Archos 79 Xenon

Archos 79 Xenon è un tablet Android da 8 pollici con connessione dati 3G e funzione telefonica, processore quad-core da 1,2 GHz e fotocamera da 5 megapixel

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il voto di Webnews  
Archos 79 Xenon è un tablet Android da 8 pollici con connessione dati 3G e funzione telefonica, processore quad-core da 1,2 GHz e fotocamera da 5 megapixel

Ispirato alla Mela

Archos 79 Xenon è il nuovo tablet da 8 pollici con connettività 3G e piene funzioni telefoniche del noto produttore hardware francese. Si posiziona nella fascia prossima all’entry-level per quanto riguarda i dispositivi Android, con un prezzo al pubblico che si aggira intorno ai 200 euro.

A prima vista, questo tablet risulta chiaramente ispirato al popolare iPad Mini (prima versione), con un profilo sottile ed elegante, un ampio schermo in rapporto 4:3 e una risoluzione di 1.024×768 pixel. Scopriamo dunque se le performance e la dotazione generale sono commisurate alla piacevolezza del design.

Scheda tecnica e qualità costruttiva

A bordo di questo Archos 79 Xenon troviamo un processore quad-core ARM Cortex A7 da 1,2 GHz, affiancato da 1GB di RAM e con una dotazione di storage di soli 8 GB, espandibili però attraverso scheda microSD.

Troviamo equipaggiati i consueti giroscopi, modulo GPS e sensore di luce ambientale per la regolazione automatica della luminosità dello schermo, mentre dal punto di vista delle connessioni c’è l’immancabile Wi-Fi, un’antenna Bluetooth e soprattutto un modulo 3G per la gestione di connessione dati e chiamate vocali, supportate appieno tramite il classico software telefonico Android.

Lo schermo, come già detto, è un IPS da 7,85 pollici di diagonale con soli 1.024×768 punti, in rapporto 4:3.

A livello di design e assemblaggio, l’Archos 79 Xenon è molto piacevole per la sua fascia di prezzo, con profili stondati, cornici sottili, materiali di buona qualità (la cover posteriore è in metallo satinato) e un senso di robustezza generale più che soddisfacente. L’unico dettaglio che non abbiamo molto gradito è la listella di plastica che si trova sulla testa del dispositivo e che va rimossa completamente per inserire scheda SIM e microSD: l’abbiamo trovata un po’ troppo fragile e difficile da rimuovere/reinserire. Ad essere molto pignoli, anche il tasto di accensione e i controlli del volume sono, forse, troppo piccoli e traballanti, mostrando una qualità fisica di livello inferiore rispetto al resto del dispositivo.

Le dimensioni sono 200x134x8 mm, per 320g di peso complessivo: l’Archos 79 Xenon, nonostante la sua ampia diagonale, è sicuramente molto leggero e trasportabile.

Fluidità e performance

L’OS installato nell’Archos 79 Xenon è Android 4.2 in versione praticamente standard, con una customizzazione nulla o quasi da parte del produttore. L’esperienza di utilizzo che ne risulta è davvero molto fluida e piacevole: il chip quad-core dimostra di saper gestire il carico delle normali operazioni con naturalezza, la navigazione delle schermate home, del launcher o anche del web tramite browser è naturale e rapida, così come il lancio di applicazioni e il multitasking. Molto piacevole e scattante anche l’esperienza con applicazioni grafiche come, ad esempio, Google Maps.

L’impiego nei campi molto esigenti dal punto di vista hardware, come il lancio di giochi 3D più avanzati, è possibile ma non del tutto soddisfacente: Real Racing 3 si dimostra abbastanza giocabile, ma soffre in modo palese nelle fasi più trafficate, con forti rallentamenti quando vengono visualizzate molte auto contemporaneamente. Al di là di questo impiego estremo, comunque, l’Archos 79 Xenon si dimostra un tablet perfettamente utilizzabile nella maggior parte dei compiti quotidiani.

Ovviamente, quello che non brilla è la risoluzione dello schermo: 1.024×768 punti sono decisamente stiracchiati sull’ampia diagonale di 8 pollici e il risultato in termini di nitidezza e definizione non è eccellente, soprattutto nella lettura dei testi più minuti. Nel complesso, però, il pannello IPS mostra buoni valori di luminosità, contrasto e cromatici, restituendo un’esperienza comunque gradevole, anche se non al top della categoria.

Senz’altro al di sotto della media e poco piacevoli, invece, sono gli speaker, entrambi posizionati sul fondo del dispositivo: la resa audio è mediocre, sia in termini di volume massimo che per quanto riguarda la riproduzione dei bassi, assenti o quasi. Nel complesso, l’Archos 79 Xenon è dunque poco consigliato a chi intende farne un utilizzo fortemente multimediale, ad esempio con frequente riproduzione di musica o filmati HD.

Infine, la fotocamera è da 5 megapixel (nonostante la scheda ufficiale del produttore ne riporti solo 2) con video a risoluzione massima VGA 640×480, senza autofocus e senza flash LED. Ci è stato però impossibile valutare la qualità dei risultati, in quanto l’unità montata dal nostro campione in prova si è dimostrata difettosa, restituendo immagini completamente sfocate in qualsiasi situazione. Immaginiamo si tratti di un problema tecnico isolato e comunque coperto dalla garanzia.

Verdetto

L’Archos 79 Xenon è un tablet dotato di caratteristiche interessanti, come l’inclusione del modulo 3G per connessione dati e chiamate, che risulta appetibile anche grazie al suo design snello ed elegante. La bassa risoluzione dello schermo, pur stonando sulla carta, viene mitigata dai buoni valori di visibilità e resa cromatica, che rendono questo display sicuramente piacevole da usare.

Le performance, ovviamente, non sono estreme e soffrono particolarmente in ambito gaming più spinto, ma questo tablet è comunque in grado di eseguire con naturalezza tutte le applicazioni più comuni, regalando un’esperienza di navigazione molto fluida. Solo la parte multimediale è deludente, con una resa audio sotto la media e una registrazione di video limitata alla risoluzione di 640×480.

Nel complesso, comunque, questo Archos 79 Xenon è uno dei tablet economici Android più piacevoli che abbiamo potuto provare recentemente, e possiamo sicuramente consigliarlo in particolare a chi gradisce il rapporto schermo 4:3, non così comune nei dispositivi che montano l’OS di Google.

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