Fujifilm FinePix SL1000

Fujifilm FinePix SL1000 è una super-zoom 50x con sensore da 16 megapixel, schermo orientabile, raffica da 10 fps e video a 1080i.

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il voto di Webnews  
Fujifilm FinePix SL1000 è una super-zoom 50x con sensore da 16 megapixel, schermo orientabile, raffica da 10 fps e video a 1080i.

Moltiplicazioni estreme

In un mercato in cui le reflex tradizionali si fanno sempre più piccole e le compatte offrono dotazioni fotografiche sempre più complete, il settore delle fotocamere bridge rischia di restare schiacciato e perdere la sua identità.

La risposta di Fujifilm a questo pericolo è la FinePix SL1000, prodotto che mira a ricavarsi una fascia di utenza propria offrendo una caratteristica davvero unica: un obiettivo con un range di zoom 50x, per un’impressionante escursione focale che va da 24 a ben 1.200 mm (in formato equivalente 35mm). La fotocamera è interamente disegnata intorno a questa caratteristica e include, ad esempio, un nuovo sistema di stabilizzazione, che si rende necessario per operare a lunghezze focali così estreme.

Il resto della scheda tecnica della Fujifilm FinePix SL1000 corrisponde a un sensore da 16 megapixel e 1/2,3″ di dimensione, uno schermo orientabile da 920.000 punti, un mirino elettronico integrato (anch’esso da 920.000 punti), una modalità video capace di catturare filmati in formato 1080i a 60fps, una raffica da 10 scatti al secondo e la possibilità di impiegare controlli interamente manuali, oltre ovviamente alla presenza di più modalità automatiche. Il tutto in una macchina attualmente reperibile al prezzo di circa 350 €.

Ergonomia e costruzione

In quanto a design e qualità dei materiali, la Fujifilm FinePix SL1000 si rivela una macchina ben concepita. Chiaramente, le sue dimensioni non sono particolarmente compatte, dovendo ospitare un obiettivo così impegnativo, ma nel complesso la comodità di impiego è elevata, grazie a un eccellente grip frontale, che consente una presa molto salda, e a una disposizione dei comandi ben ideata.

I tasti presenti sul corpo macchina non sono moltissimi (del resto, è prevedibile che la maggior parte dell’utenza impiegherà raramente le modalità manuali), ma danno comunque accesso in modo abbastanza rapido alle funzioni più comuni. Anche i menu risultano abbastanza semplici e immediati, in modo da non spaventare gli utenti meno avanzati.

Fujifilm FinePix SL1000

A livello di design, si può forse contestare la presenza di due differenti comandi per azionare lo zoom (uno disposto intorno al tasto di scatto, l’altro sul barilotto dell’obiettivo), i quali si sovrappongono nella maggior parte delle situazioni, e un meccanismo di sblocco insolitamente scomodo per il vano contenente batteria e scheda SD, ma si tratta di dettagli di poco conto.

Molto buono il pannello LCD posteriore della Fujifilm FinePix SL1000, ben definito e contrastato, a differenza, purtroppo, del mirino elettronico, che riproduce un’immagine molto meno piacevole, con una forte slavatura dei colori e un dettaglio non ottimale. Bisogna comunque ricordare che i migliori mirini elettronici (come il VF4 di Olympus), da soli, costano quasi quanto questa intera fotocamera.

Ancora riguardo il mirino elettronico, va detto che abbiamo trovato in qualche modo inaffidabile la prestazione del sensore, che alterna la vista tra quest’ultimo e lo schermo LCD. A volte il mirino resta ingaggiato anche dopo aver allontanato l’occhio, impedendo dunque di comporre l’immagine tramite il pannello posteriore; altre volte, invece, faticherà ad attivarsi nella situazione inversa. Non è chiaro se questo comportamento sia un difetto della macchina in prova o se si presenti in tutti gli esemplari. Ad ogni modo, è possibile aggirarlo utilizzando il tasto EVF/LCD per selezionare direttamente il metodo di composizione preferito.

Prestazioni e qualità dell’immagine

A livello di prestazioni e velocità di impiego generale, la Fujifilm FinePix SL1000 offre una performance discreta. Il tempo di accensione è abbastanza rapido (circa 1 secondo), l’autofocus è abbastanza scattante e preciso anche in situazioni di luce non eccellente e la velocità di scatto è discreta, con in particolare una raffica da 10 fps senz’altro apprezzabile. Peccato che quest’ultima sia in larga parte vanificata dalle dimensioni del buffer, che ammonta soltanto a 9 immagini, il che significa che dopo nemmeno 1 secondo di scatto continuo la macchina interromperà la raffica per cominciare a scrivere dati sulla scheda SD, bloccandosi per diversi istanti.

A livello di performance, però, il vero asso nella manica di questa Fujifilm FinePix SL1000 è, ovviamente, il suo obiettivo, dotato di zoom davvero super. Con un’escursione focale che va da 24 mm (quindi ultra-grandangolare) a 1.200 mm (teleobiettivo estremo) e un’apertura relativamente luminosa di f/2,9-6,5, è possibile realizzare imprese fotografiche davvero impossibili con la quasi totalità degli altri strumenti. L’isolamento dei soggetti, o l’ottenimento di scatti rubati a soggetti distanti e inconsapevoli, è senz’altro territorio di gioco per questa fotocamera, anche grazie a un dispositivo di zoom abbastanza rapido e a una buona performance dello stabilizzatore integrato.

Va comunque ricordato che, alla focale estrema di 1.200 mm, ogni minimo spostamento può modificare enormemente l’inquadratura, oltre a introdurre dosi massicce di mosso: per scattare a pieno teleobiettivo con la FinePix SL1000 è dunque richiesta una certa dose di tecnica fotografica base, a partire da un’impugnatura molto stabile per minimizzare le vibrazioni.

La qualità dell’immagine espressa dal sensore della fotocamera è discreta, a patto che non si pretenda di visualizzare le immagini al 100% di risoluzione. A livello di pixel, il rumore digitale è infatti presente sin dai valori ISO base e diventa notevole già a 400-800 ISO, mentre l’obiettivo introduce massicce dosi di aberrazioni cromatiche sui bordi dei soggetti fortemente contrastati (del resto, un insieme così complesso di gruppi ottici difficilmente potrebbe portare a risultati diversi).

Nel complesso, però, i valori cromatici e di esposizione degli scatti sono buoni. Fujifilm è nota per offrire Jpeg piacevoli e bilanciate, e mantiene fede a questa sua fama anche con la SL1000, i cui scatti si prestano molto bene agli impieghi più comuni (visualizzazione su PC a bassa risoluzione, o stampe a piccola dimensione), senza la necessità di effettuare post-produzione.

È differente il discorso per la qualità dei video. La Fujifilm FinePix SL1000 cattura filmati in alta definizione  fino alla risoluzione di 1080i con 60 fotogrammi al secondo, ma purtroppo gli effetti dell’interlacciatura sono molto evidenti e producono sgradevoli artefatti nei soggetti in movimento. Colori ed esposizione restano gradevoli, ma il dettaglio ne risulta compromesso, suggerendo di impiegare la più limitata modalità 720p. Anche durante l’acquisizione di video, comunque, le possibilità offerte dall’impressionante zoom consentono di effettuare riprese molto divertenti, a patto che si riescano a contenere le vibrazioni attraverso un corretto posizionamento della fotocamera.

Verdetto

La FujiFilm FinePix SL1000 è una superzoom che punta tutto su un obiettivo dall’escursione focale straordinaria, supportato da una dotazione fotografica di buon livello e da un sensore in grado di esprimere una discreta qualità dell’immagine.

Al costo di 350 euro circa, è sicuramente possibile reperire sul mercato fotocamere (molto) più compatte, o, a parità di dimensioni, in grado di esprimere una qualità di immagine nettamente migliore. Nessuna di queste soluzioni, però, vi darà accesso alle possibilità creative e pratiche offerte da un obiettivo zoom 50x, in grado di portarvi fino alla focale estrema di 1.200 mm, praticamente impossibile da ottenere su una reflex o una mirrorless (a meno che non si intenda spendere un patrimonio in ottiche e moltiplicatori di focale).

Questo carattere unico fa della Fujifilm FinePix SL1000 una macchina piacevole e divertente da utilizzare, che sicuramente riesce a ritagliarsi una sua nicchia di mercato e giustifica un prezzo e un ingombro non troppo compatti.

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