Pochi giorni or sono RealNetworks faceva l’occhiolino a Steve Jobs, ma Jobs ostentava un secco rifiuto. Così, come promesso, il massimo rappresentante Real Rob Glaser ha voltato le spalle a Cupertino e ha fatto le proprie avances in direzione Redmond. Questa volta l’apertura sembra essere maggiore, e si apre così la possibilità della nascita di un polo anti-iTunes in grado di colpire Apple nel suo nuovo core-business: il mercato della musica digitale.
La possibile alleanza di RealNetworks con Microsoft è quantomeno una stonatura: le due compagnie sono da sempre rivali, e solo recentemente Real ha portato Microsoft ad una esemplare condanna presso l’antitrust europea con l’accusa di vampirizzare il mercato inglobando il proprio Windows Media Player all’interno dei sistemi operativi in distribuzione. Sul piano strategico l’alleanza può però scaturire in una sinergia dalle grandi potenzialità, e così Microsoft accoglie Real offrendo quel WMA che con grandi sforzi l’azienda sta tentando di imporre.
Dopo il “no” di Jobs in casa Apple si erano sollevati i primi dubbi circa la politica del leader del gruppo, il quale già più volte ha perso l’occasione di far fare il grande salto all’azienda della mela. Il pessimismo, in questa circostanza, emergeva dall’ipotesi (ora verosimile) di un nuovo isolamento Apple rispetto al resto del mercato. Se Real accogliesse lo standard Microsoft e il WMA riuscisse ad imporsi come formato predominante, infatti, Apple potrebbe di nuovo rimanere accantonata perdendo l’aura accumulata grazie alla geniale rivoluzione rappresentata dal marchio iTunes.
Nonostante il fatto che i contatti tra RealNetworks e Microsoft siano alla semplice fase della dialettica a distanza, risulta chiaramente intelleggibile il meccanismo che potrebbe portare le due aziende alla cooperazione: Real potrebbe lanciare prepotentemente il proprio Rhapsody (corrispettivo Real di iTunes), il tutto verrebbe realizzato sfruttando la tecnologia DRM di Microsoft, quest’ultima estenderebbe l’uso del formato Windows Media Audio ed appositi lettori potrebbero sostituire l’iPod portando agli utenti i file acquisiti.