Honeycomb
Archos 101 G9, la nona generazione di tablet Archos equipaggiata con l’ultima versione dell’OS Android, spinge decisamente l’acceleratore sulla riproduzione di contenuti multimediali e sul prezzo d’acquisto, molto conveniente. Infatti, l’Archos 101 G9, a 299,99 euro di listino, è uno dei tablet Honeycomb più economici sul mercato.
Rispetto alla versione di pre-serie, provata durante l’evento di presentazione al mercato italiano, sono stati fatti notevoli passi in avanti, soprattutto in fatto di fruibilità dei contenuti e reattività dello schermo touch. Sicuramente merito della release 3.2 di Android che, anche senza particolari personalizzazioni, garantisce un’esperienza d’uso più che discreta in ogni ambito, compreso il pieno accesso al Market Android – con oltre 300 mila applicazioni disponibili – e a tutta la serie di tool Google.
Archos ha lavorato solo sulla suite di strumenti che si concentra sul principale punto di forza dell’Archos 101 G9, la riproduzione multimediale, a partire dal player audio, con un’interfaccia più accattivante rispetto a quella standard Android.
L’intervento più profondo nell’Archos 101 G9 è stato però fatto per la riproduzione video, con la possibilità di visualizzare le locandine e i metadati dei film e dei programmi televisivi caricati nella playlist personale.
Archos non si è limitata alla semplice riproduzione di video sul tablet, agevolando il collegamento al televisore domestico per la riproduzione di contenuti Full HD 1080p – anche in formato mkv – in streaming grazie al tool dedicato per la condivisione sulla rete Wi-Fi domestica.
Hardware e costruzione
Il cuore dell’Archos 101 G9 è un processore dual core ARM Cortex A9 da 1,2 GHz, con GPU PowerVR SGX540 e 512 MB di RAM. La memoria interna purtroppo è limitata, poiché 8 GB si esauriscono in fretta quando si memorizzano videogiochi complessi e contenuti multimediali in alta definizione.
È comunque disponibile il modello 101 G9 Turbo che, insieme a una memoria interna da 16 GB, prevede un processore con clock spinto sino a 1,5 GHz, al prezzo di 349,99 euro.
Lo schermo TFT da 10,1″ con risoluzione di 1.200×800 pixel è discretamente luminoso e contrastato, con una soddisfacente risposta ai comandi multitouch, anche se il rivestimento superficiale è troppo sensibile alla polvere e alle impronte digitali.
La connettività dell’Archos 101 G9 è all’altezza delle attese, trovando Wi-Fi, Bluetooth, porte microUSB e miniHDMI (i cui cavi purtroppo non sono compresi nella confezione). La connessione alle reti 3G invece è implementata in modo originale e brillante: l’Archos G9 3G Stick, in vendita al prezzo di 49,99 euro, è una chiavetta USB appositamente disegnata per essere inserita all’interno del tablet, oltre a poter essere impiegata anche su un qualsiasi PC.
Lo chassis dell’Archos 101 G9 è in plastiche leggere, purtroppo eccessivamente flessibili, con finiture di discreta qualità e con un design che appare ormai datato. Sul retro troviamo un supporto estraibile, sempre in materiale plastico, per tenere il dispositivo in piedi durante la riproduzione di video o gallerie fotografiche. Nel complesso avremmo preferito una maggiore cura nella costruzione per design e scelta dei materiali. La portabilità invece è buona, con uno spessore di 12,6 mm e un peso di 649 grammi.
Prestazioni e autonomia
Nella navigazione Internet l’Archos 101 G9 se la cava discretamente, anche se la limitata dotazione di RAM porta a sgraditi tempi morti durante il caricamento delle pagine.
Come anticipato, invece, le capacità multimediali sono il punto di forza dell’Archos 101 G9, con una riproduzione a pieno schermo di clip Full HD che ci ha sorpreso per fluidità. L’audio invece soffre per gli altoparlanti di livello solo discreto. Se vogliamo riprodurre video su YouTube o ascoltare radio in streaming, la qualità è adeguata; per la riproduzione di film e tracce musicali è consigliabile collegare le cuffie stereo al jack dedicato.
Pur non essendo all’altezza del rinomato nVidia Tegra 2 presente su tablet più blasonati ma anche più costosi, la CPU dual core ARM A9 non delude quando si tratta di provare videogiochi con elevata richiesta di potenza di calcolo.
La fotocamera frontale invece è l’elemento più debole dell’Archos 101 G9: in condizioni di luce ideali, la qualità delle immagini riprese è insoddisfacente, mentre con la classica illuminazione domestica diventa a malapena utilizzabile anche per video conferenze.
Considerazioni finali
Abbiamo trovato molto buona l’autonomia, che ha superato le cinque ore nella riproduzione continua di video a pieno schermo, portandosi a circa otto ore in un utilizzo più tradizionale, così come molto comoda è la possibilità di ricaricare il tablet collegandolo a un PC attraverso il cavo USB.
Non è semplice giudicare l’Archos 101 G9. Preso singolarmente, ci sono molti aspetti positivi, a partire dalla gestione dei contenuti multimediali, dal supporto brillante della connettività 3G e dal prezzo allettante. Purtroppo ha alcune carenze non indifferenti per qualità costruttiva e per la limitata capacità di memoria, quest’ultima in parte risolvibile passando al modello Turbo che giustifica il prezzo più elevato con una CPU dal clock superiore.