La velocità su tutto
La Canon EOS 1D Mark IV è la nuova ammiraglia del popolare produttore giapponese per quanto riguarda il settore delle fotocamere professionali dedicate all’utilizzo in ambito sportivo. Queste ultime sono ritagliate sulle esigenze dei fotografi che devono catturare soggetti in movimento a grande velocità (come i giocatori di una partita di calcio, ad esempio) e quindi sono completamente orientate alla rapidità delle operazioni, in particolare per quanto riguarda la raffica di scatto e la velocità dell’autofocus.
L’apice delle prestazioni viene raggiunto anche contenendo il numero di megapixel: la Canon EOS 1D Mark IV conta infatti “solo” 16 megapixel, che potrebbero sembrare pochi se confrontati con i valori offerti dai più recenti mostri di risoluzione da 20 e passa megapixel (come Nikon D3x e la Sony Alpha 900), ma tornano a farsi rispettare nel momento in cui si considera che siamo di fronte a uno strumento caratterizzato da finalità del tutto diverse.
Solidità ed ergonomia
Dal punto di vista costruttivo, la Canon EOS 1D Mark IV mantiene il design che ha finora caratterizzato le fotocamere Canon di fascia professionale: include dunque l’immancabile impugnatura verticale (con display e tasto di scatto aggiuntivi) e una grande quantità di controlli fisici esterni, inclusa la preziosa interfaccia di comando a due ghiere.
Ovviamente, il corpo è del tutto tropicalizzato, ossia offre guarnizioni in grado di resistere agli agenti esterni come pioggia e polvere, e offre un’ottima sensazione di solidità, dichiarata anche dal peso, che è di 1.180 grammi, batteria e obiettivo esclusi.
Lo schermo LCD è da 3 pollici e 920 mila pixel di risoluzione, dunque si attesta sugli attuali standard senza osare oltre, mentre lo sportellino laterale svela l’alloggiamento delle due diverse schede di memoria utilizzabili: Compact Flash e SD/SDHC (il nuovo formato SDXC non è supportato).
Sotto tutti i profili costruttivi, dunque, la Canon EOS 1D Mark IV conferma il suo carattere di grande qualità e, sicuramente, saprà soddisfare chiunque sia alla ricerca di una macchina non solo performante, ma anche solida e dall’ergonomia studiata.
Veloce e potente
Come abbiamo detto, dunque, raffica e autofocus sono gli elementi fondamentali della Canon EOS 1D Mark IV. Entrambi questi aspetti hanno subito un interessante miglioramento rispetto ai precedenti modelli, con la prima che raggiunge l’ottimo valore di 10 fotogrammi al secondo (sufficienti per “congelare” anche i movimenti più rapidi) e il secondo che conta ora su ben 45 zone di messa a fuoco, 39 delle quali sono sensibili sia sull’asse orizzontale che su quello verticale, ed offrono dunque una precisione e una rapidità molto maggiori.
Soprattutto nel campo dell’autofocus, i precedenti modelli Canon di questa fascia avevano sofferto di numerosi problemi e difetti di fabbricazione, allarmando un po’ il pubblico degli “aficionados” di questo storico marchio, dunque per questa 1D Mark IV la missione era quella di cancellare ogni dubbio, con un’operatività fulminea e perfetta. Fortunatamente, la missione è compiuta e l’autofocus di questa nuova fotocamera si rivela preciso e soddisfacente in ogni situazione.
Per quanto riguarda la risoluzione, che come detto è di 16 megapixel, va notato che questa viene espressa da un sensore non full frame 35mm, ma da uno di dimensioni leggermente inferiori (formato APS-H) che porta a un fattore di moltiplicazione della lunghezza focale degli obiettivi di 1,3x. Nonostante la sua superficie ridotta, il sensore della 1D Mark IV è comunque in grado di catturare immagini di eccezionale risoluzione anche a valori ISO elevati (il massimo raggiungibile è 25.600), che sapranno senz’altro soddisfare tutti i fotografi.
Il prezzo di questa fotocamera è, ovviamente, impegnativo: 4.600 euro circa per il solo corpo macchina. La spesa è motivata per i professionisti, che necessitano di uno strumento adeguato alle loro esigenze, mentre gli amatori (anche avanzati) possono senz’altro indirizzarsi verso fotocamere dalle performance comunque eccellenti, ma dai costi più abbordabili, come la EOS 5D Mark II (full frame) o la EOS 7D (APS-C) della stessa Canon.