Direttamente dagli USA
Apple iPad 2, la seconda versione del tablet con cui la casa di Cupertino ha letteralmente creato un nuovo mercato per l’elettronica di consumo, è arrivata negli Apple Store degli Stati Uniti (in Italia sarà in vendita dal prossimo 25 marzo) dopo quasi 11 mesi dall’uscita del primo modello. Webnews.it ha provato per voi un esemplare di iPad 2 da 32 GB (versione Wi-Fi).
Se dovessimo scegliere una parola che riassuma la sensazione generale che abbiamo avuto provando l’iPad 2 per qualche giorno sarebbe “evoluzione“. L’iPad 1 era già un tablet dalle prestazioni e dal design di altissimo livello, e questa seconda versione non ne stravolge l’impianto generale, ma lo migliora senz’altro, aggiungendo nuove funzionalità e ritoccandone il design.
Design
iPad 2 è leggermente più sottile, più leggero e più corto del precedente iPad. Apple ne ha tagliato il peso (71 grammi per la versione Wi-Fi e 117 grammi per quella 3G), la profondità (46 millimetri) e la lunghezza dei lati (qualche manciata di millimetri).
Dal punto di vista dell’estetica, poi, è cambiato il disegno del tablet: i bordi sono arrotondati come nell’iPhone 3G e come nell’iPod Touch e degradano uniformemente verso i lati del dispositivo.
Nel punto più alto, l’iPad 2 misura circa 88 millimetri, risultando più sottile anche dell’iPhone 4. Inoltre la struttura affusolata del guscio in alluminio aumenta la sensazione di avere tra le mani un dispositivo molto più leggero e molto più piccolo di quanto dicano i semplici numeri. L’iPad 2 è più maneggevole, più solido, più compatto dell’iPad 1.
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Hardware: processore
Evoluzione anche nell’hardware. iPad 2 monta il nuovo processore Apple A5, un Soc (system on a chip) con un processore dual core da 1Ghz (probabilmente due ARM Cortex A9 come indicato da Anandtech), una GPU “9 volte più veloce” della precedente, una memoria di 512 MB (era 256 nell’iPad 1) e una cache L2 da 1 MB.
Apple dichiara che le prestazioni di queste componenti portino a raddoppiare la velocità del nuovo iPad, ed è una dichiarazione che possiamo sottoscrivere seppure con due precisazioni. Per prima cosa, le applicazioni che ci sono in giro oggi per il nuovo iPad (a parte alcune eccezioni nei giochi) sono progettate per il vecchio iPad e dunque non sfruttano appieno le nuove specifiche hardware. Usando il sistema con applicazioni di questo tipo, non si nota una maggiore velocità.
In secondo luogo, è invece molto rilevabile nella navigazione su Internet e sulla gestione delle applicazioni in multitasking: le pagine si aprono visibilmente prima, la navigazione è più fluida e veloce, le applicazioni Web sono molto più usabili, tutto sembra più reattivo; il multitasking è quasi perfetto, con le applicazioni che conservano interamente il loro stato e vengono riattivate all’istante (laddove, con l’iPad 1, spesso era necessario attendere che il sistema le ricaricasse quasi da zero).
Hardware: fotocamere e altro
L’iPad 2 monta due video/fotocamere: una da 0,7 megapixel nella parte posteriore e una da 0,3 megapixel nella parte anteriore. Sono componenti di scarsa qualità, che offrono riprese video e foto mediocri e persino peggiori in ambienti poco illuminati o di notte.
Sono invece discrete per l’utilizzo per il quale sono veramente progettate: vale a dire la video-chiamata con FaceTime, la tecnologia Apple che consente chiamate video e audio fra dispositivi iOS e computer Mac OS X.
Inoltre la videocamera posteriore è in grado di registrare video a 1.280×720 pixel di risoluzione (720p) con 30 frame al secondo, ed è dotata di zoom digitale 5x.
L’iPad 2 offre anche, a differenza del precedente, un giroscopio, mentre nella connessione 3G è attiva anche la modalità di upload HSUPA, che garantisce migliori tempi di caricamento dei dati verso la Rete.
Invariati gli altri componenti: schermo da 9,7 pollici con tecnologia IPS, Wi-Fi 802.11a/b/g/n, Bluetooth 2.1 EDR, A-GPS (solo versione 3G), bussola digitale e capacità di archiviazione da 16, 32 o 64 GB. Invariata anche la resa della batteria: 10 ore di autonomia e oltre un mese di stand-by.
Software
L’iPad 2 è equipaggiato con iOS 4.3, la stessa versione del sistema operativo per dispositivi mobile di Apple disponibile per iPad 1 e gli ultimi iPod Touch e iPhone (e Apple TV). Le uniche aggiunte che Apple concede al nuovo tablet rispetto al precedente sono tre nuove applicazioni che hanno a che fare in qualche modo con la videocamera: il già citato FaceTime per le videochiamate, PhotoBooth per modificare con effetti divertenti le foto da scattare con il dispositivo e l’applicazione fotocamera, per scattare foto o registrare video (con audio).
Tuttavia non tarderanno molto ad arrivare, da sviluppatori terzi, nuove applicazioni che sfruttino appieno i due core del nuovo processore montato nel tablet. Sono già disponibili, invece, alcuni giochi che fanno un uso più intensivo delle sue capacità grafiche. Abbiamo provato su iPad 2 Dead Space, uno dei primi giochi a essere ottimizzato per l’Apple A5, e le impressioni sono favorevoli: maggiori dettagli, ombre e luci più definite, una grafica più coinvolgente.
Per chi lo ha già: conviene aggiornarsi?
Chi possiede l’iPad 1 potrebbe essere spinto ad acquistare subito il nuovo modello. Il nostro consiglio è di attendere un po’ e di valutare almeno quelle che dalle nostre prove sono emerse come le maggiori evoluzioni: la velocità e la videochiamata.
Se sull’iPad si utilizzano applicazioni particolarmente pesanti, che richiedono una maggiore capacità di elaborazione, o se nelle attività quotidiane (ad esempio nel multitasking) si notano rallentamenti continui o blocchi del sistema, allora è forse il caso di pensare a un aggiornamento. Lo stesso vale se si considera la videochiamata come una funzionalità necessaria.
Per il resto, l’iPad 2 è sicuramente più maneggevole del precedente e la maggiore leggerezza è sensibile, ma non a tal punto da modificare completamente “l’esperienza” data dal dispositivo: tenerlo in mano senza appoggio per più di qualche minuto, in altre parole, è sempre piuttosto difficoltoso.
Per chi non lo ha: quale modello acquistare?
Secondo noi, 32 GB sono il taglio ideale per chi ha intenzione di caricare sull’iPad molti contenuti multimediali: applicazioni, libri, musica, immagini, video, con questi ultimi che occupano naturalmente il maggior quantitativo di spazio. 64 GB è forse eccessivo mentre con 16 si rischia di dover spesso recuperare lo spazio necessario cancellando qualcosa.
Chi possiede iPhone 4, iPhone 3GS o uno smartphone con la funzione hotspot (ad esempio basato su Android) potrebbe fare a meno di comprare la versione 3G. Questi dispositivi possono essere usati infatti come una sorta di router senza filo e permettere all’iPad di connettersi via Wi-Fi alla rete del telefono stesso.
Si rinuncia in praticità, si rischia di scaricare prima la batteria dello smartphone, si rinuncia al GPS assistito per i programmi di navigazione stradale (ma non alla semplice localizzazione via Wi-Fi per geolocalizzare foto o punti sulle mappe), ma si risparmiano almeno un centinaio di euro sull’acquisto e, se la funzione hotspot è inclusa nel piano telefonico dello smartphone, sulla tariffa di connessione all’operatore telefonico.