RealDVD passa al contrattacco

RealNetworks mentre si difende dalle accuse di violazione del copyright intenta una causa agli studios cinematografici sostenendo che stiano creando un cartello con l'obiettivo di rimanere gli unici a vendere un software per copiare DVD
RealDVD passa al contrattacco
RealNetworks mentre si difende dalle accuse di violazione del copyright intenta una causa agli studios cinematografici sostenendo che stiano creando un cartello con l'obiettivo di rimanere gli unici a vendere un software per copiare DVD

Noncurante delle gravi cause che già vi pendono sulla testa, Real Networks ha deciso di intentare causa a sua volta alla MPAA e alla DVD Copy Control Association poiché considerate colpevoli di aver instaurato un cartello ai danni della software house.

La storia è quella di RealDVD, il software per copiare DVD lasciando intatte le protezioni, e delle molte proteste arrivate dagli editori e produttori cinematografici intorno ad una presunta violazione delle leggi (quando invece il software non rompendo le protezioni non viola formalmente alcuna norma). Ufficialmente il problema secondo Real è che non è giusto che le sia impedito di vendere il software in questione fino a che le dispute legali non sono terminate.

Più in profondità la tesi è che così facendo i grandi studios di fatto tagliano fuori dal mercato tutti i concorrenti rimanendo gli unici soggetti a vendere software autorizzato alla copia legale di DVD. Il cavillo cui si appoggia Real è ovviamente il Digital Millenium Copyright Act, secondo il quale ogni consumatore ha il pieno diritto di farsi copie proprie dei beni acquistati.

Infatti RealDVD consente la copia dei contenuti di un DVD su un disco rigido (ma non su un altro disco) aggiungendo una protezione che ne impedisce la riproduzione se non sul disco su quale è stato copiato.

A supporto delle proprie tesi la società cita il fatto che la DVD Copy Control Association avrebbe concesso le specifiche di tutte le protezioni presenti sui DVD (motivo per cui ha potuto realizzare il programma in questione) salvo poi dichiarare che la Real avrebbe rotto alcuni «termini contrattuali segreti» non appena gli studios hanno cominciato ad osteggiare l’operazione.

E non finisce qui: «Sia che gli utenti abbiano il diritto di fare copie di ciò che hanno acquistato sia che non ce l’abbiano, lo stesso la decisione degli studios di non negoziare individualmente le licenze d’uso per i loro contenuti con RealNetworks non è altro che un accordo tra competitor per fissare prezzi irreali. Il danno ai consumatori è ovvio: pagheranno cifre più alte per avere il privilegio di copiare i propri DVD» ha dichiarato Real Networks.

Secca la risposta degli studios per mezzo dell’avvocato Glenn Pomerantz: «Non abbiamo ancora avuto modo di esaminare a fondo le accuse di comportamento antitrust a noi rivolte, ma sembrano basarsi su palesi incongruenze legali e fattuali e sul tentativo di distogliere l’attenzione dalla cattiva condotta di RealNetworks».

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