BQ Aquaris X5

BQ Aquaris X5 è un ottimo smartphone Android di fascia media, consigliabile a chiunque voglia un buon telefono senza spendere troppo.

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il voto di Webnews  
BQ Aquaris X5 è un ottimo smartphone Android di fascia media, consigliabile a chiunque voglia un buon telefono senza spendere troppo.

Design

Quando si sente nella mano, BQ Aquaris X5 è leggero come l’aria. Eppure non è “plasticoso”, pur non essendo premium: è vicino a OnePlus X, molto simile, ma è un altro design.

Il grip può non piacere e potrebbe addirittura risultare scomodo: il frame in alluminio non è perfettamente allineato ai bordi, incastonato com’è solo a metà, il che dà la sensazione netta di due blocchi distinti.

Le dimensioni sono davvero ridotte: 70.5 x 144.4 x 7.5 mm di spessore, pesa ben 148 grammi che, però, come già detto, non si sentono minimamente.

Diversamente da molti smartphone nella stessa fascia di prezzo, Aquaris X5 offre uno slot microUSB con supporto OTG. Vi è inoltre uno slot Jack 3.5 mm per auricolari TRSS (CTIA) e uno slot microSD per una capacità fino a 32 GB. Infine, come tutti gli smartphone BQ, anche questo X5 dispone di due slot SIM dual standby in 4G.

Display

Il display dell’Aquaris X5 è un pannello da 5 pollici con multi-touch fino a 5 punti (e stranamente non fino a 10, come la maggior parte degli smartphone), con risoluzione HD 720 x 1080 a 294 ppi e tecnologia Quantum Color.

È un display particolare. Alla luce del sole, alcune righe di pixel riflettono più di altre e si crea uno strano effetto “serranda mezza chiusa”, che non dà fastidio ma che comunque non ci si aspetta.

La luminosità massima non è altissima, ma garantisce una buona esperienza di lettura e, in generale, di fruizione dei contenuti in qualsiasi situazione. La scala cromatica è molto buona, così come la scala dei grigi, il bianco e il nero. Un display non ottimo, ma sicuramente molto buono.

Processore, memoria e interfaccia

A leggerlo sul sito non ci si crede: questo BQ Aquaris X5 è equipaggiato con un chip Qualcomm Snapdragon 412 con CPU Quad Core MSM8916T fino a 1.4 GHz, coadiuvato da una GPU 306 con frequenza di clock fino a 465 MHz e 2 o 3 GB di RAM, a seconda della configurazione di memoria interna (16 o 32 GB – la memoria realmente disponibile all’utente è rispettivamente di 11.8 e 27.8 GB).

Non ci si crede perché il sistema è fluidissimo, non scatta mai e nessuna applicazione si chiude in maniera anomala. BQ ha eseguito un eccellente lavoro di ottimizzazione dei processi e ha personalizzato pochissimo l’interfaccia stock di Android – che su questo terminale è alla versione 5.1.1 – aggiungendo solo una app per la radio FM.

Tante le app aperte in multitasking, i video su YouTube, e Real Racing 3 durante i test hanno messo alla prova l’X5, ma scrivere i risultati dei benchmark con AnTuTu e OPEN GL non renderebbe giustizia e non darebbe l’idea di quando questo smartphone sia veloce e scattante nella vita di tutti i giorni. Semplicemente, funziona.

Nella settimana di utilizzo è stato affidabilissimo, se non per un piccolo intoppo nella comunicazione GPS che, però, si è risolto autonomamente dopo pochi minuti (non riusciva a localizzare la posizione).

Ultimo, ma non per importanza, il fatto che Aquaris X5 è disponibile anche nella variante con sistema operativo Cyanogen.

Fotocamera

La fotocamera posteriore dispone di un sensore Sony IMX214 da 13 MP, che in generale scatta foto molto buone. Gli scatti, però, perdono qualità nello zoom e in notturna, una situazione molto nella media.

Tuttavia, nella fascia media in cui si colloca questo smartphone, il doppio flash LED e l’apertura focale f/2.0 con messa a fuoco automatica sono comunque dotazioni non comuni, e fanno la differenza. Discorso simile per la fotocamera anteriore, da 5 MP con flash e f/2.0.

I video sono registrati, da entrambi i sensori, fino alla risoluzione Full HD e sono discreti, con un ottima registrazione audio.

Audio

L’audio è infatti il pezzo forte di questo terminale: X5 integra l’audio 3D di Dolby Atmos, che è veramente fenomenale. Più alto di qualsiasi altro terminale provato finora, il suono è veramente avvolgente e nitido, al punto che quasi non sembra provenire da una singola cassa e, soprattutto, da un dispositivo così piccolo.

Ma c’è sempre un “ma”. Nonostante a livello hardware sia una integrazione ottima, lo stesso non si può dire lato software: il telefono “confonde” spessissimo l’audio in capsula auricolare con quello proveniente dallo speaker, e ci si ritrova molte volte a sentire rumori assordanti. Esempio: si avvia una sessione di navigazione con Waze con l’assistente vocale che dà le istruzioni turn-by-turn; si riceve una chiamata e il suono viene giustamente trasferito nella capsula auricolare; nel momento in cui l’assistente vocale deve dare l’indicazione successiva, il suo input non viene indirizzato nella capsula, bensì allo speaker che, quindi, riproduce a volume altissimo, quasi stordente, le indicazioni vocali.

E ancora, si sono verificati problemi di riproduzione audio su Facebook e su Youtube, ma più raramente. C’è sicuramente da lavorare, ma i presupposti sono ottimi.

Batteria

Anche riguardo la batteria si hanno delle piacevoli sorprese: con una capacità di 2900 mAh, ci si aspetterebbe una giornata piena di utilizzo medio-basso e invece Aquaris X5 riesce a raggiungere le 5-6 ore di schermo in stand-dy dalla mattina alle 8 alla sera alle 24.

Attualmente, è più di quanto possano fare top di gamma del calibro di Nexus 6P e iPhone 6S Plus, soprattutto con il genere di utilizzo tipico dei test per le recensioni: navigazione su Waze 2:30 ore, 30 minuti di mail, 60 minuti di chiamate – siano esse VoIP o con rete cellulare -, 30 minuti di Facebook e qualche minuto di Twitter, Snapchat e Instagram.

Questa straordinaria gestione dell’autonomia è merito di due fattori: primo, il chip Snapdragon 412 che offre ottime prestazioni senza drenare batteria; secondo, l’ottimizzazione dei processi da parte di BQ che selezionano solo i sensori necessari all’aggiornamento dei dati, non avviando e riavviando processi inutili.

Giudizio

Se non si guardasse al prezzo, Aquaris X5 sarebbe sicuramente visto come un terminale posizionato nella fascia media, se non per i materiali, per l’autonomia e per la qualità degli speaker, che sono davvero potenti.

E invece si scopre che costa solo €250, anche meno di OnePlus X. L’azienda spagnola ha fatto davvero un ottimo lavoro, ma c’è ancora spazio per migliore il software, fra tutti la gestione dell’audio.

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