Il mini computer preferito dai maker, a marchio Raspberry Foundation, si aggiorna. Dopo il Raspberry Pi 3 Model B, è dunque il momento di Raspberry Pi 3 Model A +. Anche se molti ipotizzavano l’arrivo del Raspberry Pi 4 o del Raspberry Pi Zero 2, ecco una via di mezzo, interessante e parzialmente un passo in avanti in quanto a generazione.
Il 3A + è più piccolo dei modelli recenti e ha una serie di upgrade di rilievo: un processore quad-core da 1.4GHz Cortex-A53, 512 GB di RAM DDR2, una WLAN dual-band (2.4/5GHz) con 802.11a/b/g/n/ac e il Bluetooth 4.2 LE. Manca una porta ethernet ,ma c’è una porta HDMI, una display MIPI DSI, una MIPI CSI e una composita audio/video stereo a 4 poli. Come sempre, la memoria è dedicata a una microSD, proprio al fianco di un’alimentazione con connettore GPIO a 40 pin. Il supporto grafico può ospitare una OpenGL ES 1.1/2.0 ed è aperto alla visualizzazione MPEG-4 e H.264 a 1080 HD a 30 fps.
Stando alla Raspberry Foundation, Pi 3 Model A+ è stato realizzato con materiali migliori dei precedenti, che permette di avere un gestione termica ottimizzata. Inoltre, lato software, stato è stato implementato il supporto per l’avvio tramite chiavetta USB (oltre alla microSD), il che apre a una serie di possibilità di dual-boot e multi-OS. Il 3A + costa 26 euro ed è disponibile online, sul sito ufficiale della Foundation. L’organizzazione ha confermato il supporto allargato, del modello più recente, fino al 2023, proprio per permettere integrazioni future limitate alla sola creatività di maker e sviluppatori.
Del resto, lo stesso Pi è divenuto famoso proprio per il basso costo di accesso e l’opportunità di coinvolgere pubblici differenti. L’education è tra questi, con migliaia di studenti che, in tutto il mondo, hanno già imparato a sfruttare le potenzialità dell’oggetto.