Canon EOS 1200D

Canon EOS 1200D è la nuova reflex entry-level con sensore da 18 Megapixel, video Full HD, autofocus a 9 punti e range ISO 100-6400.

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il voto di Webnews  
Canon EOS 1200D è la nuova reflex entry-level con sensore da 18 Megapixel, video Full HD, autofocus a 9 punti e range ISO 100-6400.

Piccola ma grande

Canon rinnova la sua linea di reflex entry-level con la nuova Canon EOS 1200D, una macchina venduta sul mercato italiano al prezzo di circa 540 euro per quanto riguarda il kit con l’obiettivo EF-S 18-55mm stabilizzato, oppure a circa 420 euro in versione solo corpo. Sono cifre da “compatta premium”, ma il livello prestazionale è adeguato all’offerta?

EOS 1200D: scheda tecnica

La Canon EOS 1200D è provvista di un nuovo sensore da 18 Megapixel in formato APS-C, anche in grado di registrare video fino alla risoluzione Full HD (1920 x 1080 pixel), con un massimo di 25 frame al secondo. Il processore d’immagine è il non recentissimo DIGIC 4 (lo stesso del precedente modello), che garantisce un range ISO da 100 a 6.400 e una raffica di scatti da soli 3 fotogrammi al secondo (fps).

Sul dorso del corpo macchina si trova lo schermo LCD, non articolato, da 3 pollici e 460.000 punti di risoluzione. La batteria garantisce circa 500 scatti per ciclo di ricarica e, una volta inserita, porta il peso complessivo della Canon EOS 1200D a 480 grammi. Le dimensioni fisiche ammontano a 130x100x78 mm, senz’altro compatte per una reflex, ma decisamente ingombranti se confrontate a quelle delle mirrorless di ultima generazione.

Costruzione ed ergonomia

A livello di costruzione, la reflex Canon EOS 1200D è una fotocamera davvero apprezzabile, più di quanto il suo prezzo non suggerirebbe. Il corpo macchina è molto robusto e ben disegnato, piacevole all’impugnatura, grazie all’abbondante grip con texture gommata, che garantisce una presa salda e confortevole, e alla buona disposizione dei comandi, che risultano più o meno tutti raggiungibili con facilità.

Sul lato superiore della macchina troviamo la consueta ghiera di selezione PASM, che dà accesso alle impostazioni manuali, così come ai numerosi automatismi (modalità “scena”, easy auto e via dicendo). La ghiera di controllo è soltanto una ma ben posizionata e funzionale, mentre sul dorso è presente l’immancabile selettore a croce, che consente di controllare rapidamente funzioni basilari come gli ISO o il bilanciamento del bianco, ma anche di navigare i menu, piuttosto semplici e ben comprensibili anche per l’utenza meno esperta.

A livello di qualità fisica, l’unica nota negativa risiede nello schermo LCD, che, al di là di una risoluzione piuttosto modesta per gli standard del 2014, risulta piuttosto incassato nella scocca e dunque molto soggetto ai riflessi. Impiegare la EOS 1200D sotto una forte luce solare, specialmente se si desidera approfittare delle sue capacità di live view, non è sempre un’esperienza positiva.

Un altro dettaglio, da considerare per chi è solito scattare in ambienti silenziosi, riguarda il meccanismo dello specchio, che ad ogni scatto produce un “clack” davvero notevole per una macchina di queste dimensioni.

Danon EOS 1200D: prestazioni e qualità d’immagine

Dal punto di vista della velocità operativa e delle prestazioni in generale, pur risultando adeguata per una reflex entry-level, la Canon EOS 1200D non sorprende per particolari doti. La macchina risulta, infatti, poco scattante sia nell’acquisizione dell’autofocus che nella raffica (con i suoi già citati 3fps), ma anche nei tempi di ricarica del flash (circa 2 secondi) o nella riproduzione degli scatti registrati su scheda SD.

Inoltre, quando si attiva la visione multipla di più immagini contemporaneamente, di queste ultime viene presentata un’anteprima a bassa risoluzione, piuttosto sfocata e difficile da leggere con soddisfazione. Nulla di drammatico, ma risulta evidente che il processore equipaggiato, oltre a contenere i costi, contiene anche i livelli prestazionali.

Al di là della rapidità non ottimale, il modulo AF offre comunque un buon numero di sensori, che coprono una porzione piuttosto ampia del fotogramma. In combinazione con questa caratteristica, l’opzione di autofocus continuo rende possibile un discreto tracciamento dei soggetti in movimento.

Dal punto di vista della qualità d’immagine, la EOS 1200D dà buone soddisfazioni. I file registrati dal sensore da 18 Megapixel sono piacevoli e ben bilanciati dal punto di vista cromatico, grazie al buon lavoro del white balance automatico. Impiegando i valori JPEG standard, le immagini risultano forse un po’ troppo morbide in quanto a contrasto e incisione, ma a questo si può porre rimedio impiegando le varie modalità “scena” oppure elaborando i file attraverso gli innumerevoli software di photo editing.

In termini di dettaglio, i risultati prodotti sono buoni e, probabilmente, superano anche la capacità di risoluzione dell’obiettivo in kit. Il rumore digitale è ben contenuto fino alla soglia degli 800 ISO, dopo la quale cominciano ad emergere sia un po’ di grana che qualche blocco cromatico. A ISO 1600, comunque, le immagini sono ancora ben utilizzabili, mentre i valori successivi si possono raccomandare solo in caso di necessità.

I video catturati, nonostante la risoluzione Full HD, sono meno soddisfacenti: il dettaglio non è ottimale, il limite di 25fps non restituisce una grande dinamicità e l’intera scena tende ad apparire troppo contrastata, forse nel tentativo di recuperare parte del dettaglio perduto. Per un utilizzo amatoriale e occasionale, la qualità video è comunque sufficiente.

Verdetto

La Canon EOS 1200D è una reflex-entry level dalle buone qualità costruttive, robusta e ben disegnata, nonché abbastanza semplice ed immediata da utilizzare, anche per un pubblico del tutto amatoriale. Il suo difetto principale risiede in una generale lentezza di tutte le operazioni, di cui il principale colpevole è, con ogni probabilità, il processore, non recentissimo. Anche il pannello LCD potrebbe offrire valori di risoluzione e visibilità migliori.

La qualità d’immagine, però, risulta soddisfacente e senz’altro supera quella della maggior parte delle compatte in tale fascia di prezzo, a dimostrazione del fatto che, per chi cerca il massimo rapporto tra costi e prestazioni (e non è intimorito dalle dimensioni fisiche senz’altro più abbondanti), una reflex entry-level può ancora rappresentare la scelta giusta.

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