RapidShare controlli i link degli utenti

RapidShare deve prendere tutte le precauzioni necessarie al blocco degli upload di contenuti illeciti sul suo servizio di file hosting.
RapidShare controlli i link degli utenti
RapidShare deve prendere tutte le precauzioni necessarie al blocco degli upload di contenuti illeciti sul suo servizio di file hosting.

Come qualsiasi altro servizio di file hosting pubblico, anche RapidShare viene utilizzato per l’upload di contenuti illeciti. Secondo la Suprema Corte Federale tedesca, l’azienda svizzera deve mettere in atto tutte le misure ritenute necessarie per impedire la violazione del copyright da parte degli utenti. La decisione scaturisce da un procedimento legale avviato da Atari nel 2008.

Circa quattro anni fa, RapidShare era stata accusata di conservare sui suoi server copie pirata del gioco Alone in the Dark. Nonostante i file siano stati cancellati, Atari aveva chiesto l’applicazione di filtri per bloccare gli upload degli utenti. Inizialmente la Corte Distrettuale aveva dato ragione all’accusa, ma la Corte Regionale di Dusseldorf ha in seguito ribaltato la sentenza, dato che RapidShare ha già implementato tutte le misure per impedire le violazioni dei copyright.

Atari non ha accettato la sconfitta e ha presentato ricorso alla Suprema Corte Federale, secondo la quale RapidShare potrebbe, in alcune circostanze, essere ritenuta responsabile di violazione secondaria. Il servizio di file hosting, quindi, non deve monitorare le attività degli utenti, ma deve prendere tutte le “precauzioni tecnicamente ed economicamente ragionevoli” (senza compromettere il suo modello di business) per bloccare l’upload del gioco Atari. Tra i compiti di RapidShare rientra anche il controllo dei siti di terze parti che pubblicano link ai contenuti conservati sui server. Dopo aver individuato una copia illecita, il file deve essere immediatamente cancellato.

Tuttavia, la società svizzera utilizza già una tecnologia di crawling che effettua la scansione di forum, message board e blog di warez alla ricerca di violazioni del copyright che si verificano sul suo servizio. Il Tribunale federale ha comunque rinviato il caso alla Corte d’appello regionale di Dusseldorf (la stessa che in precedenza si è pronunciata a favore di RapidShare), in quanto ritiene di non possedere tutti gli elementi necessari per decidere se il processo debba proseguire o meno.

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