Apple iPhone 6S Plus

iPhone 6S Plus conferma quanto di buono visto nel suo precedessore, un phablet straordinario ma, si sa, il successo ha un prezzo.

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il voto di Webnews  
iPhone 6S Plus conferma quanto di buono visto nel suo precedessore, un phablet straordinario ma, si sa, il successo ha un prezzo.

Dopo l’enorme successo di iPhone 6 e 6 Plus, Apple migliora la sua coppia di top di gamma proprio nei punti in cui si erano rivelati più deboli. iPhone 6S e iPhone 6S plus ora sono più resistenti, hanno una migliore fotocamera e una killer-feature che farà da apripista per un nuovo tipo di interazione con i dispositivi mobili.

È sempre grande

Le dimensioni di iPhone 6S Plus cambiano leggermente dal predecessore dello scorso anno: 158,2 x 77,9 x 7,3 mm di spessore, il peso è di 192 grammi. Finalmente non si ha la sensazione di tenere in mano un dispositivo fatto d’aria. Merito anche dei nuovi sensori e del nuovo display che richiedono più spazio e pesano di più. Lo schermo è sempre da 5,5 pollici, in risoluzione Full HD 1920 x 1080 con 401 ppi.

Quest’anno, però, la scocca è più resistente: è infatti realizzata con alluminio serie 7000, che presenta tracce di zinco. Tutto questo si configura in una resistenza maggiore agli stimoli esterni e, quindi, all’abbandono del cosiddetto #bendgate. È stata inoltre aggiunta la colorazione rose gold alle già presenti space gray, silver, e gold.

Apple A9 è di classe desktop

Il cuore di iPhone 6S Plus è l’Apple A9, con CPU Dual-core a 1.84 GHz, GPU PowerVR GT7600 esa-core, coadiuvati da 2 GB di RAM. La memoria di archiviazione interna è disponibile nei soliti tagli da 16, 64 e 128 GB.

Il sistema è veramente fluidissimo, e la maggiorazione di RAM si fa sentire soprattutto nel caricamento di pagine web, che ora avviene più velocemente specie se si tratta di pagine già visitate. Dal punto di vista di potenza “grezza”, i risultati ottenuti con Geekbench 3 sono sorprendenti: 2527 in Single-Core e 4424 in Multi-Core, pari ad un MacBook o un qualsiasi notebook con chip Core M.

A livello di fluidità generale, non è cambiato poi molto rispetto all’iPhone 6 e 6 plus: ogni app viene eseguita senza problemi e la RAM ora tiene in memoria ancora più applicazioni in background. Il risultato è un’esperienza utente migliore.

Foto migliori e video in 4K

Le fotocamera sono state notevolmente migliorate, nonostante fossero già ottime: quella posteriore dispone di un sensore da 12 megapixel che scatta foto a risoluzione 4032 x 3024 pixel, doppio flash LED e stabilizzatore ottico dell’immagine.

La registrazione video è a focus continuo e con risoluzione fino a 4K, 30 fps. Sono disponibili anche le configurazioni 1080p HD (60 fps), 1080p HD (30 fps) e 720p HD (30 fps). Inoltre la risoluzione nella modalità slow-motion è aumentata a 1080p (120 fps), ma è sempre possibile registrare a 720p (240 fps) attraverso le impostazioni della fotocamera.

La qualità è notevole: in diurna c’è dettaglio, giusta esposizione, scala cromatica riprodotta ottimamente. In notturna il flash non è invasivo: ciò significa che l’esposizione non viene alterata dalla luce del flash, anzi. La scala dei grigi è ben riprodotta anche in scene con molteplici fonti di luce.

La fotocamera anteriore dell’iPhone 6S Plus è stata totalmente rinnovata: sensore da 5 MP, registrazione video fino a Full HD e Retina Flash che “accende” lo schermo nell’istante dello scatto per simulare il flash. Le foto risultano molto più definite, più dettagliate e con colori più naturali. Anche in notturna la situazione migliora decisamente, ma va anche detto che sul mercato ci sono smartphone che scattano foto migliori: per esempio, con l’iPhone 6S i bianchi vengono ancora bruciati e non definiti propriamente nel contesto.

3D touch, taptic engine e Touch ID

La più grande innovazione introdotta da iPhone 6S e 6S Plus è sicuramente il 3D Touch, una evoluzione del già conosciuto Force Touch presente su Apple Watch. Mentre sullo smartwatch l’implementazione è stata introdotta per sopperire alla mancanza di spazio sul display da poco più di 1 pollice, sullo smartphone aggiungere un nuovo tipo di interazione basato sulla pressione rende l’interazione con l’interfaccia più profonda.

Il funzionamento, dall’esterno, è molto semplice, come se si potesse “affondare” nella superficie per accedere a nuove funzioni che altrimenti non erano possibili: basta premere con decisione su un’app, un’opzione o una foto. Internamente, la nuova funzione è resa possibile dalla presenza, ai quattro angoli del pannello, di sensori che misurano la distanza tra la superficie touchscreen e il display Retina, calcolando la differenza tra l’ombra creata dalla pressione e la proiezione sul pannello: non si tratta quindi di un pannello flessibile. C’è da dire però che si sono riscontrati alcuni problemi con la rilevazione della pressione per l’attivazione del multitasking, non sempre riconosciuta.

Il Taptic Engine, inoltre, aiuta a percepire la sensazione di profondità offerta dal 3D Touch, sostituendo il motore pre-esistente con delle discrete vibrazioni brevi, di circa 15 ms contro i “vecchi” 50 ms.

Anche il Touch ID è stato notevolmente migliorato e ora riconosce le impronte molto più velocemente: non c’è letteralmente neanche il tempo di poter leggere le notifiche sulla lockscreen, il tutto avviene in meno di un secondo. E inoltre il riconoscimento avviene anche con le dita umide o poco bagnate.

Autonomia

La batteria dell’iPhone 6S Plus ha una capacità di 2715mAh, leggermente inferiore a quella del suo predecessore, ma non delude grazie alle ottimizzazioni lato software e all’efficientissimo chip A9.

Sono stati effettuati vari test di una giornata e i risultati sono allineati con quelli del modello precedente, se non migliori: dalla mattina alle 6:30, dopo una giornata di uso intensivo con costante richiesta di dati, GPS per Waze, Facebook e WhatsApp in background, il phablet si è spento alle 20:00. Nel corso della giornata sono state aperte più di 50 applicazioni, rimaste in background, aggiornati i dati delle app di social network come Instagram o Twitter, e modificato documenti su Word, nonché risposto a numerose mail (dalla schermata dei consumi è risultato un utilizzo complessivo di 12 ore su 15 ore circa di stand-by).

Con una giornata di utilizzo medio – che però non preclude mail, WhatsApp, Facebook e modifica di testi con Evernote o Word – dalle 9:30 di mattina si può arrivare alle 23:00 ancora con il 25% di autonomia rimanente. Si tratta quindi di circa 15 ore di stand-by, con 8 ore di utilizzo tra background e foreground.

Con un utilizzo sporadico, infine, con una singola carica si può arrivare fino a 48 ore di stand-by, con dovuti accorgimenti su caricamento della rete cellulare e aggiornamento delle app in background.

Nota: i test sono stati eseguiti nel periodo in cui erano stati resi noti evidenti problemi dell’app Facebook riguardo il consumo eccessivo in background. È certo che una volta che questo problema verrà risolto, l’autonomia ne gioverà parecchio. Si è reso necessario effettuare i test sull’autonomia evitando di disinstallare l’app in questione per poter rispecchiare il più possibile la realtà quotidiana.

Giudizio

iPhone 6s Plus è proposto sul mercato italiano a uno dei prezzi più alti del mondo: si parte da ben €889 per il modello da 16 GB, per passare a €999 per il quello da 64 GB e €1.109 per i 128 GB. Basti pensare che quest’ultimo costa praticamente quanto un MacBook Air da 11”, e ci si chiede se il gioco valga davvero la candela. Quello che si sa, con certezza, è che iPhone 6S Plus è un computer in tasca, ancor più del suo fratello minore.

Il chip A9 offre prestazioni di classe desktop e il livello di interazione raggiunto con l’aggiunta del 3D Touch darà il via a tutta una serie di nuove app che, potenzialmente, potrebbero fare di anno questo phablet il sostituto naturale del notebook, ma in tasca.

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