Tipa da spiaggia
L’estate è, indubbiamente, il momento delle fotocamere rugged: strumenti impermeabili, antiurto e antipolvere che è possibile portare con sé a cuor leggero anche nelle situazioni estreme (ad esempio, in spiaggia). Fujifilm ha un’intera linea di prodotti in questa categoria e lancia ora il nuovo modello XP60, che mira a offrire una soluzione nella fascia economica: circa 160 euro di costo ufficiale.
La dotazione tecnica della Fujifilm FinePix XP60 riflette questo prezzo base: abbiamo, infatti, un sensore CMOS da 16 megapixel e 1/2.3″ di diagonale, un obiettivo zoom ottico 5x (28-140mm in equivalente 35mm) con apertura massima f/3.9-4.9, uno stabilizzatore d’immagine integrato e uno schermo LCD da 2,7″ di diagonale e soli 230.000 punti di risoluzione.
Interessanti, per una fotocamera di questa fascia, sono la dotazione in ambito video e di raffica: la prima consente di registrare filmati fino al formato 1080i con ben 60 fps o 240fps in risoluzione limitata 320×240; la raffica permette di catturare scatti in sequenza fino a 10fps dichiarati (a noi sono sembrati un po’ meno) o fino a 60fps con risoluzione limitata a 2 megapixel.
Costruzione ed ergonomia
Ovviamente, la qualità costruttiva e la robustezza sono gli aspetti più importanti in assoluto in uno strumento di questo tipo. La Fujifilm XP60 da questo punto di vista non delude: nonostante la sua natura economica, vanta un corpo macchina ben realizzato, che trasmette un’ottima sensazione di solidità perché dotato di gommature, che aiutano sia ad agevolare l’impugnatura che a corazzare la scocca esterna, e di un set di tasti e controlli limitati, ma dal feeling tattile molto positivo e rassicurante.
Essenziale è la tenuta impermeabile di tutti gli elementi, a partire dallo sportellino che nasconde l’alloggiamento di batteria e scheda SD: quest’ultimo è difeso da un meccanismo di sblocco a doppia azione (bisogna prima premere il tasto interno e poi girare una ghiera), che rende impossibili le aperture accidentali, ed è reso a prova d’acqua da una gommatura interna.
La nostra breve prova di immersione non ha evidenziato alcun problema riguardo la tenuta subacquea della Fujifilm FinePix XP60, che è garantita fino a una profondità di 6 metri (coprendo dunque quasi ogni tipo di immersione amatoriale) e viene dichiarata immune ai danni da caduta fino a una soglia di 1,5 metri di altezza, oltre che resistente al gelo fino ai -10°. Grazie a queste caratteristiche, anche la tenuta ad altri agenti atmosferici potenzialmente molto pericolosi, come ad esempio pioggia, polvere o sabbia, dovrebbe essere totale, garantendo un utilizzo senza pensieri in ogni situazione: mare, piscina, neve e altro ancora.
Il layout dei comandi è molto semplice, ma si rivela abbastanza comodo da utilizzare, anche con una mano sola, come immaginiamo che possa capitare nella maggior parte delle condizioni di utilizzo di un simile strumento.
Performance e qualità d’immagine
A livello di rapidità delle operazioni e qualità dei risultati, la Fujifilm FinePix XP60 dichiara maggiormente la sua natura di fotocamera economica. L’operazione di accensione non è particolarmente scattante, così come anche l’autofocus, che in numerose condizioni (e specialmente in assenza di luce ottimale) può risultare lento e impreciso, pur non scendendo mai a livelli di inutilizzabilità. Anche le operazioni di navigazione dei menu, scatto e registrazione delle immagini sono forse leggermente più lente di quanto riscontrabile in altre fotocamere comparabili.
Lo schermo, come già detto in precedenza, offre una risoluzione piuttosto bassa, ma soprattutto risente di uno spazio abbondante tra il pannello LCD e il vetro di protezione (forse dovuto a ragioni di impermeabilizzazione), il che purtroppo rende molto evidenti i riflessi solari. Nel complesso, però, la qualità resta discreta per una fotocamera di questa categoria, con valori di colore e contrasto generalmente gradevoli, e un buon contenimento del fastidioso fenomeno delle righe viola di controluce, così evidenti in altri modelli di questa fascia.
Un particolare curioso è che, in alcune fasi di utilizzo (in particolare, durante lo scatto in raffica o quando si mette a fuoco con l’obiettivo a pieno zoom), la fotocamera sobbalza in modo piuttosto netto: pensiamo possa trattarsi dello stabilizzatore d’immagine e non crediamo comunque che questo possa comportare problemi di tenuta fisica della fotocamera, ma è un dato che va rilevato.
A livello di qualità delle immagini catturate, la Fujifilm FinePix XP60 restituisce buoni risultati solo in condizioni di luce assolutamente ottimale: al valore base di 100 ISO, gli scatti già mostrano una certa quantità di rumore digitale, ma risultano abbastanza piacevoli anche grazie alla resa cromatica naturale e bilanciata. Il dettaglio non è mai eccezionale, ma resta accettabile, merito del discreto lavoro svolto dall’obiettivo, abbastanza inciso ed efficace nel contenere distorsione e aberrazioni (un po’ meno i riflessi). Già a 400 ISO, però, la qualità d’immagine risulta fortemente degradata, il rumore molto presente e il dettaglio fine fortemente smerigliato; considerando la scarsa apertura massima dell’obiettivo e il fatto che nell’impiego subacqueo, spesso, l’illuminazione non è delle migliori, questo potrebbe avere un impatto da non sottovalutare sulla resa delle immagini catturate.
Migliora, per certi versi, la situazione sul fronte video. Di nuovo, c’è bisogno di condizioni di luce ottimali perché il rumore digitale non degradi fortemente i risultati, ma in luce diurna la resa cromatica è piacevole e naturale, e anche il dettaglio si rivela discreto. Inoltre è possibile utilizzare lo zoom (un po’ rumoroso) anche durante la ripresa di filmati, cosa non comune a tutti gli strumenti economici. Le immagini in movimento non sono prive di artefatti e si nota una performance non brillante della stabilizzazione (le riprese sono un po’ tremolanti), ma nel complesso il risultato è superiore a quanto offerto da altri strumenti di questa categoria.
Verdetto
La Fujifilm FinePix XP60 è una fotocamera particolare, destinata a un tipo di utilizzo molto specifico. Chi cerca uno strumento da poter portare con sé liberamente in condizioni anche poco sicure, come ad esempio una vacanza al mare (per la quale prevedete magari frequenti immersioni fotografiche) o in montagna sulla neve, oppure vuole regalare la prima macchina fotografica ai propri bambini che sia il più possibile robusta e pronta a resistere all’entusiasmo giovanile, allora l’acquisto della XP60 è sicuramente raccomandato.
Chi, invece, non prevedete utilizzi del genere, deve fare altre valutazioni. Il rivestimento waterproof ha, ovviamente, un costo e, difatti, a livello puramente fotografico la Fujifilm FinePix XP60 offre risultati meno brillanti di strumenti dal prezzo equiparabile, ma più tradizionali: non è, dunque, da considerarsi un rimpiazzo ideale per la compatta di tutti i giorni, con in più la possibilità di impiego in situazioni estreme.