Il piccolo computer, nato per insegnare le basi della programmazione agli studenti e diventato un must tra i maker, è compatibile con diverse distribuzioni Linux e con Windows 10 IoT Core. I sistemi operativi supportati dal Raspberry Pi 3 sono destinati ad aumentare con l’arrivo di Android, come testimonia la creazione di uno specifico repository per il codice AOSP.
Il single board computer integra il SoC Broadcom BCM2837 con CPU ARM Cortex-A53 e GPU VideoCore IV 3D, affiancanti da 1 GB di RAM LPDDR2. Il sistema operativo deve essere caricato su una scheda microSD da inserire dall’apposito slot. Sul piccolo circuito stampato (85x56x17 millimetri) sono presenti inoltre i chip WiFi 802.11b/g/n e Bluetooth 4.1, oltre alle quattro porte USB 2.0, alla porta Ethernet e all’uscita HDMI. Sono anche disponibili 40 pin GPIO, la porta CSI per la fotocamera e la porta DSI per il display.
Dalle specifiche si deduce che non dovrebbero esserci particolari difficoltà tecniche per effettuare il porting di Android sul Raspberry Pi 3. La creazione, da parte di Google, di uno specifico repository indica che il supporto ufficiale arriverà nei prossimi mesi. A quel punto sarà possibile usare il piccolo computer per svariate applicazioni, dal semplice media server al più complesso hub per la smart home. Il Raspberry Pi 3 può essere acquistato online su diversi siti ad un prezzo inferiore ai 50 euro (spedizione inclusa).