Nuovo riferimento
A un anno di distanza dalla prima, Asus rinnova la collaborazione con Google e lancia la seconda generazione del Nexus 7. Il tablet originale, con schermo da 7”, era piaciuto sin dall’inizio, per design, caratteristiche ed esperienza d’uso, anche se portava con sé alcuni compromessi per contenere il prezzo d’acquisto.
Asus Nexus 7: scheda tecnica, prestazioni e prezzo
Altro fattore importante, in un mondo in rapidissima evoluzione come quello dei tablet non è possibile rimanere con le mani in mano per un anno intero, pur disponendo di un prodotto tutto sommato ancora appetibile al momento. Così Asus ha fatto rapidamente fronte alla concorrenza sempre più spietata da parte dei principali competitor (Apple, Amazon e Samsung), lanciando una seconda generazione di Nexus 7 che non solo rappresenta un passo avanti per hardware e caratteristiche, ma colma anche le lacune del progenitore.
Equipaggiato con lo stesso potente motore che spinge lo smartphone Nexus 4, una batteria più capace e il sistema operativo Android 4.3 in versione stock, ora il Nexus 7 di Asus è più veloce, più elegante e più piacevole da usare, ma anche più costoso. In ogni caso è pronto a replicare il successo del suo predecessore e non solo a configurarsi come il miglior tablet da 7” del mercato.
Nexus 7: il design (↑)
Un aspetto che appare subito evidente è la maggiore cura nella costruzione, a partire dalla qualità dei materiali per finire con quella delle finiture. Tutte le pecche della prima generazione sono state risolte, ora il Nexus 7 non è solo elegante ma anche e soprattutto solido e ben costruito.
Lo chassis è in materiale plastico, con la texture superficiale del pannello posteriore che, insieme ai bordi arrotondati che sostituiscono gli spigoli vivi visti in precedenza, rende la presa in mano più sicura e comoda. La giunzione tra schermo e cornice ora è eseguita a regola d’arte, facendo dimenticare in fretta la qualità insoddisfacente del predecessore. Ovviamente siamo ben lontani dall’eleganza minimale di un iPad Mini con cover in alluminio spazzolato, ma bisogna riconoscere ad Asus il merito di aver fatto un grande passo in avanti riguardo la costruzione del Nexus 7.
Un altro aspetto che vale la pena considerare è l’ingombro inferiore rispetto alla prima generazione: ora il tablet Asus è di 6 mm più stretto e di 2 mm più sottile (114x200x8,65 mm). Cresce solo la lunghezza di qualche millimetro, con il Nexus 7 che diventa ancora più facile da portare nella tasca della giacca, battendo l’iPad Mini sotto questo punto di vista con il suo fattore di forma di 4:3.
Per finire, le dimensioni più compatte insieme a un guadagno di peso di circa 50 g (290 e 299 g per versioni Wi-Fi e LTE) lo rendono ancora più comodo da usare e tenere con una sola mano, non stancando anche per lunghi periodi di tempo.
Nel complesso Asus ha lavorato molto bene, anche se avrebbe potuto fare ancora meglio: i tasti del volume e di alimentazione sono stati allontanati rispetto al design della prima generazione per evitare pressioni accidentali di uno o dell’altro, anche se non abbastanza; sono disposti ora sul bordo laterale dello chassis che piega verso il retro, in una posizione più scomoda da raggiungere e comunque soggetta a pressioni accidentali quando appoggiamo il tablet sul tavolo o lo teniamo in orizzontale con lato destro in basso.
Sistema operativo
Anche questo Nexus 7 testimonia la visione di Google nel mondo mobile, come lo smartphone Nexus 4 e il tablet Nexus 10 con schermo da 10”. Ha una versione stock e con interfaccia originale di Android 4.3.
A una prima e veloce occhiata, sembra non essere cambiato nulla rispetto alla precedente versione 4.2, anche perché i principali miglioramenti sono per lo più nascosti, pur facendo la differenza nell’utilizzo quotidiano del tablet.
La tastiera è stata migliorata, con una predizione più accurata delle parole che stiamo digitando. Le notifiche ora sono accessibili tramite una “strisciata” (swipe) dall’alto verso il basso sul bordo superiore sinistro dello schermo, mentre compiendo la stessa gesture su quello superiore destro accediamo separatamente alle impostazioni.
I servizi basati sulla posizione, tra cui Google Now, ora non richiedono l’attivazione obbligatoria del Wi-Fi ma del solo GPS, contribuendo anche a una migliore gestione energetica del dispositivo. Possiamo aggiungere profili multipli con restrizione dell’accesso a contenuti e app per i bambini. Per finire, ora Android 4.3 supporta Bluetooth 4.0 e OpenGL ES 3.0.
Nexus 7: la dotazione hardware (↑)
Le performance non deludono, grazie a un importantissimo upgrade del processore, che passa da un nVidia Tegra 3 a un potentissimo Qualcomm SnapDragon S4 Pro, quad core da 1,5 GHz con GPU Adreno e 2 GB di RAM, le stesse esatte specifiche dello smartphone Nexus 4.
Le prestazioni sono eccellenti, in ogni situazione compreso il gaming, giovando il Nexus 7 anche di una memoria flash molto veloce.
Non abbiamo rilevato ritardi o rallentamenti né aprendo applicazioni né passando da una all’altra, così come la riproduzione di film Full HD avviene senza alcun tentennamento. L’unico ritardo avvertibile è nella ricomposizione dello schermo quando ruotiamo il tablet dalla posizione verticale a quella orizzontale, o viceversa, mentre riproduciamo un’immagine o un video.
Abbiamo provato la versione Wi-Fi con 32 GB di storage, capacità sufficiente per un utilizzo intensivo che prevede l’installazione di numerose app e il salvataggio di altrettanto numerosi file multimediali (foto, video, musica), anche se avremmo preferito la presenza di uno slot per schede SD così da ampliarla facilmente.
Schermo
Anche lo schermo ha visto un importante upgrade, passando all’attuale risoluzione Full HD 1.920×1.200 pixel dalla precedente HD 1.280×800. Quello che più impressiona è la densità di pixel per pollice, ben 323 ppi, il valore in assoluto più alto visto su un tablet, distanziando di gran lunga il rivale più accreditato, Apple iPad Mini almeno sino all’introduzione di un possibile upgrade con schermo Retina.
La nitidezza è eccellente come ci si potrebbe aspettare: ogni immagine visualizzata è perfettamente definita, inoltre il pannello IPS regala anche un angolo di visione estremamente elevato. Se lo schermo della prima generazione restituiva colori slavati e poco fedeli nei toni, ora il nuovo schermo Full HD ha risolto questo problema, con un’eccellente precisione nella riproduzione delle immagini.
Un altro importante passo in avanti è stato compiuto per la luminosità e per il contrasto, con luci e ombre rappresentate in modo accurato e una transizione molto morbida dalle zone più chiare a quelle più scure. Nel complesso, è un vero piacere riprodurre foto e video in alta risoluzione sul piccolo ma capace schermo da 7” del tablet Asus. Nulla da eccepire anche per la sensibilità e precisione nelle gesture multitouch sino a 10 dita.
Audio
L’esperienza multimediale è completa, infatti, Asus ha colmato un’altra lacuna della prima generazione, scegliendo altoparlanti Fraunhofer Cingo Mobile più potenti, disposti alle estremità dei lati corti sul bordo posteriore. Così è più piacevole guardare un film o ascoltare musica, pur mancando il suono di un pizzico di profondità ed essendo l’effetto surround appena avvertibile.
Siamo ancora molto distanti dalla potenza e dalla qualità del suono generati dal sistema Beats presente, ad esempio, sullo smartphone HTC One, attuale riferimento del mercato sotto questo punto di vista.
La particolare disposizione degli speaker sul Nexus 7 porta un piccolo prezzo da pagare: quando lo teniamo in orizzontale corriamo il rischio di coprirli con le mani, smorzando così il suono.
Fotocamera (↑)
Un tablet non nasce per scattare foto, quindi nessuno si aspetta una grande qualità o versatilità nella cattura di immagini fisse o in movimento. Così non rimaniamo sorpresi dalla qualità poco più che mediocre degli scatti catturati dalla fotocamera posteriore da 5 megapixel: solo con ottima illuminazione le foto sono decenti per la visualizzazione su uno schermo, con definizione e fedeltà dei colori nella media e un rumore di fondo contenuto.
L’autofocus è abbastanza preciso anche se va in crisi con luce scarsa, situazione in cui è quasi impossibile catturare scatti decenti, anche e soprattutto per il rumore elevatissimo e per la scarsa definizione.
La registrazione di video, invece, è meno frustrante, con risultati discreti fermo restando un sistema AF poco prestante.
Il nuovo sistema operativo Android 4.3 ha comunque portato in dote un’interfaccia più intuitiva e versatile, con controlli più potenti sull’immagine e la possibilità di scattare usando il bilanciere del volume. Peccato solo che tutti questi miglioramenti nella gestione della fotocamera siano sprecati per quella integrata nel Nexus 7.
Invece quella frontale da 1,2 megapixel, praticamente immutata rispetto alla prima generazione, continua a svolgere bene il proprio compito di supporto per le chat video.
Tutto il resto
Asus ha integrato una capace batteria ai polimeri di Litio da 15 Wh, e i risultati si vedono. Grazie alla gestione migliorata del risparmio energetico in Android 4.3, possiamo superare tranquillamente le otto ore di utilizzo alternando sessioni di navigazione, lettura, riproduzione di contenuti multimediali e gaming, sempre connessi a una rete Wi-Fi e con una luminosità medio/alta per il display.
Il risultato è particolarmente soddisfacente considerando un potente comparto hardware e uno schermo Full HD, più esosi in termini di risorse rispetto a quelli della prima generazione.
Anche in fatto di connettività questa seconda generazione del tablet Nexus 7 non delude: abbiamo il supporto di reti Wi-Fi 2,4/5 GHz, Bluetooth 4.0, NFC. La versione LTE ovviamente supporta anche reti 2G/3G/4G.
A parte l’assenza dello slot per schede SD, c’è un’ampia dotazione di sensori (bussola elettronica, accelerometro, giroscopio, luce ambientale, GPS).
Conclusioni e prezzo (↑)
Abbiamo poco da aggiungere. Questa seconda generazione di Nexus 7 è superiore in tutto alla prima: è costruito meglio, è più bello e comodo da usare, è più veloce e versatile.
Rimangono ancora alcune lacune facilmente migliorabili, in particolare la disposizione dei pulsanti di alimentazione e del bilanciere del volume, e l’assenza dello slot per schede di espansione. Sulla qualità insoddisfacente della fotocamera posteriore possiamo soprassedere, un tablet non nasce per fare foto, ma resta il fatto che, da questo punto di vista, Google e Asus hanno ancora molto da imparare da Apple.
Dulcis in fundo, il prezzo, anche se superiore, rimane molto conveniente se rapportato al comparto hardware e all’eccellente schermo Full HD: 269 e 349 euro rispettivamente per le versioni Wi-Fi e LTE.