Ray Dolby è mancato. Spiegare chi sia stato Ray Dolby è in parte inutile, poiché il suo nome dice tutto: un cognome che è diventato marchio prima e sinonimo poi, emblema noto universalmente e globalmente riconosciuto come vessillo di qualità audio. Ray Dolby si è spento all’età di 80 anni, afflitto da morbo di Alzheimer e Leucemia.
L’epopea di Ray Dolby è iniziata nel 1949 quando, per la Ampex Corporation, presero forma i primi esperimenti nell’ambito della registrazione (arrivando alla produzione del primo videoregistratore su larga scala) dopo gli studi di fisica e ingegneria. Gli studi sono proseguiti anche dopo la parentesi Ampex, ottenendo importanti riconoscimenti in ambito universitario fino a diventare consulente della Atomic Energy Authority del Regno Unito. Poi il passo decisivo: nel 1965 aprono a londra i Dolby Laboratories, spostati nel 1976 a San Francisco. La sua carriera da CEO del gruppo dura dal 1965 al 2009 con un chiodo fisso in testa: la riduzione del rumore, la pulizia del suono, la massima fedeltà dell’ascolto per l’ottimizzazione del coinvolgimento dell’ascoltatore.
I risultati sono quelli noti: la tecnologia Dolby è immediatamente stata adottata dal mondo della musica ed è stata in seguito traghettata nel mondo della cinematografia. Negli anni ’80 il Dolby Surround entrava nelle tv e nei CD e di qui nelle case di tutto il mondo. Il “Dolby” è divenuto così sinonimo di qualità ed è stato adottato come uno standard, consolidandosi nei decenni e garantendo a Ray Dolby una lunga serie di alti riconoscimenti al valore delle sue ricerche. Il Dolby Stereo ha evoluto ulteriormente l’idea tramite la registrazione multitraccia ed il surround ha completato l’evoluzione avviando all’idea di un nuovo tipo di qualità anche per l’intrattenimento casalingo.
“Evoluzione”. Perché Ray Dolby non si considerava un rivoluzionario: la sua etica di lavoro era quella di arrivare alle rivoluzioni grazie al lavoro costante, a quelle piccole migliorie quotidiane che consentono di ottimizzare i livelli tecnologici qualitativi antecedenti. Dolby esprimeva il suo lavoro attraverso la sensazione di una continua ansia, una tensione alla soluzione dei problemi che porta all’esplorazione di nuove ipotesi per arrivare alla realizzazione di nuove tecnologie.
Ray Dolby abbandona nel 2011 il Board of Director del suo gruppo. Oggi lascia una moglie, Dagmar, e due figli: Tom e David. 50 brevetti a suo carico e 2,3 miliardi di dollari di capitale accreditati da Forbes per un uomo che ha legato i risultati delle sue ricerche ai successi di film quali “Arancia Meccanica” o “Incontri ravvicinati del terzo tipo”: la sua tecnologia è alla base delle emozioni vissute da miliardi di utenti che hanno ascoltato suoni tanto avvolgenti e puliti da solleticare la fantasia e arrivare al cuore.