Fino a qualche anno fa non avremmo mai incluso Google fra i nomi di produttori di router e dispositivi per migliorare la connettività della nostra casa o del nostro ufficio, ma con l’arrivo del primo Google WiFi l’azienda ha subito dimostrato di poter entrare di diritto fra le migliori soluzioni disponibili, diventando in poco tempo anche una delle più vendute. Con il crescente impegno di Google nel portare prodotti per la Smart Home arriva una nuova versione dell’apprezzato sistema, raccolto all’interno della nuova famiglia Nest dedicata proprio ai prodotti per la casa. Vediamo quindi quali sono state le nostre impressioni sul nuovo Google Nest WiFi.
Google Nest WiFi: tutti i dettagli
Caratteristiche (↑)
La confezione di vendita è piuttosto semplice ed elegante, come da tradizione Google. A seconda della configurazione scelta troviamo il router e/o il punto di accesso, con i relativi cavi di alimentazione, il manuale d’uso e un cavo Ethernet.
Entrambi i device hanno colora bianco ghiaccio e forma pressoché cilindrica: il router ha diametro di 110mm, altezza di 90,4mm e peso di 380g, mentre il satellite ha diametro di 102,2mm, altezza di 87,2mm e peso di 350g.
Il router presenta il logo dell’azienda al centro della superficie superiore, mentre all’interno di un incavo in basso abbiamo la porta di alimentazione, il tasto reset e due porte Ethernet, una da collegare al modem e l’altra per un eventuale periferica da collegare via cavo (ad esempio un hub per la smart home o per videocamere di sorveglianza).
Il design del satellite è molto simile, con quattro microfoni direzionali sulla parte superiore, una griglia per l’altoparlante in basso, la porta di alimentazione ed il tasto muto sul fianco posteriore, oltre al tasto reset sulla base.
Sia il router che il punto di accesso hanno al loro interno un processore ARM quad-core 64-bit da 1,4GHz, mentre il quantitativo di memoria – solo per la gestione del sistema e non accessibile all’utente – è di 1GB di RAM e 4GB di ROM per il router, e di 768MB di RAM e 512MB di ROM per il satellite.
I protocolli WiFi supportati sono quelli relativi allo standard 802.11 a/b/g/n/ac dual-band, ormai più comunemente abbreviato WiFi 5, con velocità massima di 2200Mbps per il router – in grado di aggregare più bande – e di 1200Mbps per ogni satellite. Ogni punto di accesso può gestire fino a 100 dispositivi connessi, compresi multipli flussi di streaming video a 4K. Non abbiamo un numero esatto massimo di satelliti che possono essere collegati fra di loro, ma difficilmente una casa, anche grande, avrà bisogno di più di un paio di satelliti.
Il collegamento fra il router e i vari punti di accesso poi può avvenire sia in modalità star che daisy chain: questo vuol dire che in base al carico della rete, ogni satellite può comunicare direttamente con il router – se all’interno del suo campo di copertura – oppure con uno o più altri satelliti prima di raggiungere il router. Inoltre, nel caso in cui ci muoviamo all’interno della casa, ad esempio con uno smartphone, il supporto ai protocolli di roaming 802.11 k/v garantiscono la continuità della connessione dati. Il tutto garantito dalla crittografia WPA3 che mantiene sicura la rete da possibili intrusioni.
In aggiunta, il router contiene al suo interno un hub Zigbee (802.15.4) ed un hub Bluetooth Low Energy (BLE) per collegare direttamente dispositivi per la smart home compatibili, come ad esempio lampadine e sensori, ma le funzionalità verranno abilitate con un aggiornamento software futuro.
Ogni punto di accesso invece contiene all’interno uno smart speaker a 360° con driver da 40mm, quattro microfoni per l’Assistente Google, controlli touch capacitivi e connettività Bluetooth 4.2 per collegare un altoparlante esterno di qualità superiore, esattamente come per un Nest Mini o un Google Home.
Il tutto è gestito automaticamente dagli algoritmi di Nest WiFi, che può cambiare il canale più adatto in caso di sovraccarico e scegliere la banda più veloce per garantire sempre la migliore connessione. Usando l’app Google Home invece sarà possibile verificare la velocità di collegamento in ogni istante, assegnare priorità ad alcuni dispositivi, creare una rete per gli ospiti e gestire le connettività dei vari device della famiglia ad esempio per limitare l’accesso ad internet dei bambini.
La sicurezza è garantita anche da aggiornamenti software regolari che Google invia direttamente al router e che vengono installati automaticamente senza bisogno di alcuna azione da parte dell’utente.
Infine, chi avesse già in casa un sistema Google WiFi di generazione precedente può semplicemente acquistare un nuovo satellite, o aggiungere satelliti del vecchio sistema ad un router del nuovo, data la compatibilità fra i due sistemi.
https://www.youtube.com/watch?v=WsdUJ9sM78k
Prezzo (↑)
Google Nest Wifi è disponibile a partire da oggi sul Google Store e sugli store online di Unieuro e Mediaworld, nella confezione principale composta da un router e un punto di accesso al prezzo consigliato di €259. È comunque possibile anche acquistare soltanto il router al prezzo consigliato di €159 oppure un satellite aggiuntivo al prezzo di €139.
Recensione (↑)
Innanzitutto ricordiamo che, come per il precedente sistema Google WiFi, anche il nuovo Nest WiFi non comprende un modem ma solo un router ed un numero di punti d’accesso. Pertanto non potremo sostituire completamente il nostro attuale punto d’accesso, che sia un Fastgate di Fastweb, una Vodafone Station o un dispositivo di un qualunque altro provider internet. Dovremo quindi collegare il router Nest ad una porta di rete del nostro attuale modem e disattivare il WiFi esistente.
La prima configurazione del Nest WiFi è piuttosto semplice e molto simile a quella di un qualsiasi dispositivo Nest o Google Home. Dopo aver collegato il router al modem tramite cavo Ethernet ed all’alimentazione, dall’app Google Home su uno smartphone Android o iOS sarà sufficiente eseguire la normale procedura di ricerca di un nuovo dispositivo e selezionare il router. A questo punto l’app chiederà di scansionare il QR Code sotto al router, ed infine di selezionare un nome ed una password per la nuova rete wireless.
In modo simile, dopo aver posizionato un satellite in un’altra stanza, sarà possibile aggiungerlo alla rete sempre utilizzando l’app Google Home e seguendo le istruzioni, senza bisogno di scansionare alcun QR Code. Trattandosi di un satellite con smart speaker integrato ci verrà anche richiesto di impostare l’Assistente Google, e completata l’installazione di tutti i satelliti la rete è pronta per l’utilizzo.
Il sistema mesh consiste in un’unica rete che combina i segnali emessi da ciascuno dei punti di accesso installati, permettendo ai vari dispositivi connessi di utilizzarla come se fosse un’unica rete, e di passare da un punto d’accesso ad un altro senza mai perdere la connessione in caso di movimento da una parte della casa ad un’altra. Secondo quanto dichiarato da Google, un sistema composto da router e satellite può coprire case fino a 210mq, mentre l’aggiunta di altri satelliti aumenta di circa 90mq la copertura; naturalmente i valori effettivi dipendono dalla forma della casa e dalla conformazione dei muri.
Una volta completata la configurazione, se abbiamo posizionato bene le varie unità noteremo subito una copertura più uniforme del segnale WiFi, e finalmente anche la stanza in fondo al corridoio o quella al piano di sopra possono collegarsi ad internet alla stessa velocità del salotto. Selezionando la rete dall’app Google Home possiamo visualizzare la velocità della rete e la lista dei dispositivi collegati, ed in fondo alla lista abbiamo la possibilità di gestire il WiFi per la famiglia (e limitare ad esempio gli orari di accesso alla rete per i bambini) e di creare una rete per gli ospiti. Possiamo anche selezionare uno o più dispositivi come prioritari per essere sicuri che essi abbiano sempre la miglior connessione possibile, ma solo per un tempo limitati di 1, 2 o 4 ore.
Abbiamo detto che i satelliti integrano uno smart speaker, ed infatti vedremo due puntini illuminati sulla parte superiore, per aumentare o diminuire il volume, ed una illuminazione in basso ogni volta che si chiama l’assistente. Il funzionamento è esattamente lo stesso di un Nest Mini o di un Google Home, possiamo quindi chiedere all’assistente di rispondere a domande, suonare una playlist musicale, pilotare i dispositivi della smart home e molto altro. Sempre attraverso la voce, sia da un punto di accesso che da altri eventuali smart speaker presenti in casa, possiamo anche attivare o disattivare le reti ospiti o famiglia, mettere in pausa la rete per un gruppo di dispositivi precedentemente creato da app, eseguire un test di velocità.
Complessivamente dobbiamo riconoscere che la copertura di rete è effettivamente più ampia e più stabile in tutta la casa. Non abbiamo avuto la possibilità di provare il sistema Nest WiFi in una villa, ma sistemando i due dispositivi in due appartamenti dello stesso condominio siamo riusciti a portare una rete veloce ed affidabile anche nelle stanze più lontane, dove il segnale di un normale router non arrivava.
Anche il prezzo ci pare onesto, ed in linea con le soluzioni mesh concorrenti di fascia media pur avendo prestazioni superiori e non dimenticando che ogni punto di accesso integra anche uno smart speaker.