La linea “mini” di Apple deve essere, evidentemente, quella su cui si sfogano gli istinti più prudenti della casa della Mela. Il primo modello giunse sul mercato con uno schermo a risoluzione non competitiva e ora questa terza incarnazione rappresenta un passo in avanti davvero modesto rispetto al precedente iPad Mini 2. Basterà la sola aggiunta del Touch ID a rendere appetibile l’iPad Mini 3 e a giustificarne ancora il prezzo base, decisamente premium, di 399 euro?
iPad Mini 3: recensione e prezzo
Scheda tecnica (↑)
A livello di componentistica e scheda tecnica, l’iPad mini 3 è sostanzialmente identico al modello dello scorso anno. Il chipset è ancora basato su un processore A7, dual-core da 1,3 GHz (dunque non il nuovo A8/A8X che troviamo su iPhone 6, iPhone 6 Plus e iPad Air 2), con co-processore M7, scheda grafica quad-core (dovrebbe trattarsi di una PowerVR G6430) e soltanto 1 GigaByte di memoria RAM (altra differenza rispetto ai 2 GigaByte del modello Air 2). I tagli di memoria per lo storage sono quelli ormai consueti: 16, 64 e 128 Giga, sia per la versione Wi-Fi che per quella LTE.
Lo schermo è ovviamente a diagonale 7,9 pollici, con risoluzione 2048×1536 pixel e 324ppi di densità: valori ottimi, ma anche qui nulla di nuovo rispetto al precedente modello di iPad mini. Il pacchetto di sensori include giroscopi, acclerometri e sensore di luce ambientale (assente, dunque, il barometro), mentre le antenne includono Wi-Fi a/b/g/n, Bluetooth 4.0 e connettività fino allo standard 4G LTE. Come sempre, il modulo GPS è presente solo nelle versioni dotate di scheda SIM, mentre è assente in tutti i modelli l’NFC (sarà dunque impossibile utilizzare l’iPad mini 3 per effettuare pagamenti con Apple Pay nei negozi fisici).
La fotocamera anteriore è da 1,2 Megapixel e registra filmati fino al formato 720p, mentre quella posteriore è da 5 Megapixel, con autofocus ma senza flash, e registra filmati Full HD 1080p, ma non offre la nuova e interessante funzione di “moviola” che troviamo su tutti gli ultimi dispositivi mobile della Mela. In sostanza, la dotazione tecnica, pur risultando più che sufficiente anche per un dispositivo uscito nel 2014, non offre particolari spunti d’interesse e non può considerarsi da vero e proprio top di gamma.
Costruzione e design (↑)
Anche a livello costruttivo e di design, le differenze con il modello dello scorso anno praticamente non sussistono. L’iPad mini 3 utilizza il medesimo design e i medesimi materiali, che ovviamente risultano in un prodotto assemblato in modo sostanzialmente perfetto e dalla grande eleganza.
Mentre su iPad Air 2 abbiamo notato la scomparsa dello switch fisico per la modalità silenziosa e il blocco della rotazione, nel nuovo modello “mini” tale caratteristica è ancora presente. Immutati anche i valori fisici, con dimensioni che ammontano a 200 x 134.7 x 7.5 mm e 331g di peso: non vediamo, dunque, il “dimagrimento” che ha portato ad uno straordinario spessore di soli 6.1mm su Air 2.
Nel complesso, nonostante l’assenza di miglioramenti degni di nota, lamentarsi dei valori costruttivi dell’iPad mini 3 è comunque impossibile: siamo ancora in presenza di uno dei tablet meglio realizzati sul mercato. Solo a livello di schermo si poteva osare qualcosa di più: è infatti possibile notare un gap, seppur piccolo, tra il pannello LCD e il vetro frontale che lo protegge, cosa che non avviene invece su iPad Air 2 e che senz’altro rappresenta un ulteriore traguardo dal punto di vista del design e della qualità complessiva.
Software e prestazioni (↑)
Pur contando su un chipset non all’avanguardia, l’iPad mini 3 offre comunque prestazioni di livello più che buono nella maggior parte degli ambiti. Il sistema operativo installato è ovviamente iOS 8.1, che viene gestito da questo tablet senza alcuna fatica e con la massima fluidità in tutti i compiti base. La navigazione delle schermate home, delle impostazioni e dei menu è fluidissima e ultra-reattiva, il lancio delle applicazioni risulta rapido e anche il multitasking intensivo viene eseguito senza particolari difficoltà. Sporadicamente, quando il tablet è impegnato in operazioni molto intense (e sta magari scaricando dati o installando app in background), si può notare qualche lieve esitazione, ma si tratta appunto di eccezioni e non della regola.
L’esperienza di browsing Web è ottima: solo raramente si nota qualche piccolo quadrettone nei siti più pesanti, e la presenza di un solo GigaByte di RAM si fa notare con la necessità di ricaricare qualche scheda ogni tanto, ma nel complesso le prestazioni sono molto buone. Lo scrolling in Safari è fluidissimo e anche il pinch-to-zoom è di ottimo livello, facendo sentire davvero poco la mancanza dei nuovi e più potenti processori Apple.
Nei giochi 3D più pesanti si può notare qualche micro-scatto in più rispetto all’esperienza da top di gamma assoluto che si può ottenere su iPad Air 2, ma nel complesso il nuovo “mini” offre una prestazione ancora di livello: la prova con Real Racing 3 ha dimostrato una fluidità molto buona e una giocabilità sicuramente più che piacevole.
I benchmark eseguiti in 3D Mark rilevano, senza alcuna sorpresa, una potenza del tutto equivalente a quella del modello dello scorso anno e in linea anche con le performance dell’iPhone 5S, dunque di livello ancora più che buono, almeno allo stato attuale. Di certo, però, l’impiego di un chipset “vecchio” significherà per l’iPad mini 3 un’obsolescenza più rapida: un aspetto che chi ama utilizzare i propri device per svariati anni prima di effettuare l’upgrade dovrà valutare attentamente.
Multimedialità e fotocamera (↑)
La multimedialità dell’iPad mini 3 è garantita da uno schermo che, nonostante il lieve gap con il vetro frontale menzionato in precedenza, risulta ancora tra i migliori disponibili sul mercato. La definizione è estrema, la luminosità molto buona e la capacità di riproduzione cromatica eccellente. Leggere testi, anche molto piccoli, o visionare filmati e riprodurre videogiochi sul “piccolo” della Mela è un’esperienza di massimo livello dal punto di vista visivo.
Il fronte audio, seppur buono, lascia aperto lo spazio ad alcuni miglioramenti. Innanzi tutto, il sonoro è dotato di una buona qualità, con bassi abbastanza distinti e presenti, ma nel complesso il suo volume è piuttosto modesto per un tablet. In secondo luogo, proprio come su iPad Air 2, gli speaker sono sul fondo del dispositivo e, dunque, quando il tablet è in posizione orizzontale il sonoro proviene solo da un lato, limitando l’effetto immersivo.
Anche sul fronte della fotocamera, l’offerta messa sul piatto da iPad mini 3 non è particolarmente degna di nota. Il sensore posteriore è da 5 Megapixel e cattura immagini discrete per un tablet, ma ben distanti da quanto ottenibile con i nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus, con un dettaglio di livello inferiore e molto più rumore negli scatti in bassa luce. Anche il software è meno ricco e non consente, ad esempio, di catturare filmati in slow-motion o di applicare effetti in tempo reale.
La fotocamera frontale, da 1,2 Megapixel, risulta di qualità adeguata per i compiti a cui sarà più spesso chiamata (selfie e video-chat), ma nel complesso non si può dire che l’iPad mini 3 sia uno strumento particolarmente avanzato dal punto di vista fotografico.
Verdetto e prezzo (↑)
L’iPad Mini 3 di Apple è nel complesso un prodotto dalla qualità più che buona, in grado di offrire un’esperienza nella maggior parte dei casi ottimale e costruito, come sempre, con grande perizia ed eleganza. Il suo più grande problema è l’eccessiva somiglianza con il modello dell’anno scorso, che vanta praticamente le medesime caratteristiche e, grazie al recente ribasso di prezzo, costa ora 100 euro in meno rispetto a questa nuova incarnazione.
Per quanto comodo e apprezzabile sia il sensore Touch ID, non è sufficiente a motivare questo gap di prezzo. L’iPad mini 3, dunque, finisce per perdere “in casa” la battaglia sul terreno della convenienza, mentre dal lato dell’usabilità trova, ormai, a minacciarlo il nuovo iPhone 6 Plus. Schiacciato tra questi due agguerriti concorrenti, il nuovo “piccolo” di Apple rischia di perdere la sua identità e le attenzioni dei fan della Mela.
Ciò non toglie che, confrontato più genericamente con quello che il resto del mercato e dei produttori offrono adesso, l’iPad mini 3 resta un tablet competitivo che si può sicuramente consigliare a chiunque cerchi un dispositivo mobile di questa diagonale.