Android e TV: un matrimonio possibile?
Era il mese di gennaio quando, al CES di Las Vegas, Archos per la prima volta tolse i veli al proprio TV Connect, un set-top box basato su Android 4.1 dalle buone caratteristiche hardware e una struttura diversa dai tanti prodotti in stile dongle HDMI.
Dopo un’attesa durata molti mesi, finalmente l’Archos TV Connect è arrivato sul mercato e, senza indugi, abbiamo proceduto alla prova. Il fascino ti questo prodotto è legato, in parte, al telecomando (TV TOUCH Remote), che accompagna il dispositivo e integra una tastiera, un joypad e due controller analogici.
La confezione dell’Archos TV Connect appare completa per questa categoria di prodotti. Al suo interno, infatti, troviamo oltre al dispositivo, anche il telecomando appunto, l’alimentatore di rete (con doppio plug per le prese italiane e UK), il cavo HDMI per il collegamento al televisore e la guida utente multilingua cartacea.
Dal punto di vista estetico, si presenta con un corpo diviso in due parti unite da una cerniera per meglio adattarsi al profilo della TV. Sul lato destro l’Archos TV Connect presenta uno slot per schede microSD (fino a 32 GB) e il pulsante di accensione, mentre sul retro sono concentrati tutti i vari connettori. Troviamo: due porte USB (una in formato MicroUSB), una porta HDMI, una porta Ethernet e il jack per l’alimentazione.
Installazione
L’installazione tipica, se non addirittura l’unica, è sul bordo superiore del televisore. Potrebbe sembrare una forzatura, ma all’atto pratico si rivela funzionale e non è troppo penalizzante dal punto di vista estetico. La presenza di un’aletta su una seconda cerniera permette, inoltre, di regolare al meglio l’orientamento del TV Connect. Il perfetto orientamento non è un’esigenza estetica bensì è legato alla presenza di una fotocamera frontale e alla necessità di regolare la zona da inquadrare durante le videochiamate.
Il montaggio è, comunque, molto semplice: basta collegare l’alimentazione, il cavo HDMI, posizionare il dispositivo, inserire le due batterie AA nel telecomando e premere il pulsante di accensione.
Al primo avvio, il sistema richiede la configurazione della connessione e, dopo il riconoscimento del telecomando in dotazione, provvede alla verifica di eventuali aggiornamenti presenti sul server Archos e propone l’installazione di alcuni software aggiuntivi. Terminate queste operazioni, e dopo l’impostazione di un account Google, il sistema è pronto all’uso.
Hardware
L’Archos TV Connect è spinto da un processore TI OMAP 4470 dual-core ARM Cortex A9 funzionante alla frequenza di 1,5 GHz. È ben lontano dalle prestazioni garantite dei quad-core più avanzati sul mercato, ma si è rilevato comunque più che adeguato in caso di utilizzo tradizionale; potrebbe esserci qualche problema in caso di videogame esigenti.
La memoria di archiviazione è pari a 8 GB (poco meno di 7 quelli disponibili, ma espandibili con schede microSD fino a 32 GB) mentre la RAM è pari a 1 GB. Tutto sommato si tratta di una dotazione più che buona per questa categoria di prodotti.
La sezione connettività registra la presenza di Wi-Fi 802.11 b/g, porta Ethernet e Bluetooth, quest’ultimo utilizzato principalmente per il telecomando.
TV TOUCH Remote
Una particolare attenzione richiede il telecomando in dotazione all’Archos TV Connect. È dotato di un pad direzionale con 4 pulsanti nella parte destra e due trigger nella parte anteriore mentre, nella zona inferiore, sono presenti due leve analogiche, una tastiera QWERTY e alcuni tasti funzione al centro. La presenza di due pulsanti Ok, a sinistra e a destra, permette di utilizzare il telecomando indifferentemente con una delle due mani senza particolari problemi.
Le possibilità di utilizzo sotto OS Android sono molteplici. Tra i menu è possibile navigare con il tastierino direzionale, ma il modo migliore è sicuramente tramite l’attivazione del puntatore. In questa modalità, compare sullo schermo un puntatore che può essere spostato semplicemente muovendo il telecomando. La logica del puntatore, tuttavia, non è esente da critiche: poiché la sua posizione limite è sul bordo dello schermo, spesso si arriva a delle posizioni decisamente innaturali del telecomando in mano, per esempio col puntatore al centro dello schermo e il telecomando che punta verso il soffitto. Dopo un primo periodo di prova, però, si riesce a capire come gestire il TV Touch Remote, ma rimane comunque abbastanza scomodo come controllo.
La tastiera si rivela utile in molte circostanze, tuttavia, durante l’inserimento di testi o di indirizzi Web, la sua qualità appare un po’ sotto la media. I pulsanti sono vicini e al massimo è possibile scrivere a due dita, in genere i due pollici. Inoltre la sensazione che restituiscono durante la digitazione non è sempre positiva, dando l’idea di una realizzazione abbastanza economica.
Anche il pad direzionale non è esente da critiche simili e l’utilizzo con i giochi non ha cambiato le nostre sensazioni: poco preciso e con qualche mancato contatto, situazione accettabile nel normale utilizzo, ma decisamente frustrante se alle prese con il proprio videogame preferito.
I due stick analogici, invece, possono essere utilizzati in diverse applicazioni con due modalità: Gesture e Finger. In entrambe, l’utilizzo contemporaneo delle levette e dei trigger permette di realizzare lo zoom in/out e la rotazione in senso orario/antiorario.
Per i videogiochi, in particolare, è possibile utilizzare il software in dotazione, Archos Game Mapping Tool, per collegare i comandi virtuali ai comandi fisici del telecomando. Il software ha oltre 100 mappature precaricate per i giochi più diffusi. Nella pratica, si tratta dello stesso sistema di mappatura già utilizzato da Archos nella sua console GamePad, sempre basata su Android. Non è detto che si riesca a mappare il sistema per tutti i giochi, ma la percentuale di successo è abbastanza alta.
Infine, nella barra delle notifiche è presente un’icona dedicata attraverso la quale è possibile accedere alle impostazioni del telecomando e a informazioni quali lo stato della carica delle batterie.
Il TV Touch Remote dell’Archos TV Connect, quindi, rappresenta il punto forte e allo stesso tempo il punto debole dell’offerta Archos: innovativo sulla carta, ma con una realizzazione tendente all’economico.
Ad ogni modo, abbiamo provato il sistema anche con la classica coppia tastiera e mouse wireless, senza incontrare particolari problemi nella configurazione e nell’utilizzo, anche se dobbiamo ammettere che è molto più comodo avere tutto integrato in un unico telecomando.
Software
L’Archos TV Connect si basa su Android 4.1.1 Jelly Bean e l’interfaccia è praticamente quella standard prevista da Google, ma la dotazione è stata arricchita da Archos con alcuni software dedicati prevalentemente al comparto multimediale.
Con Archos Video e Musica è possibile visualizzare filmati e riprodurre musica in diversi formati e risoluzioni, memorizzati sulla memory card, su HD di rete o collegati tramite la porta USB, mentre con Server Multimediale è possibile condividere i contenuti multimediali con dispositivi compatibili (TV, console, ecc.). È anche possibile visualizzare i documenti Office con OfficeSuite Viewer 7 e PDF&HD.
La dotazione dell’Archos TV Connect può essere ovviamente personalizzata attingendo a Google Play e installando tutto ciò che si desiderata, da software per news, a giochi online o social network. A proposito di social network, abbiamo notato, non senza sorpresa, l’incompatibilità di Google+, ma non è escluso che future versioni colmino la lacuna.
Aggiornamento che potrebbe far bene anche alla localizzazione del prodotto: navigando tra i menu è abbastanza facile imbattersi in errori, in genere un misto italiano/francese.
La presenza della videocamera consiglia di installare anche software per videochiamate come Skype o affini. Funzionano abbastanza bene, anche se la fotocamera da 1,3 megapixel presenta una qualità abbastanza bassa, il che è un peccato viste le potenzialità dell’oggetto.
I widget installabili sulla home sono quelli standard di Android. È singolare come la barra dei controlli non riporti l’icona del Bluetooth, ma ciò è dettato probabilmente dalla necessità di non creare problemi agli utenti meno esperti che, disattivandolo, si ritroverebbero senza telecomando (può essere comunque riattivato con la pressione del pulsante di accensione).
A fine utilizzo, si può spegnere il sistema direttamente dal telecomando, mentre per la successiva accensione è indispensabile utilizzare il pulsante fisico posto sul TV Connect.
Conclusioni
Se siete alla ricerca di un dispositivo che vi permetta di replicare sulla vostra TV le potenzialità offerte dal mondo Android, troverete in Archos TV Connect un buon dispositivo.
Anche se il telecomando potrebbe trarre in inganno, non si tratta di una console ma di set-top box con buone caratteristiche hardware, che consente anche di accedere a molte informazioni e contenuti multimediali con il software in dotazione (YouTube) o con software scaricabile da Google Play.
Non sappiamo se sarà aggiornato ad Android 4.3, il che sarebbe auspicabile per sfruttare la multiutenza e la gestione dei permessi, ma anche in questa configurazione è un dispositivo che, pur con i difetti riportati, può soddisfare le esigenze di molti utenti.
Forse non è il set-top box Android definitivo, ma è sicuramente una valida alternativa ai vari dongle-HDMI che molti interessi destano tra gli utenti più smaliziati.
Il TV Connect è disponibile a 149 euro sullo shop online di Archos e presso i rivenditori autorizzati, un prezzo accettabile sebbene superiore a quanto annunciato inizialmente a gennaio (129 euro).