Raspberry PI è stato un immediato successo, ma deve scontare un problema di gioventù che costringerà i primi utenti ad un supplemento di pazienza per poter ricevere la componente ordinata. Trattasi di un problema di origine hardware che implica la necessità di rivedere l’assemblaggio delle due versioni in distribuzione: un doppio “sorry” chiude pertanto la comunicazione dell’azienda, la quale spiega però che fortunatamente trattasi di un problema semplice da risolversi.
Ed il problema è stato anche dettagliatamente spiegato. Sta tutto in un connettore, che l’azienda ha ricevuto per errore nella versione “non magnetica” dal proprio fornitore: se non si sostituisse tale componente, il Raspberry rimarrebbe semplicemente privo di connettività, vanificando pertanto parte delle funzioni a cui sarebbe preposto. Grande come una carta di credito ed utile come piccolo computer o piccolo media center casalingo (disponibile peraltro a costo del tutto minimale), Raspberry PI va pertanto ora riassemblato nelle varie unità pronte alla spedizione. Il gruppo spiega di essere al lavoro con i partner selezionati per velocizzare al massimo le procedure: da 4 giorni il problema era noto, ma la notifica è giunta soltanto nelle ultime ore a seguito delle necessarie verifiche su tutte le altre componenti implementate.
Il gruppo spiega di voler agire con quanta più solerzia possibile e di essere pronta ad inviare ulteriori update non appena saranno possibili nuovi aggiornamenti sulle spedizioni. Chi intende accedere al Raspberry PI (anche dall’Italia) sa ora a cosa va incontro: un pizzico di pazienza in più per poter mettere mano ad uno dei gingilli elettronici più curiosi e cercati del momento.
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