisa e su cui le istituzioni stanno tentennando eccessivamente. Proprio per questo, il Presidente di Confindustria Digitale, Elio Catania, sottolinea come il “ritmo di marcia sia lento” e che non si possa aspettare ulteriormente per dare il via alla vera digitalizzazione del paese. Sul ritardo del Governo è intervenuto indirettamente il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli che ha evidenziato come entro fine anno partiranno i primi bandi per l’assegnazione dei fondi per la realizzazione delle infrastrutture a banda ultralarga.