Costruzione e specifiche
Il settore delle ultracompatte è ormai sempre più affollato e concorrenziale e una fotocamera deve sapersi distinguere per rappresentare un’attrattiva in questa categoria. Con la nuova A3500 IS, Canon introduce sul mercato uno strumento caratterizzato da buone caratteristiche, funzionalità interessanti e un price point senza dubbio appetibile.
Il primo pregio che si può apprezzare nella A3500 IS è la qualità costruttiva: il design è snello e piacevole, i materiali impiegati buoni sia in quanto a robustezza sia come feeling offerto al tatto, la sensazione di utilizzo convincente.
All’interno di questa scocca ben realizzata si nascondono specifiche altrettanto interessanti. Si comincia da un obiettivo zoom 5x equivalente 28-140mm con apertura massima f/2.8 in posizione wide e f/6.9 in posizione di tele. Abbiamo dunque un grandangolare vero e piuttosto luminoso, controbilanciato però da un teleobiettivo medio con luminosità piuttosto limitata.
Il cuore della fotocamera è rappresentato da un sensore CCD da 1/2,3″ e 16 megapixel di risoluzione mentre la potenza di calcolo è affidata ad un chip DIGIC 4 che dimostra di saper gestire in scioltezza tutte le operazioni a cui è chiamato, rendendo la Canon Powershot A3500 IS una fotocamera piuttosto reattiva e rapida per la sua categoria.
Il quadro prosegue con l’inclusione di uno stabilizzatore ottico d’immagine (da cui la sigla IS) che, nel nostro test, si è rivelato piuttosto efficace, riuscendo a ridurre le vibrazioni a sufficienza per scattare anche a 140mm senza grandissimi problemi, nonostante l’apertura piuttosto scarsa comporti l’impiego di tempi mediamente lunghi.
La composizione degli scatti, infine, avviene attraverso un ampio schermo da 3″, che offre una discreta visibilità pur non avendo una risoluzione elevatissima (230.000 punti) e soffrendo vistosamente in situazioni di contrasto troppo marcato (con la formazione delle linee di controluce consuete per questa categoria di pannelli, ma sempre brutte e fastidiose).
Eredità tecnologica
Al di là della dotazione fotografica più classica, uno strumento moderno deve ovviamente offrire una serie di caratteristiche tecniche, creative e di connettività in grado da soddisfare gli utenti sempre più smaliziati e ormai abituati alle mille caratteristiche dei propri smartphone.
In questo settore, la Canon Powershot A3500 IS non delude, offrendo una quantità di modalità automatiche, programmi di messa a fuoco, scene ed altre opzioni di tutto rispetto. La messa a fuoco, ad esempio, offre ottime funzioni di tracking del movimento e riconoscimento facciale, ben implementate e generalmente efficaci, mentre i vari preset disponibili consentono di impostare le consuete modalità Ritratto, Neve, ecc., ma anche di giocare un po’ di più, realizzando magari immagini attraverso l’effetto Miniatura (molto gettonato ultimamente) il Fisheye, che distorce volutamente l’immagine creando prospettive curiose e di un certo impatto.
Utile anche la funzione di autoscatto basato sul riconoscimento dei volti, che cattura l’immagine solo quando un nuovo viso si aggiunge all’inquadratura, dandoci dunque tutto il tempo di raggiungere il gruppo da immortalare senza dover effettuare il consueto conto alla rovescia di 5 o 10 secondi. Manca, invece, la funzione “swipe” per realizzare panorami estesi, sempre più presente sia nelle fotocamere che negli smartphone.
L’aspetto moderno della Canon A3500 IS è sottolineato anche dall’inclusione di un’antenna Wi-Fi per collegare la fotocamera ad altri dispositivi (come ad esempio un tablet o una stampante) senza l’impiego di cavi, o per inviare le proprie immagini direttamente ai servizi di storage su Internet o ai social network tramite l’impiego di un access point. Si tratta di una funzione senz’altro interessante, anche se ancora soggetta a limiti di compatibilità (non tutti i dispositivi Android, ad esempio, sono compatibili con l’applicazione Canon CameraWindow, necessaria per effettuare la sincronizzazione) e non eccessivamente intuitiva per l’utenza che non ha dimestichezza con reti e configurazioni varie.
Interessante, infine, è la possibilità di sfruttare il collegamento con uno smartphone dotato di GPS per utilizzare la funzione di geotagging.
Qualità dell’immagine
La qualità dell’immagine è tradizionalmente il fronte su cui le fotocamere compatte soffrono di più il distacco dagli strumenti più grandi (e costosi). La Canon A3500 IS si difende comunque bene per la categoria, pur mostrando gli insormontabili difetti di un sensore così piccolo e denso.
La resa dei colori e del contrasto è in linea con le fotocamere di questa fascia di prezzo e il bilanciamento del bianco automatico è generalmente abbastanza affidabile (tranne che nelle situazioni di luce artificiale o multipla, che però mettono in crisi anche strumenti ben più avanzati).
Il dettaglio si mantiene su buoni livelli, ma è inevitabile che i 16 megapixel non possano realmente essere sfruttati: se osservata al 100%, un’immagine a tale risoluzione scattata a 100 ISO in buone condizioni di luce mostrerà, comunque, un rumore piuttosto evidente e tutti gli artefatti connessi a un’ottica compatta (aberrazioni cromatiche in primis).
Abbastanza forte anche la degradazione dell’immagine negli angoli del frame, quando si scatta con apertura f/2.8, difetto prevedibile per una fotocamera compatta, ma qui forse più marcato che altrove. La buona notizia è che basterà riformattare l’immagine su dimensioni inferiori per veder scomparire, o quasi, la maggior parte di questi problemi, che dunque, nell’utilizzo quotidiano (stampe 10x15cm e condivisione su PC e social network), non saranno mai troppo invadenti.
È possibile anche registrare filmati con la Canon Powershot A3500 IS alla risoluzione di 1.280×720 pixel e 25 fotogrammi al secondo (in formato .mov). Anche in questo caso la fotocamera si comporta bene a livello di performance (rapidità di messa a fuoco, fluidità dello zoom), consentendo registrazioni senza troppi problemi, a patto che non ci si attenda troppo dal punto di vista qualitativo dell’immagine.
Verdetto
La Canon A3500 IS è senz’altro uno strumento interessante e dalle buone qualità, specialmente visto il suo prezzo compatto. La dotazione fotografica di base, incluso l’obiettivo 28mm f/2.8, è senz’altro positiva mentre la quantità di opzioni automatiche e di modalità creative la rendono divertente e tecnologica al punto giusto.
La qualità delle immagini non è esente da difetti e, ovviamente, non è paragonabile a quella di dispositivi più grandi e costosi, ma per l’utenza media (e specialmente per chi non intende stampare) resta sufficiente.
A nostro giudizio sarebbe stata comunque più bilanciata la scelta di un sensore meno denso (12 megapixel sono più che sufficienti per quasi tutti gli utilizzi) e più performante sugli ISO alti e nella gestione di contrasti e colori.
La compatibilità Wi-Fi, infine, può rappresentare un deciso plus per chiunque desideri uno strumento economico, ma comunque votato allo sharing e alla connettività.
Nel complesso, per chi cerca una fotocamera tascabile e dotata di caratteristiche che un semplice smartphone non può offrire (come lo zoom ottico 5x), la Canon Powershot A3500 IS rappresenta una buona scelta, anche considerata la possibilità di reperirla online a un prezzo effettivo minore di quello ufficiale Canon.