Raramente un prodotto di esordio risulta convincente. Ci sono infatti solitamente vari problemi di gioventù. Non è successo però così con il DJI Osmo Action, che è la prima action camera del produttore cinese ben noto per i suoi droni e per i suoi gimbal. Un esordio che colpisce per una soluzione inedita: un secondo display rivolto nella stessa direzione dell’ottica, in modo da poter controllare agevolmente l’inquadratura durante i selfie oppure i vlog.
Non mancano poi la resistenza all’acqua senza bisogno di custodia e la stabilizzazione elettronica: un pacchetto di caratteristiche sufficienti per porsi immediatamente in diretta competizione con i ben noti prodotti della GoPro.
DJI Osmo Action: recensione e prezzo
DJI Osmo Action: prezzo (↑)
Il DJI Osmo Action è già in vendita con un prezzo di listino di 379 Euro.
DJI Osmo Action: caratteristiche (↑)
Come indica in modo evidente il nome, il DJI Osmo Action è una action camera basata su un sensore CMOS da 1/2.3” e 12 Megapixel, abbinato ad un’ottica con angolo di campo di 145° e apertura di diaframma f/2.8. La sensibilità ISO può essere impostata tra 100 e 3200 ISO, andando a registrare foto in formato JPG e RAW DNG, oppure video in formato MP4 e MOV con risoluzione 4K 60p e FullHD 240p, ovvero consentendo slow motion 8x.
L’otturatore può lavorare con tempi da 1/8000 a 120 secondi, sia in modalità automatica che manuale. Il controllo può avvenire tramite touch screen oppure tramite l’app dedicato DJI Mimo grazie al WiFi integrato. Le riprese vengono memorizzate in uno slot per schede MicroSD fino a 256 MB, mentre l’alimentazione è affidata ad una batteria rimovibile LiPo da 1300 mAh. La dotazione di serie risulta però un po’ limitata.
Oltre alla fotocamera nella confezione trovano spazio un cavo USB di tipo C, una custodia rigida per la batteria, una custodia aperta per la fotocamera con i classici occhielli per accessori tipo GoPro, due basi adesive con attacco proprietario, una staffa e una vite per usare le stesse basi adesive. Altri accessori per fissare l’action camera devono essere quindi acquistati a parte.
DJI Osmo Action: design (↑)
Appena si prende un mano il DJI Osmo Action si percepisce in modo evidente la sua vocazione per gli sport estremi. Il corpo macchina è infatti estremamente solido: pur avendo dimensioni ridotte di 65×42×35mm ha un peso di ben 134 grammi. Le ragioni del peso sono pienamente giustificate dall’essere resistente all’acqua fino a 11 metri di profondità senza bisogno di una custodia dedicata.
La tenuta stagna è garantita dalle guarnizioni collocate sia nel vano della scheda di memoria che nella stessa batteria: ci sono indicatori dedicati che evidenziano la corretta chiusura. Parte del peso è anche dovuto al sistema di raffreddamento integrato e al sistema di protezione dell’ottica dotato di trattamento oleofobico. Ma ovviamente la caratteristica di design più importante è il doppio display.
Il pannello sul retro è un touch screen da 2.25", mentre il pannello sul davanti è display non touch da 1.4", utile quindi solo per l’inquadratura. Il controllo della fotocamera può essere effettuato tramite i tre tasti sul corpo macchina, tramite il touch screen posteriore, tramite controlli vocali oppure tramite la già citata app DJI Mimo con il collegamento WiFi attivo.
DJI Osmo Action: recensione (↑)
Una pressione lunga sul tasto di registrazione e in meno di due secondi la registrazione è già iniziata. La facilità d’uso consente infatti di non perdere mai l’azione. La configurazione iniziale permette inoltre di portare a casa fin da subito ottimi risultati. Per chi non ama complicarsi la vita basta infatti selezionare il tipo di ripresa (foto, video, slow motion, …) e il tipo di risoluzione (4K, FullHD, …): non serve altro.
L’elettronica lavora infatti molto bene per quanto riguarda la messa a fuoco, il bilanciamento del bianco e l’esposizione. Risulta inoltre impressionante la stabilizzazione elettronica RockSteady. L’inquadratura viene sacrificata, ma riesce a gestire in maniera sorprendentemente buona anche gli scossoni più violenti. Impressionante anche la qualità degli slow motion 8x, a patto di trovarsi in una situazione abbastanza luminosa, dato che un tempo di ripresa di 1/240s a f/2.8 e 3200 ISO risulta problematico specialmente negli ambienti chiusi.
Le immagini sia statiche che in movimento sono sempre ottime per saturazione e contrasto. Dal punto di vista del rumore digitale, solo la minima sensibilità di 100 ISO è del tutto priva di disturbi. Infatti già a 200 ISO fa la comparsa una grana evidente, pur restando accettabile anche a 400 ISO. Invece a partire dagli 800 ISO si inizia a notare come la grana vada a cambiare l’esposizione, in quanto scurisce le zone più chiare dell’immagine.
Alle massime sensibilità di 1600 e 3200 ISO la situazione peggiora per via della riduzione rumore, che si porta via gran parte del dettaglio. Ma in realtà nelle riprese video anche a 3200 ISO il dettaglio passa in secondo piano di fronte alla fluidità. Il DJI Osmo Action convince in particolare per questa ragione: fin dalla prima ripresa si hanno spezzoni perfetti per le esigenze di sportivi ma anche di videomaker smaliziati.
Si tratta quindi realmente di un’esordiente che convince alla sua prima prova. Buona la prima!