Il set-top box di Cupertino evolve in un nuovo modello in grado di offrire il supporto alle più recenti tecnologie legate all’intrattenimento multimediale: nasce Apple TV 4K, un dispositivo che mantiene pressoché inalterato il look&feel delle generazioni precedenti, introducendo però alcune novità importanti in termini di specifiche e funzionalità.
Apple TV 4K: tutti i dettagli
Design (↑)
Il design della nuova Apple TV non si discosta da quello delle versioni precedenti. Il profilo del box rimane sostanzialmente quello di un parallelepipedo con gli angoli arrotondati, proposto con una colorazione scura e con il logo riportato nella parte superiore. Le dimensioni si attestano a 98x98x35 mm, con un peso che raggiunge i 425 grammi. Lo stesso vale per il telecomando (124x38x6,3 mm, 45 grammi), che integra il microfono dedicato all’interazione mediante comandi vocali, il giroscopio a tre assi, l’accelerometro, il modulo Bluetooth 4.0, un trasmettitore IR, il connettore Lightning per la ricarica della batteria interna e una superficie touch per la regolazione del volume.
Scheda tecnica (↑)
Il cuore pulsante del dispositivo è costituito dal processore A10X Fusion con architettura 64-bit. Un chip in grado di elaborare il segnale audio-video per generare un output a risoluzione 2160p, ovviamente trasmesso al televisore mediante cavo HDMI (standard 2.0a). All’interno del box trovano posto anche un modulo WiFi 802.11ac con tecnologia MIMO (dual band 2,4 e 5 GHz), quello Bluetooth 5.0 e sul retro è presente lo slot Ethernet per le connessioni cablate. Per quanto riguarda invece il comparto audio, è presente il supporto alla tecnologia surround fino a Dolby Digital Plus 7.1.
4K e HDR (↑)
Le più importanti novità introdotte da Apple riguarda il supporto alla risoluzione 4K e alla modalità HDR. La prima è un must have per tutti coloro che hanno scelto di portare in salotto un televisore di ultima generazione, con pannello Ultra HD, poiché permette di visualizzare contenuti con un livello di dettaglio di gran lunga superiore all’ormai onnipresente Full HD. La seconda, invece, si traduce in una gamma dinamica estesa (con standard HDR10) per colori più luminosi e realistici. Ovviamente, per lo streaming di contenuti in formato 2160p è necessario disporre di una connessione a Internet almeno a banda larga.
Contenuti (↑)
Un prodotto di questo tipo dev’essere adeguatamente affiancato da un catalogo di contenuti completo e all’altezza delle aspettative. Così è: Apple TV 4K consente di accedere a piattaforme come Netflix e al cinema di MUBI, al canale Red Bull TV, ad applicazioni per lo streaming degli eventi sportivi come nel caso delle partite della Serie A TIM, alle notizie di Bloomberg e alle trasmissioni di Eurosport. Il tutto mediante un’interfaccia studiata per semplificare la ricerca degli elementi e per accedervi in modo comodo, in pieno relax dal divano o dalla poltrona.
Prezzo (↑)
La nuova Apple TV 4K è in vendita (anche in Italia) al prezzo di 199,00 euro nella versione con 32 GB di memoria interna per lo storage. Chi lo desidera può optare per quella più capiente da 64 GB, al costo di 219,00 euro. Chi non è interessato all’Ultra HD e all’HDR può invece scegliere il modello di quarta generazione, al costo di 159,00 euro nell’edizione da 32 GB. Tra gli accessori proposti dalla mela morsicata sul proprio store ufficiale c’è anche il controller di gioco wireless Nimbus di SteelSeries, un gamepad dedicato al gaming (59,95 euro).
Recensione (↑)
Fra i set-top box, Apple TV non avrebbe eguali a livello tecnico, eppure il forte ritardo con il quale Apple si va a inserire nel comparto 4K ha avuto il suo prezzo in termini di market share.
Ad ogni buon conto, Apple TV 4K è finalmente arrivata, una semplice – ma non troppo – evoluzione della generazione precedente. Semplice perché non cambia nulla nell’esperienza d’uso generale della piattaforma e nell’aspetto del dispositivo.
A questo però aggiunge un 4K arricchito da HDR (sia HDR10 sia Dolby Vision), l’audio multicanale fino a 7.1 (non sono però supportati né il Dolby Atmos né il DTS:X) e la rinnovata potenza del processore, l’apprezzatissimo A10X Fusion, lo stesso dell’iPad Pro.
In tema audio, inoltre, il nuovo set-top box è compatibile con gli AirPods o con altre cuffie wireless: se si tiene premuto il tasto Play, infatti, un praticissimo menu contestuale mostra tutte le uscite audio wirelless collegate al router domestico, fra cui le stesse cuffie o un sistema home cinema.
L’utilizzo è sempre lo stesso, fin dalla configurazione iniziale (automatica e immediata se si possiede già un account iCloud e un iPhone) visto che il nuovo sistema operativo tvOS 11 non cambia nell’interfaccia. Non mancano però un paio di novità interessanti come il passaggio automatico alla modalità notturna, che applica un tema scuro, e soprattutto la possibilità di scrivere i testi nei campi di ricerca direttamente dall’iPhone o dall’iPad, bypassando finalmente la scomoda tastiera a video.
Neanche l’interazione con Apple TV 4K cambia pelle, che si scelga il telecomando, identico a quello precedente (fatta eccezione per un cerchio bianco intorno al tasto Play puramente estetico) o l’app Apple TV Remote.
Chiaramente, per gestire la maggiore mole di dati dei contenuti Ultra HD (i film in 4K sono disponibili unicamente in streaming) occorre dotarsi di una connessione potente. Non a caso, Apple TV 4K monta una porta da 1 Gbit. Quella usata per i test non era delle più performanti eppure, dopo un avvio lento dovuto al buffering (schermo nero), il flusso si è sempre stabilizzato.
Per certi versi, è sorprendente perché i contenuti in 4K disponibili su iTunes si sono rivelati davvero ottimi per qualità e resa a schermo, al punto che pare di vedere un Blu-ray Ultra HD. Per fortuna, poi, in poco tempo Apple ha ampliato l’offerta di film in HDR e Dolby Vision per ogni gusto, affittabili o acquistabili senza variazioni di costo rispetto al passato (rispettivamente €3,99 e €7,99). Inoltre tutti i film precedentemente acquistati su iTunes vengono automaticamente aggiornati al 4K senza costi addizionali.
Unica pecca, la scelta ancora limitata di app per il video streaming che supportino a dovere il 4K. Non solo manca ancora l’app di Amazon Prime Video (dovrebbe comunque arrivare entro dicembre) ma persino YouTube è rimasta alla versione Full HD. Unica eccezione è Netflix, che include anche l’HDR (ma occorre fare l’ugprade del proprio account a €12,99 al mese).
È infatti la Apple TV 4K stessa che, se collegata a un TV 4K HDR, converte autonomamente l’output al miglior standard possibile, occupandosi anche del processo di upscaling (di fatto, il set-top box sottrare tale compito al TV).
Il tutto avviene in maniera totalmente automatica. Ed è proprio qui il punto nodale: Apple TV 4K fa la felicità di chiunque voglia godersi contenuti Ultra HD senza dover pensare a null’altro che non sia premere il tasto Play. Tutti gli utenti che invece amano intervenire sui parametri di visualizzazione del proprio TV 4K, incluso l’upscaling, si troveranno meglio con la piattaforma software offerta dal proprio Smart TV.