Benvenuto Nexus
Il Nexus 5 è, per certi versi, lo smartphone Android per eccellenza, frutto della collaborazione tra Google e LG. Segue, a quasi un anno di distanza, il fortunato Nexus 4, che ha ben impressionato per qualità e prestazioni e, per certi versi, può anche essere considerato un derivato dell’LG G2.
Il Nexus 5 si presenta con la nuova versione 4.4 del sistema operativo Android, meglio nota come KitKat, che introduce alcune interessanti funzionalità e qualche modifica, non solo estetica.
Da un punto di vista tecnico, siamo di fronte a uno smartphone con processore quad core da 2,26 GHz, schermo Full HD da 4,95 pollici con Gorilla Glass 3 e tecnologia LTE. A differenza della precedente versione, il nuovo Nexus 5 è disponibile per l’acquisto anche sulla versione italiana del Play Store a prezzi davvero molto interessanti per un quasi top di gamma: 349 euro per la versione da 16 GB e 399 euro per quella da 32 GB).
Design
Rispetto al modello precedente, il primo contatto può spiazzare un po’ per i materiali utilizzati. Mentre il Nexus 4, infatti, faceva un largo uso del vetro nella parte anteriore e nella parte posteriore, con il Nexus 5 la filosofia è cambiata radicalmente: i materiali plastici utilizzati sono decisamente meno nobili e, pur essendo l’assemblaggio curato, la sensazione complessiva è di un terminale leggermente meno prestigioso. La gommatura posteriore, in ogni caso, permette una presa in mano più sicura e, in molti casi, anche più piacevole. Anche le dimensioni non eccessive (69,17×137,84×8,59 mm) e il peso contenuto (130 grammi) contribuiscono a rendere il Nexus 5 uno smartphone equilibrato.
La parte anteriore è, ovviamente, dominata dallo schermo Full HD da 4,95 pollici di diagonale, un pannello IPS touchscreen capacitivo da 445 ppi. Lo schermo è molto buono, anche se soffre di un angolo di visuale non proprio eccezionale, con una luminosità discreta e una resa cromatica bilanciata. La visibilità rimane, in ogni caso, buona anche in ambienti molto luminosi, anche con luce solare. L’adozione delle tecnologia Gorilla Glass 3 di Corning dona allo schermo una particolare resistenza contro i graffi, sempre in agguato quando si porta lo smartphone in tasca o in borsa, magari insieme a un mazzo di chiavi.
Lo schermo è circondato dalla fotocamera anteriore da 1,3 megapixel, dai sensori di luminosità e prossimità e dal Led multicolore di notifica in basso. Sul lato sinistro troviamo il bilanciere per la regolazione del volume, mentre sul lato destro è presente lo slot per l’inserimento della microSIM e il pulsante di accensione/stand-by. In alto e in basso troviamo rispettivamente il jack audio da 3,5 mm e il connettore microUSB. In basso, in particolare, la doppia grata potrebbe lasciar pensare a un doppio speaker, ma in realtà il Nexus 5 ne prevede soltanto con la seconda grata che nasconde il microfono. Un secondo microfono, dedicato alla soppressione dei rumori ambientali, è situato in prossimità del jack audio.
Sul lato posteriore, caratterizzata dalla piacevole scritta Nexus che ricorda molto l’omonimo tablet, troviamo la fotocamera da 8 megapixel accompagnata dall’immancabile flash lede dallo stabilizzatore ottico di immagine. È il primo nella famiglia Nexus ad adottare tale soluzione e i risultati sono senza dubbio apprezzabili. La risoluzione non è certo il top reperibile sul mercato, ma l’effetto dello stabilizzatore è avvertibile durante la realizzazione di filmati a 1080p. Anche le foto sono di buona qualità. Il software di gestione, tuttavia, appare ancora troppo minimale e non paragonabile a quanto offerto dalla concorrenza. Permane la Google Experience: da un lato, un sistema semplice e reattivo, dall’altro un approccio un po’ troppo superficiale ad alcune funzionalità.
La scocca del Nexus 5 non prevede parti smontabili dall’utente, quindi anche la batteria risulta essere integrata, seguendo in questo quanto adottato da LG nel precedente modello. Può essere una scelta discutibile, ma senza dubbio aiuta gli ingegneri a tenere sotto controllo le dimensioni complessive del terminale.
La confezione che accompagna il Nexus 5 è decisamente spartana, senza troppe concessioni al superfluo. Troviamo, oltre al terminale, anche un alimentatore USB, il cavo USB-microUSB, la graffetta per l’inserimento della microSIM e una guida rapida all’utilizzo. Tutto qui. Delude l’assenza di almeno una coppia di auricolari. Custodie e bumper sono acquistabili a parte sul Play Store. Una dotazione quindi veramente minimale per un modello che, anche se con molti pregi, costa pur sempre almeno 349 euro.
Hardware
Sotto la scocca batte un cuore da atleta: processore Qualcomm Snapdragon 800 MSM8974 quad core Krait 400 da 2,26 GHz con una GPU Adreno 330 a 450 MHz, il tutto accompagnato da 2 GB di RAM. Le prestazioni complessive sono molto elevate ed è veramente difficile mettere in crisi il sistema. Anche i giochi più esigenti non evidenziano particolari incertezze. Solo durante la navigazione Internet con Google Chrome si possono verificare saltuari tentennamenti, ma legati più al browser stesso che a mancanze del sistema.
Tutte le normali operazioni sono svolte con la massima reattività e anche l’interfaccia è sempre gestita nel migliore dei modi, donando all’utente una notevole piacevolezza nell’utilizzo.
I Nexus 5 sono disponibili in due versioni: 16 e 32 GB. La differenza di prezzo è, al momento, di 50 euro, ma è bene valutare con una certa attenzione il modello più adatto, anche alla luce dell’impossibilità di espandere lo spazio a disposizione per dati e applicazioni vista la mancanza di uno slot per schede di memoria. Non è una novità dato che è una caratteristica che accomuna tutti i modelli Nexus (per certi versi anche essere criticabile), ma una scelta ponderata in fase di acquisto e un uso accorto dello spazio a disposizione e dei vari cloud possono annullare tali limiti.
Dal punto di vista delle connessioni, il Nexus 5 è un terminale quad band GSM/GPRS/EDGE (850/900/1800/1900 MHz), UMTS/HSPA+ (42/5,76 Mbps) con pieno supporto alla tecnologia LTE. Ciò si traduce, gestore e traffico permettendo, in uno scambio dati a velocità molto elevate. Se non bastasse, il Wi-Fi a/b/g/n/ac dual band (2,4/5 GHz) permette di sfruttare al massimo la presenza di hotspot locali e servizi come Wi-Fi Direct e Wi-Fi hotspot. Non mancano nemmeno le tecnologie a corto e cortissimo raggio (Bluetooth 4.0 e NFC), il tutto accompagnato dal classico kit di sensori (GPS, accelerometro, bussola, giroscopio e pressione) che completano la dotazione.
KitKat
Il Nexus 5 è il primo terminale che mostra al pubblico il nuovo sistema operativo Android 4.4 KitKat. Tutti i test sono stati conclusi con l’ultima versione disponibile del sistema operativo (la 4.4.1 dopo un aggiornamento OTA) che ha migliorato alcune criticità emerse con la release iniziale. In particolare, sono state migliorate le prestazioni complessive del sistema e alcune applicazioni sono state aggiornate.
Molte di queste sono state rese disponibili anche per le versioni precedenti di Android, come Hangout, che adesso integra la gestione di SMS/MMS, il Launcher, che è stato rivisto con alcune modifiche sostanziali quali il numero di schermate a disposizione che adesso varia in funzione dei widget scelti.
Anche l’integrazione con Google Now procede spedita e, sebbene in Italia non sia ancora possibile sfruttare al massimo i servizi offerti, si nota una lenta ma progressiva espansione anche al nostro territorio delle sue funzionalità.
L’aggiornamento di Google+, infine, ha segnato anche l’ingresso dell’applicazione Foto, una sorta di doppione della Galleria, anche se più orientato al social network di Google.
A margine, segnaliamo la scomparsa delle frecce sulle barre del segnale che indicavano i dati in uscita e in entrata, il che è un peccato. Si tratta comunque di una considerazione personale piuttosto che di una limitazione vera e propria.
Considerazioni finali
Le prestazioni telefoniche del Nexus 5 si sono rivelate interessanti, con una buona qualità audio attraverso la capsula integrata (un po’ meno attraverso lo speaker in vivavoce) e una altrettanto buona tenuta del segnale.
Come autonomia, il Nexus 5 rimane in linea con le attese, grazie alla batteria integrata da 2.300 mAh, garantendo una giornata lavorativa, anche se molto dipende dal tipo di utilizzo. Lo smartphone supporta, inoltre, anche la ricarica wireless con una base compatibile.
Il Nexus 5 di LG ci ha convinti. Prestazioni a parte, non possiamo giudicarlo il primo della classe in un campo in particolare, ma, alla luce del prezzo di vendita, rappresenta attualmente uno dei terminali con il miglior rapporto qualità/prezzo e, cosa non da poco, garantisce aggiornamenti continui di sistema almeno per i prossimi 18 mesi.