Qualità massima al giusto prezzo (↑)
La X-T1 è la nuova ammiraglia di Fujifilm nel settore delle mirrorless a ottiche intercambiabili: una macchina nata per convincere tutti i fotografi, professionisti o semplici appassionati, che non c’è più bisogno di trasportare ingombranti e pesanti reflex per ottenere il massimo della qualità dell’immagine e delle prestazioni fotografiche.
Il prezzo di questa fotocamera è ambizioso quanto la sua missione: € 1.299 per il solo corpo macchina e 1.649 € per il kit con il valido obiettivo zoom 18-55mm f/2.8-4.0. Una cifra impegnativa, che però è assolutamente giustificata da una qualità stellare.
Scheda tecnica (↑)
La Fujifilm X-T1 equipaggia l’innovativo e performante sensore CMOS X-Trans II di Fujifilm (già visto all’opera nella cugina X-E2), dotato di 16 megapixel effettivi e con l’inclusione di pixel dedicati all’AF a fase. Grazie al suo particolare design, questo sensore non soffre di effetto moiré e può quindi fare a meno del filtro passa basso: il risultato è una nitidezza dell’immagine superiore alla media.
Per quanto riguarda il resto delle specifiche, ci sono un processore d’immagine EXR II, uno schemo LCD articolato da 3″ e 1 milione di punti, un mirino elettronico da 2.64 milioni di punti (e con fattore di ingrandimento .77x, il più alto attualmente sul mercato), una raffica da 8 fotogrammi al secondo con autofocus continuo, l’inclusione di un’antenna Wi–Fi (per il collegamento all’app mobile dedicata) e una modalità video che consente di catturare filmati fino al formato 1080p a 60fps.
L’unica assenza degna di nota nella Fujifilm X-T1 è quella di uno stabilizzatore interno (la stabilizzazione d’immagine viene dunque delegata agli obiettivi che offrono questa caratteristica). Anche il flash non è integrato, ma una piccola unità esterna viene fornita nella confezione.
Costruzione, ergonomia e comandi
Il corpo macchina della Fujifilm X-T1 è uno dei meglio realizzati nella sua fascia di prezzo. Innanzitutto, l’intera unità è tropicalizzata e dunque resistente a pioggia, polvere ed effetti atmosferici. Le dimensioni, poi, sono decisamente contenute per una fotocamera in formato APS-C: solo 129x90x47 mm e 440g di peso (per riferimento, una reflex di qualità paragonabile come la Canon 70D misura 139x104x79 mm e pesa 755g).
L’ergonomia generale è piuttosto buona, con un feeling di solidità assoluto e un grip in grado di offrire la giusta presa. A brillare letteralmente è però il design dei controlli: Fujifilm ha deciso di proseguire sulla via retrò che così tanto successo ha riscosso tra i fotografi più appassionati, e ha infatti dotato la X-T1 di una grande quantità di ghiere, tasti e controlli fisici. Oltre alla ghiera dei tempi e a quella dei diaframmi (collocata sul barilotto dell’obiettivo), infatti, la Fujifilm X-T1 offre una ghiera dedicata alla gestione degli ISO, una per la compensazione (fino a +o- 3 stop), un selettore fisico per la modalità di scatto (singolo, continuo, bracketing, ecc.), una per la modalità esposimetrica, due ghiere di controllo dentate tradizionali (anteriore e posteriore) e l’immancabile selettore a croce.
Il risultato è che questa macchina offre un livello di controllo eccezionale: al di là della configurazione iniziale, praticamente ogni azione può essere realizzata senza dover scavare nei menu elettronici, consentendo un’immediatezza e una rapidità di utilizzo straordinarie. Anche i menu, comunque, risultano razionali e ben fruibili, grazie all’inclusione dell’ormai tradizionale tasto “Q”, che dà rapido accesso a un sintetico ma utile quick menu.
Stranamente, in un quadro così positivo, Fujifilm è incappata in un piccolo errore di design: proprio il selettore a croce, incluso il tasto centrale “menu/ok”, risulta piuttosto difficile da premere, troppo piccolo e incapace di restituire un feeling tattile sufficiente. È soltanto un dettaglio che di certo non inficia la qualità complessiva di questo corpo macchina, ma può risultare fastidioso.
Nel complesso, comunque, la Fujifilm X-T1 risulta una delle fotocamere meglio disegnate di questi ultimi anni, e con le sue numerose ghiere fisiche offre un sistema di controllo al contempo sia immediato che approfondito, adatto sia ai fotografi più navigati (in particolare quelli provenienti dall’era pre-digitale) che ai semplici hobbysti.
Prestazioni e immagine (↑)
Il reparto prestazionale della Fujifilm X-T1 è eccellente. Innanzitutto, il mirino elettronico è davvero il migliore sul mercato: offre un’immagine ampissima, luminosa, fluida e ben definita, che rende semplice e piacevole comporre le proprie immagini.
La qualità d’immagine è davvero straordinaria: le foto prodotte da questa macchina sono dettagliate, generalmente molto ben esposte e dotate di colori saturi ma realistici, con un carattere davvero ben definito. L’assenza del filtro passa-basso si fa davvero notare: esaminando i file al 100% di dimensione si può apprezzare un dettaglio nitidissimo (a patto di impiegare la giusta dose di sharpening in-camera, dato che il settaggio base è un po’ conservativo).
La prestazione in bassa luce è davvero sensazionale: fino a 6.400 ISO le immagini sono virtualmente pulite, a meno di non scattare nel buio quasi assoluto. Fujifilm dichiara per questa macchina una qualità d’immagine paragonabile a quella di un sensore full-frame, e da questa prova tale ambiziosa definizione pare meritata.
Un altro punto a favore di questa fotocamera è la velocità. Le operazioni di scatto della Fujifilm X-T1 sono rapidissime: la messa a fuoco singola, con gli obiettivi più veloci, è davvero paragonabile a quella delle reflex di questa fascia di prezzo, e la raffica da 8 fps consente di congelare anche i movimenti più rapidi e imprevedibili con grande soddisfazione. L’autofocus continuo è tradizionalmente uno dei campi più difficili per la categoria delle mirrorless, ma anche qui la X-T1 si comporta piuttosto bene: la precisione non è ancora paragonabile a quella delle migliori reflex sportive, ma nel complesso risulta sufficiente per tracciare il movimento di soggetti moderatamente rapidi.
L’unica vera riserva va alla velocità massima dell’otturatore, che si ferma ad 1/4000 di secondo, ossia un valore non sufficiente per scattare con diaframma totalmente aperto in luce solare piena: è un peccato, perché, in congiuntura con un valore ISO base di 200, non consente di impiegare obiettivi come l’eccellente Fujifilm 56mm f/1.2 senza l’ausilio di un filtro a densità neutra.
Allo stesso modo, una sincronia flash massima di 1/180s limita di molto la possibilità di impiegare soluzioni creative di luce flash. Si tratta comunque di dettagli che potranno rappresentare un piccolo ostacolo, e di certo non insormontabile, soltanto per i fotografi veramente esperti ed esigenti nella gestione della luce.
In ultimo, la modalità video, come da tradizione per Fujifilm, risulta poco rifinita e in grado di offrire risultati solo discreti. Non va considerato comunque come un difetto degno di particolare nota: la Fujifilm X-T1, semplicemente, è nata per fare altro.
Verdetto
La Fujifilm X-T1 è sicuramente una delle migliori fotocamere attualmente sul mercato, e non soltanto nella categoria delle mirrorless. Il corpo macchina ben realizzato e l’eccezionale layout di comandi la rendono un piacere da utilizzare, la qualità d’immagine è letteralmente straordinaria (in molti campi risulta paragonabile a quella di una full frame) e la rapidità dell’autofocus, della raffica e delle operazioni generali è eccellente.
Tra i pochi difetti si può citare qualche tasto troppo ostico da premere (errore in cui Fujifilm sembra cadere un po’ troppo frequentemente), o una velocità dell’otturatore che è limitata a 1/4000s in condizioni di scatto normale e a 1/180s nella sincronia flash. Queste ultime due caratteristiche deludono un po’ in una macchina di tale qualità e ambizione, ma nel complesso risultano soverchiate dai pregi.
Ovviamente, 1.300 euro per il solo corpo macchina non sono pochi, ma risultano ben proporzionati per una macchina che esprime il massimo delle qualità fotografiche e le unisce a dimensioni notevolmente più compatte rispetto a quelle di una reflex tradizionale.
In congiunzione con l’ottimo parco di obiettivi realizzato finora da Fujifilm per il suo sistema X-mount, la X-T1 si rivela dunque uno strumento in grado di dare grandi soddisfazioni sia al fotoamatore più esigente che al pubblico dei professionisti. La Olympus OM-D E-M1, finora regina incontrastata nel campo delle mirrorless, ha finalmente trovato una degna avversaria.