6 pollici entry level
Il settore dei phablet è attualmente uno dei più appetibili nel mercato dei dispositivi mobile e, non a caso, l’offerta si fa ogni mese più ricca. Con il suo Quantum 600, prezzato a circa 199 euro sul mercato italiano, il produttore Goclever offre una soluzione decisamente entry-level per tutti coloro i quali desiderano un device Android ad ampia diagonale, tenendo però il budget sotto stretto controllo.
Scheda tecnica
Tra le specifiche tecniche del Goclever Quantum 600, quella di maggiore interesse risiede indubbiamente nell’ampio schermo LCD IPS da 6 pollici di diagonale e con una buona risoluzione HD, da 1280 x 720 pixel. Il resto della dotazione hardware è decisamente più modesta: è infatti presente un processore Broadcom BCM 23550 (quad-core da 1.2 GHz), un gigabyte di RAM e, soprattutto, soltanto 4 GB di storage integrato, espandibile tramite scheda microSD (solo fino a 32 GB).
Come sensori, si ha il solito pacchetto composto da accelerometro, giroscopio, sensore di prossimità, luminosità ambientale e GPS, mentre le antenne includono Wi-Fi b/g/n, Bluetooth e radio FM. La parte telefonica offre il supporto dual-SIM con connettività 3G (dati in HSPA+) e 2g quad-band. Per quanto riguarda il comparto fotocamere, è stato integrato un sensore posteriore da 8 Megapixel con autofocus e flash LED, e uno frontale da 2 Megapixel. La batteria, rimovibile, è da 2.800 mAh.
Design e costruzione
A livello di realizzazione fisica, il Goclever Quantum 600 si presenta abbastanza bene: il design è piuttosto semplice e squadrato, ma anche piacevole all’occhio e all’impugnatura. Il dispositivo è circondato da una cornice con finitura metallica che ne impreziosisce l’estetica e ne aumenta la solidità ma, purtroppo, la cover posteriore, in plastica satinata, risulta di qualità inferiore: molto sottile, tende a flettere verso l’interno se si applica una forza anche solo moderata.
Nel complesso, per un phablet da 6 pollici, anche le dimensioni e il peso sono abbastanza contenuti: 160 x 82 x 8.95 mm e 204 grammi di peso. In quanto a design, va sottolineata la presenza dei tre tasti software Android fissi a fondo schermo, che però non rispecchiano quelli del sistema operativo in versione stock. È infatti presente un tasto “Menu” che sostituisce quello solitamente dedicato al multitasking; a quest’ultima funzione si accede con una pressione prolungata del tasto “Home”.
Software e prestazioni
Il software installato è Android 4.4 KitKat, in versione sostanzialmente base, con solo poche personalizzazioni che si trovano principalmente nel menu dei controlli. Il livello prestazionale offerto dal Goclever Quantum 600 non rispecchia però le buone impressioni ottenute a livello di design e costruzione fisica. Già a partire dalle operazioni più semplici, come la navigazione delle schermate principali, appare evidente che il chipset integrato non è in grado di offrire un’esperienza fluida e reattiva come quella osservabile in molti altri device Android, anche di fascia bassa.
Ogni operazione è infatti accompagnata da piccoli ritardi e micro-scatti, che si fanno ancora più presenti quando andiamo a lanciare applicazioni di media pesantezza o nel browsing Web; quest’ultimo non è gradevolissimo o particolarmente reattivo, ma rimane comunque su livelli di usabilità sufficiente. Andando invece a stressare ulteriormente il processore e la GPU di questo smartphone, con ad esempio il lancio di giochi in 3D, ci si scontra con i suoi limiti tecnici veri e propri. La prova con Real Racing 3 ha evidenziato tempi di lancio molto prolungati e, a caricamento finalmente avvenuto, ha restituito risultati del tutto insufficienti, con una totale assenza di fluidità.
Da un dispositivo entry-level di questo tipo, ovviamente, si può accettare una mancata predisposizione ai videogiochi 3D. La brutta sorpresa arriva quando si avvia un video da YouTube: anche qui, il Goclever Quantum 600 arranca palesemente, faticando a riprodurre con fluidità video HD e arrivando, a volte, a bloccarsi completamente. Non è chiaro se si tratti di un problema del software o di qualche tipo di incompatibilità, ma i risultati sono senz’altro al di sotto degli standard di sufficienza.
In sostanza, questo phablet si presta solamente all’utilizzo delle applicazioni più basilari in assoluto (messaggistica, chiamate, browsing web moderato ecc.), ma risulta inadatto ai compiti multimediali più avanzati.
Multimedialità e fotocamera
Il dispositivo dunque arranca nella gestione della multimedialità ed è un peccato, perché il pannello da 6 pollici del Goclever Quantum 600 si presterebbe ad un impiego ben più soddisfacente. La sua qualità è, infatti, decisamente buona per un dispositivo entry-level: la definizione non è altissima ma senz’altro sufficiente; la riproduzione cromatica è buona e anche l’angolo visuale, sebbene non perfetto, non lascia troppo a desiderare. Nel complesso, si tratta indubbiamente di un buon pannello.
Il fronte audio è meno interessante: lo speaker posteriore può contare su una griglia abbastanza ampia ma, nonostante ciò, risulta comunque molto modesto in quanto a volume. La qualità audio in sé non è scarsa, ma riuscire ad ascoltare qualcosa con soddisfazione è possibile solo in ambienti perfettamente silenziosi.
Anche il comparto delle fotocamere, a dispetto degli 8 Megapixel dichiarati dalla scheda tecnica, non offre una qualità degna di nota. Le operazioni di scatto sono abbastanza lente e non troppo reattive, mentre le immagini catturate risultano povere di dettaglio e piuttosto impastate, oltre che caratterizzate da un livello di contrasto a volte mal misurato e poco gradevole.
Verdetto
Il Goclever Quantum 600 è un phablet a basso costo, pertanto è ragionevole aspettarsi dei compromessi nel suo comparto prestazionale. Quelli compiuti dal produttore in questo caso, però, appaiono eccessivi. A fronte di un buon schermo da 6 pollici e da una qualità costruttiva generalmente discreta, si trova infatti una fluidità delle operazioni più basilari non ottimale e, soprattutto, una netta difficoltà nell’esprimere valori multimediali sufficienti, non solo in termini di giochi 3D ma anche di riproduzione video e audio.
Come già anticipato prima, la concorrenza nel settore dei dispositivi Android, anche ad ampia diagonale, è spietata e consente di reperire sul mercato modelli entry-level più bilanciati e complessivamente più soddisfacenti del Goclever Quantum 600.