Al CES 2019, Razer ha mostrato il suo sistema di periferiche di gioco che sfrutta una serie di vibrazioni ad alta risoluzione, per dare ai gamers possibilità di immersione maggiori. Si chiama “Hypersense” e comprende, oltre ad una cuffia wireless Nari, un mouse, poggiapolsi di Lofelt e un sedile di Subpac, tutti dotati di tecnologia aptica.
Si tratta di una configurazione sperimentale, di cui nessuna è in vendita. La demo mostrata a Las Vegas ga avuto lo scopo di offrire un’idea di come potrebbe essere il futuro del gaming. Nella pratica, le cuffie senza fili non svolgono esclusivamente il loro ruolo primario ma inviano piccole vibrazioni al capo di chi le indossa e così il mouse, che comincia a vibrare durante sparatorie o azioni sfrenate. In maniera simile, il poggiapolsi può veicolare piccoli movimenti e la sedia, nel corso di combutte virtuali tende a muoversi, ma solo quanto basta. L’ecosistema HyperSense è un progetto modulare, a cui potranno essere collegati tanti altri accessori in futuro.
L’eventuale successo del progetto dipenderà anche dagli sviluppatori di terze parti, non solo hardware. Qualora qualche software house decida di sfruttare il feedback aptico allora potrebbero venir fuori iniziative interessanti.
Razer HyperSense ha tutto il potenziale per aumentare l’immersione in game. Ho provato di recente le Razer Nari Ultimate e posso confermare che l’aggiunta di feedback tattile all’audio posizionale mi ha reso ancora più coinvolto e consapevole di ciò che mi accadeva intorno. Non vedo l’ora di provare un intero ecosistema di dispositivi che, sfruttando la tecnologia aptica, rendono estremamente realistici scenari e azione all’interno dei videogiochi- ha affermato Tim Willits, Studio Director di id Software al CES.
Visto che è solo una demo, non si conoscono modalità e tempi di concreta vendita della configurazione base ma, conoscendo Razer, tutto ciò non rimarrà dentro i laboratori per troppo tempo.