L’ASUS Zenfone Zoom raggiunge anche i mercati italiani dopo circa un anno dalla sua presentazione. Questo ritardo non premia particolarmente il prodotto, dando l’impressione di “nato vecchio” anche se le caratteristiche, sulla carta, sembrano buone.
Dotato di un processore performante e di rifiniture tutto sommato piacevoli, mostra qualche carenza nel comparto fotografico che invece dovrebbe essere il suo punto forte.
La confezione si presenta elegante, in tinta con il colore del dispositivo. Si trova in vendita una versione bianca e una nera con tagli da 64 GB e 128 GB espandibili tramite micro SD. La dotazione comprende un caricabatteria da 2A, con supporto per la ricarica rapida, un cavo dati, un laccio per assicurare il telefono al polso durante l’uso fotografico e le cuffie in-ear con adattatori in gomma di diverse dimensioni.
Design
ASUS Zenfone Zoom ha delle buone rifiniture laterali in alluminio. Sul lato destro, il tasto di sblocco, i controlli del volume e due tasti dedicati, uno per l’accesso diretto alla fotocamera e l’altro alla videocamera. Il connettore micro USB si trova in basso mentre l’uscita per le cuffie in alto. Quindi, il lato sinistro è completamente libero.
La back cover è in policarbonato rivestito in vera pelle, il grip ne risultata facilitato anche se le dimensioni e il peso sono generosi. La fotocamera posteriore è visibilmente sporgente, tuttavia un sottile spessore nella parte inferiore ha la duplice funzione di non far “ballare” il dispositivo e di non attutire il suono dello speaker, che si trova nelle vicinanze.
Con un pannello IPS Full HD da 5,5 pollici, protetto dal Gorilla Glass 4, la parte frontale non è molto elegante. La cornice intorno al display è spessa e la banda sotto ai tasti (non retroilluminati) potrebbe non piacere. Per accedere allo slot della SIM e della microSD bisogna smontare la scocca posteriore, ma la batteria resta non rimovibile.
Con dimensioni di 158,9 x 78,84 x 11,95 millimetri e un peso di 185 grammi, non è esattamente uno dei più piccoli della sua categoria e il peso si fa abbastanza sentire.
Caratteristiche
Zenfone Zoom è dotato di un processore Intel Atom Z3580 quad core a 64 bit da 2,3 GHz per la variante da 64 GB e da 2,5 GHz per la variante da 128 GB. In entrambi i casi ci sono una GPU PowerVR G6430 e 4 GB di RAM LPDDR3.
Il processore lavora bene sebbene, nelle attività più impegnative, tende a scaldarsi. La navigazione Web è fluida e la batteria da 3000 mAh fa un buon lavoro: nel periodo di test si è sempre arrivati a fine giornata senza risparmi nell’utilizzo. Esistono anche varie modalità di risparmio energetico, compresa quella più estrema che lascia attiva solo la parte telefonica e le sveglie.
In generale questo Asus è molto fluido anche se non sono mancati lag sporadici, probabilmente dovuti alla mancata ottimizzazione della ZenUI 2.0. La personalizzazione dell’interfaccia è molto impegnativa anche a livello di spazio utilizzato tant’è che, nell’unità di prova, dei 64 GB a disposizione solo 54 erano effettivamente disponibili.
Questa interfaccia è personalizzabile in quasi tutte le sue parti e ASUS mette a disposizione tantissimi temi, gesture e applicazioni dedicate rivolte ad un’utenza che fa della personalizzazione di Android il punto fondamentale dell’utilizzo. Di contro, può risultare un po’ pesante per i più. Molte delle app preinstallate, inoltre, non possono essere rimosse, ma solo disabilitate.
Alla base della ZenUI c’è Android 5.0, ma a questo punto ci si augura di vedere presto un aggiornamento alla 6.0.
Multimedia
Il display Full HD dell’ASUS Zenfone Zoom ha una luminosità massima non eccellente, che penalizza un po’ la visibilità con una forte luce diretta. Essendo un IPS, di taglio i neri tendono a ingrigirsi un po’, ma la taratura dei colori è buona ed esiste un’applicazione dedicata, chiamata Splendid, che permette di modificare – entro certi limiti – la calibrazione dello schermo con la possibilità, inoltre, di filtrare la luce blu per non stancare gli occhi nelle ore notturne. L’audio dello speaker è buono anche se mancano un po’ le tonalità basse.
La vera pecca di questo Zenfone Zoom è proprio il comparto fotografico, in teoria ciò che dovrebbe essere il suo punto forte. Con una fotocamera posteriore da 13MP con lenti HOYA, zoom ottico 3x (digitale 12x), f/2.7 ~ 4.8, OIS, AF laser ed una frontale grandangolare da 5MP (con apertura f/2.0) ci si aspetterebbe, infatti, una qualità elevata.
Invece le foto risultano essere solo sufficienti, anche in condizioni ottimali di illuminazione, e sono sempre un po’ sature/rumorose. In caso di scarsa illuminazione, la situazione peggiora, anche se il potente doppio flash LED Real Tone aiuta.
È buona la possibilità di eseguire uno zoom ottico fino a 3x, anche se la velocità del complesso meccanismo che fa muovere le lenti è bassa. La messa a fuoco laser è veloce, ma non sempre precisa. Sicuramente il campo in cui si ottengono i risultati migliori è la fotografia macro.
La qualità massima per i video è Full HD ma questi non sono eccezionali. Lo stabilizzatore integrato fa un ottimo lavoro producendo una buona fluidità dei video, ma riducendo la qualità massima a 720p.
L’app della fotocamera permette di intervenire su numerosi aspetti con una serie di preset ed anche con la modalità manuale, che consente di modificare tempi di scatto, ISO e apertura del diaframma per ottenere il migliore effetto possibile.
Conclusione
Con un prezzo di vendita di 549 euro nella versione da 64 GB, ASUS Zenfone Zoom non eccelle nel rapporto qualità/prezzo, ma resta un discreto terminale. È personalizzabile in molti aspetti e possiede una dotazione hardware non indifferente.
C’è però da chiedersi se vale la pena spendere una cifra così importante per un dispositivo che pecca in quello che dovrebbe essere il suo punto forte, ovvero la fotografia.