Sotto controllo
Il mondo in cui viviamo è sempre più connesso e tecnologie un tempo fantascientifiche sono ormai disponibili al mercato di massa con prezzi per tutte le tasche. Il kit Smart Home di Archos lo dimostra chiaramente: a un costo che si aggira intorno ai 230 euro (sui vari rivenditori online), questo pacchetto include un’unità centrale e una serie di sensori che consentono di trasformare la propria casa in un ambiente costantemente monitorato, con il quale è possibile interagire anche a distanza.
Design e dotazione
Per la cifra sopra riportata, è possibile acquistare il kit base di Archos Smart Home, che include nell’ordine: un’unità di controllo sotto forma di un tablet Android 7″ modificato, due mini-cam, due sensori di temperatura e umidità e due sensori di movimento magnetici dotati di accelerometro.
È possibile comprare a parte altri sensori per completare il proprio kit come, ad esempio, un allarme acustico a parete, una motion ball, in grado di effettuare una scansione volumetrica del movimento nelle varie stanze, e una smart plug, ossia un adattatore di corrente interattivo che consente di accendere o spegnere a distanza qualunque cosa si alimenti tramite rete elettrica.
Il tablet è sostanzialmente un dispositivo Android personalizzato per l’occasione, sia nel software che nell’hardware. Il suo design, infatti, include un corposo stand che gli consente di essere posizionato in verticale su un tavolo o una scrivania (come una radiosveglia), mentre l’hardware include una fotocamera e un sensore termico e di umidità. Il resto delle connessioni è piuttosto standard (uscita cuffie, micro-USB e microSD), mentre l’alimentazione avviene a muro tramite un caricabatterie proprietario (non standard USB, dunque). È comunque presente una batteria integrata per l’impiego anche con un certo grado di mobilità all’interno dell’abitazione.
I vari sensori del kit Archos Smart Home, alimentati a batteria non ricaricabile di tipo “coin cell”, sono tutti di dimensioni molto piccole e facilmente collocabili nell’ambiente domestico, grazie a soluzioni adesive che non rendono necessario l’impiego di sistemi di fissaggio più intrusivi. Tutto il kit è realizzato in plastiche dal feeling abbastanza economico e non sembra dimostrare particolari doti di robustezza, ma numerosi dei suoi componenti (come, ad esempio, le mini-cam) sono waterproof e quindi possono essere impiegati anche in esterni.
Buono è anche il design delle mini-cam, che, grazie a una pratica base magnetica, possono essere orientate di 360 gradi senza alcuna difficoltà. Il colore prescelto per tutte le componenti è il bianco, per tentare di contenere al minimo l’impatto dal punto di vista estetico.
Software e caratteristiche
Anche il software dell’Archos Smart Home è molto semplice e immediato. Innanzitutto, le fondamenta dell’OS sono quelle di un comune tablet Android (versione 4.2 Jellybean), e dunque consentono l’impiego di tutte le funzioni tipiche di questi dispositivi: se si desidera usare il monitor centrale per visionare filmati YouTube, ad esempio, nulla lo impedisce.
Purtroppo, riguardo il tablet, va detto che l’hardware scelto da Archos è molto modesto e non offre una grande qualità d’impiego: considerando il compito base che deve svolgere, si tratta di un dettaglio su cui è possibile sorvolare, ma alcuni fattori (come, ad esempio, la bassa risoluzione del display, con soli 1.024×600 pixel, o la scarsa reattività e precisione del touch screen, davvero inaffidabile) contribuiscono nel complesso a deteriorare anche l’esperienza in ambito di Smart Home.
È un peccato, perché il software, presente sotto forma di semplice app (che è possibile anche installare sul proprio smartphone per il controllo in remoto) è, invece, molto semplice e intuitivo da utilizzare. Con una serie di elementari comandi, consente di impostare una serie di azioni diverse e di controllare i sensori in modi interessanti.
Al termine del processo di sincronizzazione, rapido e immediato, è possibile memorizzare le varie stanze della casa, assegnare a ognuna i sensori prescelti e programmare degli eventi personalizzati. È possibile, ad esempio, fissare un sensore di movimento a una finestra, collocare una mini-cam nelle vicinanze e far registrare un video o scattare una foto ogni volta che la finestra si apre o si chiude. Le varie azioni possono anche essere programmate in base al calendario, scegliendo, ad esempio, di scattare una foto dell’ambiente prescelto a cadenze di tempo prefissate, e così via.
Questa è solo la base dell’esperienza, che (con l’aggiunta dei sensori più avanzati), consente altre azioni piuttosto interessanti, come ad esempio accendere una luce esterna (tramite la smart-plug) quando il sensore di movimento volumetrico (la motion-ball) rileva la presenza di qualcuno. I sensori meteo possono, invece, notificare quando la temperatura sta per scendere sotto gli 0° e causare eventuali problemi di congelamento, e altro ancora.
Tutte queste azioni possono essere programmate anche per inviare un’email oppure una notifica allo smartphone dell’utente, che, tramite l’installazione dell’app dedicata, potrà anche visionare le foto scattate, così come tutte le altre informazioni.
Qualità di utilizzo
L’esperienza di utilizzo della Archos Smart Home è nel complesso buona. Al di là della già citata lentezza e scarsa qualità del tablet, tutti i sensori sembrano comportarsi a dovere e reagire coerentemente ai comandi impartiti e ai programmi memorizzati.
In particolare, è buono il raggio d’azione dei sensori, che operano con tecnologia Bluetooth (garantita fino a 20 m) e sembrano in grado di comunicare con l’unità centrale anche se collocati in ambienti distanti, persino con la presenza di muri portanti a ostacolare la trasmissione del segnale.
I misuratori di temperatura e umidità sembrano fornire dati realistici, mentre i sensori di movimento non hanno mai fallito nel rivelare il distacco del piccolo magnete di controllo dal sensore vero e proprio, così come questa azione non ha mai mancato di far scattare la registrazione dalle telecamere collegate o di inviare correttamente la notifica relativa.
La qualità delle foto e dei video è però decisamente entry-level. Le immagini statiche registrate sono a bassa risoluzione e risultano fortemente degradate non appena la luminosità nell’ambiente scarseggia, mentre i video sono più un lento e breve susseguirsi di fotogrammi consecutivi che non un vero e proprio filmato. Considerando che gli scopi di un dispositivo del genere sono esclusivamente di sorveglianza, nel complesso anche la qualità delle immagini è sufficiente, ma non si pensi di impiegare questo kit per postare su YouTube i filmati del proprio cane quando si è fuori casa.
Verdetto
L’Archos Smart Home è un kit essenziale ma funzionale, che consente di provare le gioie della domotica in casa propria senza spendere una fortuna. La qualità del tablet Android centrale è davvero entry-level e non rende piacevolissima l’esperienza di controllo, ma l’insieme dei sensori è nel complesso ben realizzato e funzionante, con una grande facilità di installazione.
Anche il software è immediato, ma al tempo stesso consente di programmare una discreta quantità di azioni e funzioni, i cui risultati possono poi essere osservati anche in remoto tramite il proprio smartphone, grazie all’app dedicata.
Esistono sicuramente kit di domotica o di videosorveglianza meglio disegnati, più resistenti e performanti, ma, considerando il costo di circa 230 euro (per il kit base, che purtroppo esclude alcuni dei sensori più interessanti), sarebbe difficile chiedere di più all’Archos Smart Home.