Qualche dato su Comunicazione e Media dal 41° rapporto Censis: la fotografia dell’Italia scattata ogni anno dal prestigioso centro studi diretto da Giuseppe Roma.
Il rapporto indica ancora nella televisione il mezzo più usato in assoluto e quello che fa capire meglio le trasformazioni innescate dalla rivoluzione digitale.
Si sottolinea la molteplicità dei modi in cui si declina la televisione oggi, per cui occorre parlare di televisioni al plurale e tenere conto delle molteplici modalità di accesso al mondo televisivo (satellite, digitale terrestre, Internet, cellulare). Il dato interessante è che nel complesso il pubblico televisivo è in leggero aumento e passa dal 94,4% del 2006 al 96,4% del 2007. Questo aumento, dovuto soprattutto ai giovani, non è però appannaggio del set televisivo tradizionale, in questa fascia di popolazione (14 – 29 anni); l’uso della televisione tradizionale passa dal 99,1% del 2006 al 93,5% del 2007, con la tv satellitare che arriva al 41%, la tv via cavo al 9,4% e la tv via Internet all’8,6%.
Il rapporto suggerisce anche una mappa interpretativa per inquadrare l’uso della televisione oggi. Nel rapporto vengono distinti due modi principali di utilizzare la TV : “feriale” e “festivo”. L’uso feriale è quello quotidiano legato alla programmazione che non scegliamo, che in qualche modo subiamo: notiziari e format “poveri” come i quiz, i reality, le fiction, ecc, tutto insomma nella direzione dei canali in chiaro; quello “festivo” è invece legato ad eventi che scegliamo di vedere e, sempre più spesso, di pagare: una partita di calcio, il film appena uscito, l’episodio del nostro serial preferito, prodotti della TV a pagamento.
In dati assoluti la televisione tradizionale è al 92,1%, di questi il satellitare al 27,3% e il digitale terrestre al 13,4%. I dati sulla tv via Internet e via telefonino sono relativamente bassi: IPTV e mobile TV si attestano complessivamente al 5,6%, con un progresso comunque significativo rispetto all’1,6 dello scorso anno.
Per quanto riguarda l’utenza Internet, il rapporto registra il consolidamento di una Rete di massa, che nel 2007 ha raggiunto quota 45,3% sull’intera popolazione italiana, di questi circa l’85,8% ha una connessione a banda larga.
Forse per un’analisi più corretta i dati sull’uso della televisione andrebbero analizzati in controluce proprio con i dati dell’utenza Internet. Oggi chi utilizza la Rete consuma e, sempre più spesso, produce materiali audiovisivi di vario genere. Distinguere tra materiali televisivi DOC e materiali audiovisivi di varia natura è forse il passaggio che manca al rapporto, ma che prima o poi occorrerà fare, per capire più in profondità come sta cambiando la natura della televisione oggi.