Apple MacBook 2016

Il nuovo MacBook 2016 apre la porta sul futuro dei laptop secondo Apple: ultrasottili e ultraleggeri, e veloci nello svolgere tutti i compiti più comuni.

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Contro

il voto di Webnews  
Il nuovo MacBook 2016 apre la porta sul futuro dei laptop secondo Apple: ultrasottili e ultraleggeri, e veloci nello svolgere tutti i compiti più comuni.

Design

Aspetto, dimensioni e peso non sono cambiati: il nuovo MacBook è il solito, meraviglioso oggetto di design. 280,5 x 196,5 x 13,1 mm di spessore, che diventano appena 3,5 mm in prossimità del poggiapolsi. Il peso è di soli 0,92 kg, il doppio rispetto a un iPad Air.

La novità estetica di quest’anno risiede solamente nella nuova colorazione oro rosa, che si aggiunge alle classiche grigio siderale, argento e oro.

Hardware

Per il nuovo MacBook c’è stato un leggero ma significativo miglioramento delle specifiche tecniche: l’unita di prova, il modello base, ha un SoC con CPU Intel Core m3 da 1.1 GHz (Turbo Boost fino a 2.2 GHz), 8 GB di RAM LPDDR3 a 1866 MHz e 256 GB di SSD. La GPU integrata è la Intel HD 515, con 1536 MB di RAM dedicata, atti a supportare un pannello LCD Retina da 12 pollici in formato 16:10 con risoluzione 2304×1440 a 32 bit di profondità di colore. A completare la dotazione ci sono un modulo Wi-Fi 802.11a/b/g/n/ac a 867Mbps e il Bluetooth 4.0.

Esistono altre due varianti del MacBook, rispettivamente con CPU Intel Core m5 a 1.2GHz (Turbo Boost fino a 2.7 GHz) e CPU Intel Core m7 a 1.3 GHz (Turbo Boost fino a 3.1 GHz), entrambi con 8 e 256 o 512 GB di memoria di archiviazione interna – unità flash PCI express di terza generazione.

Come per il primo modello, anche questo MacBook ha una sola porta USB-C sul lato sinistro e un jack per le cuffie sul lato sinistro. La porta USB-C è 3.1 Gen 1 con velocità di trasferimento fino a 5Gbps che supporta nativamente l’uscita video DisplayPort (Thunderbolt 1), l’uscita VGA e l’uscita HDMI, ma occorrono gli adattatori dedicati, venduti separatamente.

La fotocamera FaceTime non è cambiata affatto, la stessa da 480p, con i difetti già noti, soprattutto in condizioni di scarsa luminosità.

La tastiera e il trackpad Force Touch rimangono gli stessi: la prima ha una corsa dei tasti di soli 0.5mm, quindi richiede un periodo di adattamento, mentre è ampio e comodo, ma ancora non trova un utilizzo specifico per app di terze parti.

Prestazioni

Il cuore software è il sistema operativo Mac OS X El Captain. Grazie alle ottimizzazioni software, ma anche al cambio di architettura Intel (ora Skylake), questo MacBook è velocissimo, in grado di sostenere sessioni di scrittura intensa in aggiunta a finestre di browser, riproduzione musicale e app in fullscreen senza esitazioni.

Nei test di uso medio intenso, non si sono riscontrati rallentamenti di sorta con 4 finestre di Google Chrome aperte (di cui 3 su due scrivanie differenti e una in fullscreen) con un totale di 21 tab attivi, Fantastical e iTunes in fullscreen, riproduzione musicale con iTunes, una finestra del Finder, una di Telegram, una di Slack, una di iMessage e una di Whatsapp nativo. In queste condizioni, il passaggio da una scrivania all’altra è avvenuto senza lag, come anche il passaggio in Mission Control.

Da sottolineare anche la temperatura della scocca, che non aumenta mai considerevolmente, permettendo di tenere il portatile sulle gambe senza alcun fastidio.

Sorprendentemente, il modello in prova non ha esitato nemmeno di fronte a operazioni di editig audio con GarageBand e di video editing con iMovie. Apple sempbra quindi aver imparato dai precedenti errori. Lo dimostra anche l’assenza di quei fastidiosi glitch grafici che affliggevano il modello precedente.

Naturalmente, anche per questo MacBook rimane l’impostazione fully-wireless: l’unica porta USB-C disincentiva l’utilizzo dei cavi, infatti, ma non se ne sente realmente il bisogno. La connessione Wi-Fi è velocissima e l’Instant Hotspot con iPhone permette di navigare senza neanche tirare fuori lo smartphone dalla tasca.

Autonomia

Con una batteria dalla capacità di circa 5400 mAh, ossia circa il 10% migliore del modello precedente, Apple sostiene che il nuovo MacBook ha un’autonomia massima di 10 ore.

Nei test effettuati durante il periodo di prova, con utilizzo misto fra riproduzione video su Netflix (circa 2 ore), sessioni di videoscrittura (circa 2 ore), instant messaging (circa 1 ora in totale) e riproduzione musicale con iTunes (riproduzione continua in background per circa 5 ore), la batteria si esaurisce dopo meno di 6 ore.

Questo test appena descritto, è bene specificarlo, non rappresenta una situazione tipo, bensì uno degli scenari peggiori in quanto a consumo energetico. Il condizioni normali, ovvero senza riproduzione video dal web, con ascolto musicale ridotto, meno finestre in fullscreen e, soprattutto, aprendo sessioni di navigazione con Safari e non Chrome (che è una delle fonti di maggior consumo energetico per i laptop in generale, ma specialmente per i laptop Apple), si può arrivare fino a 8-9 ore. Ad onor del vero, in nessuna occasione i nostri test hanno concesso le 10 ore dichiarate.

Giudizio

Se lo scorso anno l’affermazione “MacBook è un ibrido per chi cerca sia un iPad che un MacBook e vorrebbe tutto in un unico dispositivo” era vera, oggi non lo è più.

Fra MacBook e iPad, adesso, si sono frapposti i due iPad Pro da 9.7 e 12.9 pollici e il nuovo MacBook sembra avere un nuovo target ben preciso: coloro che non hanno bisogno di montare video complessi a doppio stream o di gestire più di due finestre contemporaneamente.

Ma questo può farlo anche iPad Pro. Quindi la differenza sostanziale dove sta. Ovviamente nel sistema operativo desktop.

D’altronde, la capacità computazionale non offre le migliori prestazioni per una macchina della stessa categoria, e il display da 12” non garantisce un grande spazio per la disposizione degli elementi.

Il prezzo, inoltre, è molto elevato: si parte da €1499 per il modello base (descritto in questa recensione), che diventano circa €1300 se si sfrutta lo sconto studenti. Se si pensa che per lo stesso prezzo si può prendere un’ottima macchina come il MacBook Pro (per quanto più ingombrante e pesante), si finisce con più di un dubbio.

L’unica cosa al momento chiara è che, per Appple, il MacBook rappresenta il futuro dei laptop, ma, come sua abitudine, ha anticipato i tempi di qualche anno.

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