RealNetworks taglia i prezzi: Apple circondata

Per il settore della musica digitale si inaugura una stagione di forte concorrenza. Mentre Microsoft muove i primi passi nel settore, RealNetworks perpetra una feroce battaglia di prezzi offrendo abbonamenti molto scontati agli studenti universitari
RealNetworks taglia i prezzi: Apple circondata
Per il settore della musica digitale si inaugura una stagione di forte concorrenza. Mentre Microsoft muove i primi passi nel settore, RealNetworks perpetra una feroce battaglia di prezzi offrendo abbonamenti molto scontati agli studenti universitari

La battaglia di prezzi (nonchè ideologica) intrapresa da RealNetworks contro Apple sta dando i primi frutti. Sta tutto all’interno delle cifre rilasciate dopo il lancio della campagna “Freedom of choice”, periodo nel quale il prezzo dei brani è stato ridotto a 49 centesimi raggiungendo così l’importante cifra di 1 milione di download in una sola settimana. La promozione è destinata a durare almeno una settimana ancora, con la possibilità di un’estensione ulteriore.

Rhapsody, il Music Store Real, punta ora alle università. Analogamente a quanto proposto antecedentemente da Napster, RealNetworks sta infatti stipulando accordi con varie università al fine di proporre pacchetti promozionali grazie ai quali gli studenti potranno scaricare musica in abbonamento a prezzi ridottissimi: circa 2-3 dollari al mese, contro i canonici 9.95 dollari del listino. Firmatari dell’accordo già tre importanti poli universitari: University of California, University of Berkeley e University of Minnesota.

RealNetworks ha inaugurato l’offensiva al nuovo business Apple rilasciando Harmony, un dispositivo in grado di rendere i file acquistati su iTunes compatibili con qualsiasi lettore multimediale (e non il solo iPod, come da predisposizione Apple). E’ quindi venuto il taglio dei prezzi (taglio importante che, in abbinata alle facoltà offerte da Harmony, dirotta gli utenti via dall’abbinata iPod/iTunes e verso la nuova piattaforma RealNetworks), ora gli accordi per le offerte in abbonamento. Se a questo quadro si aggiunge l’annunciato approdo nel settore del gigante Microsoft, per Apple si prospetta un autunno di fuoco.

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