Piccolo anche nel prezzo
Acer Liquid Z3 è uno smartphone Android entry-level, piccolo nelle dimensioni quanto nel prezzo di vendita, ma non ci si deve far ingannare: non sono poche le sorprese che riserva, sia dentro sia fuori.
Di fatto, si tratta di un dispositivo dual Sim pensato per un’utenza in cerca di un prodotto conveniente, ma sufficientemente evoluto e allo stesso tempo pratico ed elegante. Fin dal primo contatto, appare chiaro che Acer abbia centrato l’obbiettivo, o che ci sia andata comunque molto vicina. L’Acer Liquid Z3 appare, infatti, perfettamente in grado di equiparare, se non di superare, diretti concorrenti come la gamma Galaxy Ace di Samsung, l’LG L4 II e l’HTC Desire 200.
Design
Disponibile in nero o in bianco, l’Acer Liquid Z3 restituisce un’immediata sensazione di solidità e qualità costruttiva, grazie all’impiego di materiali resistenti in policarbonato ben assemblati e alle forme smussate, impreziosite dalla superficie antiscivolo della cover posteriore.
Tenere in mano l’Acer Liquid Z3 è un piacere: merito delle dimensioni assai contenute (109x60x10,4 mm), la presa risulta sicura ed ergonomica mentre il peso (120 grammi) rafforza la sensazione di avere a che fare con un prodotto di un certo pregio.
Quel che all’apparenza potrebbe essere un semplice inganno per la vista è, invece, rafforzato dall’assenza di scricchiolii di sorta e da ulteriori scelte stilistiche che riguardano gli unici due pulsanti fisici (accensione e bilanciere del volume) in metallo argentato, l’adozione di tre pulsanti touch (con feedback tattile) e dell’ormai classico “sorriso”, che cela la griglia dell’altoparlante e che caratterizza tutta la nuova gamma di prodotti mobile di Acer.
Display e interfaccia
Tutto l’entusiasmo iniziale, però, finisce quando si comincia a studiare attentamente l’Acer Liquid Z3 e si comprende che un simile prezzo ha un costo in termini di scelte e rinunce. Una volta acceso lo smartphone, si torna coi piedi per terra: basta un’occhiata per capire che il display è uno dei suoi punti deboli.
Il piccolo schermo LCD TFT da soli 3,5 pollici ha, infatti, una risoluzione di appena 320×480 pixel (262.000 colori e 160 ppi), davvero lontano dagli attuali standard per dispositivi Android. Va detto che la visualizzazione non è affatto negativa, ma ha un gusto ormai retrò. Inoltre la superficie è piuttosto riflettente.
Di contro, il pannello offre un discreto angolo di visuale e riproduce colori e contrasti sufficientemente buoni per questa fascia di prezzo. Anche la risposta ai comandi touch è precisa e reattiva e soltanto con le gesture (pinch-to-zoom) lo Z3 tentenna un po’.
In uno spazio così ristretto è facile correre il rischio di soffocare l’interfaccia utente, ma Acer ha scampato il pericolo adottando icone leggermente più piccole, ma pur sempre accessibilissime, e calibrando molto bene anche la tastiera personalizzata, che riconosce anche il swipe (lo scorrimento del dito da una lettera all’altra per comporre le parole).
La tastiera Swipe dà anche un assaggio preliminare di quella che è la personalizzazione fatta da Acer per il suo Liquid Z3, che, sì, si basa su Android 4.2.2 Jelly Bean, ma è arricchito da un ampio grado di personalizzazione (barra delle notifiche e temi su tutti) e da diversi strumenti. Si segnalano, in particolare, le app Backup e Ripristino, il memo “Da fare”, il pratico File Manager, la Radio FM, l’Orologio digitale, “Dispositivi di ingresso”, per la connessione con periferiche Bluetooth, e l’esclusivo Quick Mode. Quest’ultimo dà la possibilità di accedere a delle interfacce utente appositamente preimpostate per determinati profili (Modalità Junior, Modalità Senior, Modalità Tastierino, Modalità Classica), caratterizzate da un look che ricorda da vicino le tile di Windows Phone 8 e studiate per facilitare quanto più possibile l’utilizzo del telefono a un’utenza poco esperta.
Nonostante l’intervento del produttore sull’interfaccia sia dunque consistente, nel normale utilizzo sembra di usare una versione pressoché stock di Android, per di più piuttosto snella e veloce, agevolata anche dai tre tasti touch, che portano rapidamente alla home, indietro e al task manager.
Hardware e performance
Il merito della rapidità va senz’altro anche a un comparto hardware non potente, ma pienamente sufficiente a rispondere alle esigenze tipiche di un dispositivo di questa fascia. L’Acer Liquid Z3 può, infatti, contare sulla spinta di un processore dual-core MediaTek MT6572 da 1 GHz, abbinato a una GPU Mali 400 MP e a 512 MB di RAM, dimostrandosi perfettamente in grado di gestire i compiti richiesti.
Per l’archiviazione, ci sono 4 GB di cui solo 2 sono effettivamente liberi, ma a ciò sopperisce lo slot per schede microSD (fino a 32 GB). Ci sono anche il GPS e i sensori di base (accelerometro, luminosità, prossimità). La connettività comprende HSDPA (fino a 21.1 Mbit/s), Wi-Fi a/b/g/n e Bluetooth 3.0. Come detto, poi, l’Acer Liquid Z3 è uno smartphone dual SIM: le impostazioni permettono di stabilire a priori quale delle due SIM utilizzare per chiamate, SMS e connessione dati oppure di sceglierla ogni volta tramite apposita finestra pop-up.
Anche l’esperienza di navigazione è positiva, con le pagine Web che, dopo un’iniziale fase lenta di caricamento, sono poi gestibili in maniera rapida, fra scroll veloci e zoom efficaci. La qualità di conversazione è, invece, nella norma, ma il vivavoce tende a distorcere lievemente il parlato quando il volume è al massimo.
Lo Z3 può, occasionalmente, avventurarsi anche nel mondo dei videogiochi, grazie alla GPU dedicata di cui sopra, ma è preferibile impiegarlo solo per giochi poco impegnativi in termini prestazionali. Ad ogni modo, le fasi di gioco, così come l’utilizzo prolungato della rete dati o del Wi-Fi, avranno un effetto negativo immediato sull’autonomia: la batteria da 1.500 mAh è normalmente in grado di garantire una giornata di utilizzo medio, ma scende a sole 5 ore di vita quando stressata.
Fotocamera e multimedia
Come lo schermo, nemmeno la fotocamera è il pezzo forte dell’Acer Liquid Z3. L’unico obbiettivo presente è quello della lente posteriore con sensore da 3,1 megapixel a fuoco fisso e priva di flash. Sebbene ci siano alcuni strumenti creativi pre e post scatto, fra cui una funzione panorama e il controllo del bilanciamento del bianco (oltre al geotagging e al riconoscimento dei volti), la resa non è soddisfacente.
La messa a fuoco fissa, oltre alle limitazioni del sensore, contribuisce a catturare immagini spesso poco definite, caratterizzate da un discreto quantitativo di rumore digitale, specie quando le condizioni di illuminazione non sono ottimali: basta una luce artificiale in interni o una penombra per mandare in crisi la fotocamera. In questo caso il flash avrebbe senz’altro fatto comodo. Il risultato può persino peggiorare quando si sceglie di usare lo zoom digitale 4x.
La situazione migliora, invece, in presenza di forte illuminazione naturale, specie nella resa dei colori, che appaiono fedeli. Siamo tuttavia ben lungi dai risultati ottenibili con altri smartphone di fascia medio-alta, il che è anche naturale: in fin dei conti, si tratta pur sempre di un dispositivo sotto i € 100,00 e non sarebbe giusto aspettarsi molto di più. È comunque più che sufficiente per soddisfare i fotografi occasionali. Inoltre in modalità video (risoluzione VGA 640×480 pixel) i risultati sono decisamente migliori.
Per quel che riguarda il resto del comparto multimediale, l’Acer Liquid Z3 non offre nulla più di quanto messo sul piato da Android stesso, il che, però, è più che sufficiente per guardare foto e video e ascoltare la propria musica. A tale riguardo, l’audio è elevato e sufficientemente chiaro, per un’esperienza di ascolto complessivamente soddisfacente, specie se si usano i discreti auricolari in dotazione. D’altronde lo Z3 si avvale della tecnologia DTS e consente di modificare i parametri di ascolto anche in tempo reale.
Conclusioni
È facile lodare uno smartphone come l’Acer Liquid Z3 ed è altrettanto facile criticarlo. Da un lato se ne apprezza la cura riposta nella progettazione, nella scelta dei materiali e nel loro assemblaggio, si rimane sorpresi dall’alto grado di personalizzazione, dall’estrema manegevolezza e se ne apprezzano le performance lodevoli. In più, se a tutto questo gli si mette accanto un cartellino con un prezzo di soli € 99,00, c’è davvero poco di cui lamentarsi.
D’altro canto, ci sono alcune pesanti limitazioni, dei sacrifici sicuramente necessari per uno smartphone entry-level, ma non per questo meno dolorosi in termini di esperienza d’uso complessiva: lo schermo non rende sufficientemente bene e le sue dimensioni sacrificano la fruizione di contenuti quali foto e video mentre la fotocamera è utilizzabile solo in condizioni ideali e nemmeno con grande soddisfazione.
Eppure, per uno smartphone entry-level, l’Acer Liquid Z3 riesce comunque ad alzare la barra valutativa, offrendo una sensazione d’uso appagante, un look tutt’altro che economico, una gestione semplificata della doppia SIM e tutti quegli strumenti Android di cui un utente alle prime armi si troverà ben presto a non poter più fare a meno.