Superzoom entry-level
Con la sua nuova PowerShot SX520 HS, Canon porta sul mercato una superzoom dalle caratteristiche non eccessivamente ambiziose e dal prezzo interessante per questa categoria di prodotti: il cartellino ufficiale corrisponde infatti a 309 euro, con la possibilità di trovare già sconti piuttosto vantaggiosi sui numerosi retailer online.
La missione è quella di convincere il pubblico di massa con uno strumento versatile dal punto di vista ottico, ma al tempo stesso semplice e accessibile.
Scheda tecnica
La Canon PowerShot SX520 HS integra un sensore CMOS retroilluminato da 16 megapixel effettivi e 1/2,3″ di diagonale, la dimensione più utilizzata nella categoria delle fotocamere bridge. L’obiettivo offre uno zoom ottico 42x, che corrisponde a un’escursione da 24mm (dunque un ottimo grandangolare) a 1.008mm. Si tratta senz’altro di un range notevole, che però non raggiunge le moltiplicazioni di 50x e oltre recentemente osservate in altri prodotti concorrenti. L’apertura massima è di f/3.4 in posizione wide e f/6.0 in posizione tele, dunque risulta non particolarmente luminosa, ma comunque adeguata in una macchina di questo tipo.
Il processore d’immagine è il DIGIC 4+ di Canon, lo stabilizzatore ottico è integrato e offre una prestazione dichiarata dal produttore fino a 2,5 stop. Il sistema di messa a fuoco è quello tradizionale (per le compatte) basato sul riconoscimento del contrasto, e la messa a fuoco minima in modalità macro è ad addirittura “0 cm” dall’elemento frontale, il che significa che i soggetti inquadrati possono toccare la lente ed essere comunque messi a fuoco correttamente, con effetti molto interessanti. La velocità massima dell’otturatore è 1/2000s.
Sul retro della macchina c’è uno schermo LCD, non touch e non snodato, da 3″ e 461.000 punti; assente, invece, il mirino elettronico e il Wi-Fi. La modalità video consente di registrare filmati fino al formato 1080p30.
Design e controlli
A livello costruttivo, la PowerShot SX520 HS è una fotocamera ben realizzata, anche se dal design piuttosto basilare. Il corpo macchina è abbastanza piccolo e leggero per una superzoom (120x81x92 mm e 441g di peso) e i materiali utilizzati sono plastiche di discreta qualità. Il grip frontale è molto pronunciato e offre una presa piuttosto salda, mentre la dotazione e la disposizione dei comandi sono solo sufficienti.
I tasti fisici presenti sul corpo macchina non sono numerosissimi e, in alcuni casi, si trovano in posizioni non ottimali. Il tasto di accensione, ad esempio, è insolitamente collocato accanto al flash, mentre quelli dedicati all’avvio delle riprese video e alla compensazione dell’esposizione sono sulla spalla esterna del grip. Infine, la lampada di assistenza all’AF è accanto al barilotto dell’obiettivo, sulla sinistra: ostruirla è facilissimo quando la macchina si impugna nella tradizionale posizione a due mani. Si tratta, comunque, di lievi imperfezioni che non minano l’usabilità della fotocamera in maniera eccessiva, specialmente per un target consumer.
L’assenza di uno schermo snodato e di un mirino elettronico, invece, si fa sentire di più. Il primo darebbe una flessibilità maggiore in fase di inquadratura, mentre il secondo consentirebbe di mantenere la fotocamera più vicina al corpo, andando a minimizzare le vibrazioni: un fattore importante per una superzoom. Canon ha deciso di omettere entrambe queste caratteristiche, probabilmente in ottica di contenimento dei costi, ma così facendo ha reso l’esperienza di utilizzo della sua fotocamera piuttosto basilare.
Infine, l’unico spunto degno di nota, nell’interfaccia, è la presenza di un tasto di controllo dello zoom che aiuta, in modo logico e funzionale, a comporre le inquadrature: in caso di livelli di moltiplicazione estremi e trovare i soggetti risulta più difficile, è possibile premere il pulsante posto sul barilotto per far momentaneamente arretrare lo zoom, inquadrare la scena e poi tornare allo zoom massimo semplicemente rilasciando il tasto. Una funzione utile e ben implementata.
Qualità d’immagine
La Canon PowerShot SX520 HS è abbastanza rapida e scattante per essere una superzoom dal costo contenuto. I tempi di accensione sono buoni, così come la rapidità di estensione dell’obiettivo zoom. L’AF è piuttosto rapido e preciso, offrendo persino una funzione continua, che riesce a tracciare sufficientemente bene il movimento dei soggetti più lenti. La navigazione nei menu (piuttosto elementari) e anche la visualizzazione delle immagini scattate sono operazioni che non presentano particolari intoppi o problemi.
Sul fronte della velocità complessiva, solo la raffica lascia a desiderare: è possibile scattare solamente tre immagini in rapida sequenza (10fps) prima che il buffer della macchina si congestioni e richieda tempi di attesa ben più lunghi tra uno scatto e l’altro.
La qualità d’immagine complessiva è discreta per una fotocamera di questo costo, ma non stupisce per particolari doti. Il sensore equipaggiato è piuttosto piccolo (come sempre nelle superzoom), il che si riflette in un dettaglio mai eccellente se visualizzato al 100% di risoluzione. Una piccola dose di rumore digitale è sempre osservabile, anche ad ISO base, e diventa via via più presente al salire di questo valore, andando a smerigliare fortemente il dettaglio già a ISO 800 e introducendo il fastidioso rumore cromatico nelle immagini scattate in bassa luce.
Se ridimensionate, comunque, le immagini risultano abbastanza gradevoli, grazie all’engine JPEG di Canon, come sempre ottimo. I contrasti sono normalmente ben gestiti, i colori piacevoli e realistici e l’esposizione generalmente adeguata. La prestazione ottica dell’obiettivo non è impeccabile, ma nemmeno carente: distorsioni e aberrazioni, sebbene presenti nelle situazioni estreme, sono comunque abbastanza contenute e non hanno un impatto eccessivo sulle immagini scattate.
Interessanti i risultati in ambito macro: la messa a fuoco a zero centimetri consente di avvicinarsi ai soggetti fino a toccarli, letteralmente, ottenendo rapporti di riproduzione in alcuni casi di grande impatto (ammesso che si riesca a ottenere una buona luce, per far esprimere al meglio il sensore).
Anche la qualità video è discreta: i filmati a 1080p e 30fps non sono eccellenti in termini di dettaglio generale, ma mostrano una buona dinamicità e valori cromatici ben bilanciati, mentre l’audio registrato è abbastanza nitido e il rumore ambientale risulta discretamente soppresso.
Verdetto
La Canon PowerShot SX520 HS è una superzoom dal costo entry-level e dalle caratteristiche equilibrate, ma non troppo ispirate. La qualità d’immagine è adeguata per uno strumento del genere, sia in ambito foto che video, e il comparto delle prestazioni in generale non è deludente.
L’esperienza di utilizzo è, però, ridimensionata dalla mancanza di uno schermo snodato o touch, di un mirino elettronico e della connessione Wi-Fi, caratteristiche solitamente molto comuni e apprezzate negli strumenti di questa fascia. Anche il corpo macchina, sebbene sia abbastanza solido e leggero, presenta alcune piccole imperfezioni di design che impediscono all’usabilità di brillare.
Nel complesso, al costo ufficiale di circa 309 euro, la Canon PowerShot SX520 HS rappresenta un’offerta buona ma non fortemente competitiva, però gli sconti già operati da numerosi retailer online la rendono senz’altro più appetibile.