ALLINMobile Arena

Il Made in Italy low cost degli smartphone arriva dall'Abruzzo, passando dalla Cina, con il nuovo Arena, un 5,5" con processore Mediatek e Android 6.0.

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il voto di Webnews  
Il Made in Italy low cost degli smartphone arriva dall'Abruzzo, passando dalla Cina, con il nuovo Arena, un 5,5" con processore Mediatek e Android 6.0.

Il produttore ALLINmobile, dal DNA italiano, presenta sul mercato un altro dispositivo dedicato ai monumenti italiani. Arena è lo smartphone che prende ispirazione dall’Arena di Verona, con batteria dalla notevole capacità e caratteristiche quasi da medio gamma, venduto a un prezzo davvero competitivo: solo 239 euro.

Materiali

La scocca dell’ALLINmobile Arena è realizzata in plastica, con una rifinitura di alluminio che incornicia il dispositivo. Il design è molto curato in ogni dettaglio, ma sicuramente poco originale. Sul lato destro si trovano il bilanciere del volume, il pulsante per accensione/spegnimento e un pulsante circolare per avviare il registratore vocale oppure scattare foto: non si può però avviare la fotocamera. Sarebbe stato molto più semplice inserire un pulsante dedicato alla fotocamera e posizionarlo più in basso rispetto al tasto Accensione/spegnimento evitando di confondere l’utente.

Sul bordo sinistro, invece, si trova solamente il carrello per due SIM – oppure una SIM e una scheda di memoria microSD.

Nella parte inferiore sono posizionati la presa micro-USB e il microfono. Nella parte superiore invece trovano spazio il jack per le cuffie da 3,5 e un sensore. Posteriormente, la fotocamera principale leggermente sporgente con doppio flash LED, gli altoparlanti molto potenti e il sensore di impronte digitali. Frontalmente, la seconda fotocamera, il led di notifica RGB affiancato dalla capsula auricolare.

In più, le sue considerevoli dimensioni (155×7,7×9,5) e il suo peso di circa 190g danno un senso di robustezza e solidità, nonostante i materiali non siano del tutto premium.

Specifiche tecniche

L’Arena monta uno schermo da 5,5 pollici con rivestimento Gorilla Glass, non propriamente oleofobico, con tecnologia IPS e ARC 2.5D da 16 milioni di colori e una risoluzione da 1920×1080 pixel, 400 ppi. Ottima la visibilità sotto la luce diretta del sole, con colori molto accesi ma non accecanti e una buona gamma cromatica. Lato negativo è il sensore di luminosità poco preciso, che aumenta in modo abbastanza scattoso il livello di luminanza del display.

Il cuore di questo Arena è il chip Mediatek MT6753 con una CPU a 64 bit Octa-core da 1.3GHz e una GPU Mali T720 MP3 a 700 MHz. Il processore forse è poco ottimizzato per questo smartphone, visto che dopo pochi minuti di semplice utilizzo comincia a scaldarsi. Il problema però non è il riscaldamento in sé bensì la posizione in cui è stato posto. Si trova, infatti, all’altezza della capsula auricolare e del sensore di impronte digitali, una posizione del tutto sbagliata perché porta l’utente a convivere con temperature davvero elevate (36/40 gradi) a contatto con l’orecchio.

Eppure, il Mediatek avrebbe ottime prestazioni e l’ALLINmobile Arena riesce anche a pizzarsi in alto nei benchmark, il che è davvero un peccato rispetto a quanto poco gradevole sia usarlo, soprattutto durante la stagione estiva.

Completano la dotazione del chip 3GB di RAM e 16 GB di memoria di massa (disponibili all’utente sono 12 GB per App e dati) espandibili con MicroSD fino a 64GB.

Sul lato connettività, lo smartphone è un Dual SIM in formato Sim Standard + Micro Sim (Dual Standby) oppure Sim Standard + MicroSD. Supporta reti GSM 2G/HSPA+ 3G, 4G LTE Cat. 4 con velocità di connessione fino a 150 Mbps, Wi-Fi IEEE 802.11 b/g/a/n con possibilità di hotspot, Bluetooth 4.0 con EDR 2.0 e GPS Glonass e A-GPS con antenna integrata.

Sensore impronte digitali

Come quasi tutti gli smartphone che si trovano in commercio, anche ALLINmobile ha inserito sull’Arena il sensore di impronte digitali incrementando la sicurezza del dispositivo e dei dati dell’utente.

Nonostante i buoni presupposti, però, il sensore non è all’altezza di altri competitor. Lento e spesso impreciso, ha l’aggravante del riscaldamento veramente eccessivo di cui sopra. Sotto il polpastrello, la superficie letteralmente scotta.

Autonomia

La batteria, non removibile, è il punto di forza di questo smartphone che, con i suoi 6050mAh, permette di ricoprire non solo un giorno di utilizzo ma anche qualcosa di più.

Una giornata tipo, iniziata alle 7:00 del mattino e basata su navigazione web, Whatsapp, Facebook, Telegram, circa un’ora di chiamate, 40 minuti di navigazione tramite Google Maps e circa un’ora di streaming musicale in 3G/4G, ha permesso di arrivare intorno alle 23:00 con un 30% di batteria residua. Il tutto senza dover mai utilizzare il risparmio energetico. L’autonomia supera, quindi, a pieni voti il test di un utilizzo medio/inteso.

Grazie al supporto Quick Charge, inoltre, per la ricarica rapida si assicura un veloce ripristino dell’autonomia, consentendo più di due ore di chiamate solamente dopo 10 minuti di carica. Inoltre, attraverso il cavo OTG incluso nella confezione, è possibile caricare altri smartphone, utilizzando l’Arena come un vero e proprio powerbank.

Fotocamera

La fotocamera principale da 13 MP è composta da un sensore Sony Exmor IMX214 con doppio flash Led Dual Tone e diaframma con apertura focale f1/8. Gli scatti oltrepassano la sufficienza all’aperto o in condizioni di luce ottimali. Contrariamente, in condizioni di scarsa luminosità le foto non raggiungono la piena sufficienza. In entrambi, i casi la messa a fuoco non è fulminea, impiegando almeno 1 secondo per l’identificazione dei soggetti.

Attraverso uno swipe è possibile scegliere di passare alla registrazione video oppure alla modalità Sfocatura, che permette di scattare foto in cui il soggetto acquisisce a pieno i dettagli.

Per quanto riguarda i video, la risoluzione massima è HD 1080p a 60fps. Sono molto buoni ma, come per il reparto fotografico, anche qui vale la regola delle condizioni di luminosità.

La fotocamera frontale da 5 MP permette di ottenere scatti e video che raggiungono la sufficienza nonostante la presenza di un leggero rumore, specie nei video.

Il menu non è ampio: non è possibile utilizzare i controlli manuali se non impostare il flash led, inserire la griglia, il timer e l’HDR.

Software

Arena si presenta con un launcher proprietario targato ALLINMobile, ovviamente modificabile con un Launcher Google o uno qualsiasi disponibile nello store. Il software in dotazione è Android 6.0 Marshmallow, con qualche leggera modifica nel reparto impostazioni.

Durante la sessione di utilizzo non sono stati riscontrati rallentamenti da parte del sistema. La scelta di inserire 3GB di RAM è stata sicuramente efficace, come testimoniano la fluidità e la velocità del terminale anche sotto stress.

Tra le impostazioni stock di Android ci sono delle funzioni speciali: lo sblocco tramite gesture, che permette attraverso delle scelte predefinite di attivare funzioni o avviare app nella schermata di sblocco, e il Menu Ingegneria, che può essere visto come il menu sviluppatore presente nelle versioni beta di Android in cui si può mettere mano a funzioni più tecniche del dispositivo.

Inoltre i test di benchmark effettuati con AnTuTu 3D hanno dato un punteggio di 36341, collocandolo al di sotto del Meizu M3 Note e di Xiaomi Mi 4S. Ma nonostante punteggi non elevati, il dispositivo si è dimostrato molto reattivo nell’utilizzo di tutti i giorni, senza mostrare affaticamenti.

Conclusioni

Arena si presenta come uno smartphone molto buono, con un design poco originale ma che non lascia nemmeno a desiderare. Le caratteristiche da top di gamma e la potente batteria da 6050mAh sono sicuramente i suoi punti di forza, nonché il prezzo a cui è venduto, ne fanno uno dei migliori smartphone per qualità/prezzo.

Tuttavia, l’Arena porta con sé alcuni difetti. Il primo, abbastanza soggettivo delle dimensioni e del peso generoso, il secondo problema oggettivo e non indifferente del surriscaldamento del processore.

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