Quando pensiamo a un purificatore d’aria abbiamo in mente la primavera e i pollini a cui molti di noi sono allergici, ma in realtà un dispositivo di questo tipo può essere usato tutto l’anno data la presenza costante di agenti inquinanti in tutte le case, anche in quelle fuori dalle grandi città. Dyson però ha fatto molto di più, e combinato un purificatore con un ventilatore ed un termoconvettore, ottenendo così il device definitivo; Dyson Pure Hot+Cool Cryptomic aggiunge poi anche un filtro speciale per assorbire la formaldeide, una sostanza chimica presente nelle vernici e nei solventi ma anche nei fumi della cucina, e che troppo spesso assume livelli di concentrazione elevati. Vediamo quindi come ci siamo trovati con questo nuovo dispositivo.
Dyson Pure Hot+Cool Cryptomic: tutti i dettagli
Caratteristiche (↑)
All’interno della confezione di vendita troviamo il purificatore, i filtri sigillati e pronti da essere installati, il telecomando ed il cavo di alimentazione, oltre naturalmente al manuale d’uso.
La base del purificatore ha una forma cilindrica del diametro di 205mm, mentre tutta la struttura ha un’altezza di 764mm per un peso complessivo di 5,6Kg. Il corpo è in grado di ruotare di 350° e può spostarsi intorno all’asse orizzontale per far sì che il flusso d’aria venga direzionato più verso l’alto o verso il basso.
La parte cilindrica inferiore è caratterizzata da una moltitudine di fori per far entrare l’aria, e l’intera superficie può essere staccata per inserire o cambiare i filtri. Subito sopra abbiamo un display OLED a colori per visualizzare tutte le informazioni sullo stato e sulla qualità dell’aria, ed un pulsante ON/OFF.
Sulla parte superiore invece abbiamo un anello dalla caratteristica forma ovale per l’espulsione dell’aria purificata; possiamo regolare la ventilazione su 10 livelli diversi – oltre ad una modalità notte particolarmente silenziosa – arrivando ad emettere fino ad un massimo di 310 litri al secondo, e nel caso di aria fredda possiamo scegliere se far uscire l’aria dalla parte frontale oppure di diffonderla dal retro. La parte superiore dell’ovale è magnetica e ci permette di agganciare sopra il telecomando per non perderlo.
All’interno abbiamo già detto che si trovano i filtri, un primo filtro HEPA in fibra di vetro e carboni attivi che trattiene il 99,95% delle particelle presenti nell’aria, oltre che di batteri, virus e fumo, ed un secondo filtro interno che non trattiene semplicemente la formaldeide, ma che grazie alla tecnologia proprietaria Dyson Cryptomic ne spezza le catene distruggendola e trasformandola in particelle d’acqua e anidride carbonica.
Sono poi presenti i vari sensori per analizzare la qualità dell’aria, la temperatura e l’umidità, e la connettività WiFi 5 dual-band per connettersi alla rete wireless casalinga. Grazie alla connettività wireless possiamo gestire le funzioni del purificatore anche da smartphone, scaricando l’app Dyson Link dagli store per Android e iOS, mentre purtroppo la skill Dyson per Alexa non è ancora disponibile per il nostro paese.
Contenuti poi i consumi elettrici: in modalità purificatore/ventilatore il device consuma meno di 40W, che scendono addirittura a soli 6W quando il ventilatore è al livello minimo; in modalità riscaldamento invece dopo una breve fase iniziale con assorbimento di 2100W per scaldare le piastre in ceramica poste in prossimità dellanello di emissione dell’aria, il consumo scende a 1500W per arrivare a temperatura e quindi a 700W per il mantenimento: valori decisamente inferiori rispetto alle classiche stufe elettriche.
Prezzo (↑)
Dyson Pure Hot+Cool Cryptomic è disponibile sul sito Dyson e nei negozi di elettronica al prezzo consigliato di €699. Il filtro di ricambio è disponibile al prezzo di listino di €60.
Recensione (↑)
La prima cosa da fare non appena estratto il purificatore dalla confezione è l’inserimento dei filtri all’interno della base: rimuovendo le due superfici semicilindriche inseriamo prima i filtri per la formaldeide, di diametro inferiore, e poi quelli HEPA, e richiudiamo gli sportelli.
A questo punto troviamo una posizione per il dispositivo: se si dispone di una stanza molto grande possiamo pensare ad una posizione abbastanza centrale, altrimenti è sufficiente lasciare una distanza di almeno 30 centimetri dalle pareti.
Una volta collegato il cavo di alimentazione basta premere il pulsante di accensione e il device inizierà a lavorare. Con il telecomando possiamo impostare la velocità di emissione dell’aria, scegliere la modalità fresco o la temperatura in caso di caldo, l’emissione frontale o diffusa, l’angolo di rotazione ed il timer di spegnimento – da 15 minuti a 9 ore. Possiamo anche agire sul tasto “i” per scorrere tutta una serie di informazioni sull’aria alternando varie schermate sul display: 1. qualità istantanea dell’aria; 2. qualità nelle ultime 24 ore; 3. livello PM 2.5; 4. livello PM 10; 5. livello COV (composti organici volatili); 6. livello NO2; 7. temperatura; 8. umidità; 9. stato dei filtri; 10. stato WiFi.
Noi che siamo appassionati di smart home però preferiamo poter sfruttare al meglio i nostri dispositivi, e quindi abbiamo scaricato l’app Dyson Link sul nostro smartphone e proceduto all’abbinamento con il purificatore, che così viene anche connesso alla rete WiFi di casa. L’app ci permette di eseguire tutte le operazioni che abbiamo visto poter fare con il telecomando, ma in aggiunta possiamo visualizzare lo storico di tutte le informazioni elencate nel paragrafo precedente, confrontarlo con l’indice di qualità dell’aria del nostro comune prelevato da un archivio online, e anche impostare un programma periodico per avere determinate impostazioni in base all’orario e al giorno della settimana.
Dyson ha anche pensato ad integrare l’app con una corrispondente skill Alexa, per permettere di attivare il device, modificare la velocità di ventilazione e fare molto altro con l’uso della voce abbinato ad un dispositivo Amazon Echo, ma purtroppo al momento la skill non è disponibile in Italia. Speriamo che venga attivata presto anche da noi!
A livello operativo, se siamo interessati primariamente alla qualità dell’aria possiamo impostare la modalità automatica ed il sistema regolerà la velocità di emissione dell’aria in modo da raggiungere il livello ottimale in un tempo breve, quindi rimarrà con la ventola al minimo per ridurre il consumo energetico. Di notte possiamo impostare l’apposita modalità per mantenere sempre una bassa rumorosità ed evitare che la ventola parta mentre dormiamo.
Se invece, come in queste calde giornate estive, vogliamo rinfrescare l’ambiente, allora possiamo scegliere un livello di ventilazione per aumentare la circolazione dell’aria all’interno della stanza. In inverno invece possiamo impostare l’emissione di aria calda ed una temperatura desiderata, ed il sistema manterrà la temperatura ottimizzando il consumo energetico.
Abbiamo eseguito una serie di test per identificare le principali cause di inquinamento dell’aria, e per valutare la velocità con cui il purificatore agisce per migliorarne la qualità. Poco dopo aver aperto le finestre al mattino ad esempio abbiamo notato un aumento del livello di NO2, causato principalmente dai gas di scarico delle automobili. Il fumo da sigarette invece aumenta notevolmente le particelle PM 2.5 e PM 10, come accade durante la cottura di carni alla piastra o l’utilizzo della friggitrice. Anche le spirali antizanzare hanno fatto crescere molto il livello di particelle nell’aria, raggiungendo livelli molto più alti di quelli dovuto al fumo da sigarette, e la stessa cosa è accaduta con l’uso di incensi, candele profumate e profumatori d’ambiente. Questo a riprova del fatto che non serve vivere in una grande città o in prossimità di una strada trafficata per avere aria di bassa qualità in casa, ma anche operazioni comuni come la cottura di una bistecca o lo spray di un deodorante possono contribuire all’aumento di particelle potenzialmente dannose per la nostra salute.
In tutti questi casi il purificatore ha agito in fretta, aumentando la velocità della ventola se avevamo impostato la modalità automatica, e riportando il livello di particolati sotto la soglia di attenzione.
In conclusione possiamo affermare con certezza che la presenza in casa di un purificatore d’aria è senza dubbio utile anche se si vive immersi nel verde e non solo in città. Il Dyson Pure Hot+Cool Cryptomic aggiunge un filtro in grado di durare circa 4300 ore, corrispondenti a sei mesi se tenuto sempre acceso, un ventilatore e un termoconvettore per migliorare le condizioni ambientali in tutte le stagioni. ed una scelta di materiali pregiati e resistenti come da tradizione Dyson, ottenendo così il purificatore definitivo.