Google WiFi è un router modulare, progettato dal gruppo di Mountain View in modo da diffondere la connettività in tutto l’ambito domestico (o in ufficio se necessario), in modo efficiente e indipendentemente dalla conformazione dello spazio. Può infatti essere configurato in modo tale da portare il segnale in ogni stanza o angolo, con un processo di setup semplificato così da risultare facile da installare e usare anche ai meno esperti.
Google WiFi: tutti i dettagli
Design (↑)
La già citata natura modulare di Google WiFi costituisce uno dei punti di forza del dispositivo. È infatti possibile posizionarne diversi per estendere la portata del network wireless, senza che la presenza di pareti o di vari livelli comprometta la qualità e la velocità nella trasmissione dei dati. Dal punto di vista del design si presenta come un piccolo cilindro di color bianco (diametro 106,1 mm, altezza 68,7 mm, peso 340 grammi) racchiuso all’interno di un involucro in plastica, con il logo della grande G sulla parte superiore. Dall’aspetto elegante e discreto, può essere collocato in qualsiasi ambiente adattandosi a ogni stile di arredamento in modo armonioso.
Il gruppo di Mountain View afferma che per una casa di piccole o medie dimensioni (fino a 85 metri quadrati) è sufficiente un’unità, per quelle da 85 a 170 metri quadrati è meglio affidarsi a due device e per quelle più grandi da 170 a 255 metri quadrati l’ideale è installare un trio di dispositivi.
Scheda tecnica (↑)
Per quanto riguarda le specifiche tecniche, Google WiFi è dual band (2,4 GHz, 5 GHz), supporta gli standard IEEE 802.11a/b/g/n/ac e su ogni unità sono presenti due porte Ethernet per la gestione delle connessioni via cavo. Grazie all’impiego del protocollo WPA2-PSK il flusso delle informazioni viene protetto. Sono inoltre integrati 512 MB di RAM, 4 GB di memoria interna e un processore ARM quad core da 710 MHz.
I test condotti al debutto da una realtà indipendente come Allion USA ne hanno promosso le performance.
Funzionalità e tecnologia (↑)
Il funzionamento è basato sulla tecnologia Mesh WiFi che dà vita a un’infrastruttura composta da più punti d’accesso, capace di determinare automaticamente il percorso migliore per instradare i dati verso i dispositivi. Grazie al sistema Network Assist, inoltre, la configurazione della rete avviene senza richiedere l’intervento dell’utente, con l’impostazione dei parametri migliori in base al contesto e alla specifica situazione. Non manca ovviamente la possibilità di mettere mano al setup attraverso un’applicazione disponibile per Android e iOS.
Google WiFi impiega inoltre un firewall con filtraggio stateful dei pacchetti in modo da tenere traccia delle connessioni gestite e periodicamente riceve aggiornamenti automatici direttamente dal gruppo di Mountain View. Si tratta di un device pronto per accogliere l’avvento delle soluzioni e dei servizi legati alle smart home e alla Internet of Things, con un numero in costante crescita di sensori e prodotti che richiederanno un accesso costante a Internet.
Il modo in cui utilizziamo il WiFi è cambiato. Abbiamo più dispositivi che necessitano di una forte connessione WiFi in diverse parti della casa, e Google Wifi è la soluzione perfetta. Ti servono solo un provider di servizi Internet e un modem. Google WiFi pensa a tutto il resto.
Non mancano inoltre feature dedicate al parental control che di certo possono tornare utili ai genitori nel monitorare e gestire le attività online dei più piccoli.
Prezzo e disponibilità (↑)
Annunciato nell’ottobre 2016 da bigG, il dispositivo è in vendita anche in Italia dal giugno 2018, direttamente sullo store ufficiale di Google e attraverso negozi online di terze parti [amazon asin=B07D9TY5P3]. È possibile acquistarlo al prezzo di 139,00 euro oppure scegliere il kit che ne contiene tre con una spesa pari a 359,00 euro.
Recensione (↑)
Passati sono i tempi dei WiFi Repeater e delle loro limitazioni in termine di banda effettivamente disponibile. Da qualche anno ormai hanno fatto la loro comparsa i sistemi mesh, capaci di garantire una connettività WiFi più stabile e veloce.
Sebbene non manchino anche nuove tecnologie dual e tri-band che stanno mettendo in risalto i limiti insiti anche nel mesh, per una rete domestica questa rappresenta tuttora una soluzione efficace e conveniente. Google lo sa e ha lanciato sul mercato questo Google WiFi, un router WiFi mesh composto da un massimo di cinque elementi.
Nello specifico Google WiFi è basato sulla tecnologia MIMO 2×2 per la gestione simultanea di due flussi di connessione a 1,2 Gbps dichiarati, garantiti dalle cinque antenne (più il Bluetooth) presenti in ciascun pod.
In un appartamento di 100 metri quadri caratterizzato da pareti spesse e una zona notte sviluppata a L rispetto al soggiorno in cui uno dei pod è stato collegato al modem router, già con due soli elementi Google WiFi ha risolto egregiamente il calo di connessione altrimenti presente, fornendo una velocità di navigazione pressoché identica al punto principale.
Il raggio di copertura dichiarato di 85 metri quadri per ciascun elemento può dirsi confermato visto che, nel test, il pod secondario distava dal principale 40 metri in linea d’aria, con due pareti frapposte. Il pod principale, inoltre, ha gestito diversi dispositivi IoT per la domotica e per lo streaming audio e video, ma questo non ha inciso vistosamente sulle performance.
Impostare e usare il sistema ideato da Google si è rivelato davvero molto semplice: tutto avviene tramite apposita app, che riconosce i pod con il rispettivo codice QR e poi guida l’utente in un percorso per lo più automatizzato. Non serve avere conoscenze tecniche di rete, quindi.
I più smaliziati possono comunque impostare una rete Guest per gli ospiti con estrema facilità, tuttavia non troveranno alcun Parental Control, né il blocco di siti specifici o un monte ore massimo di connessione per i bambini. È comunque possibile bloccare manualmente la connessione per singolo dispositivo, visto che l’app mostra l’elenco di tutti gli smartphone, tablet, ecc. agganciati alla sua rete.
Allo stesso modo si può dare priorità a dispositivi specifici e controllare direttamente, o tramite IFTTT, vari elementi IoT. Manca il supporto per gli assistenti vocali.
Una cosa interessante riguarda le unità di rete come le stampanti, gli scanner, ecc. possono essere collegate ai pod satellite sfruttando entrambe le porte Ethernet di cui sono ciascuno è dotato (non è invece presente alcuna posta USB).
Per fortuna la sicurezza è garantita dalla crittografia WPA2 e dal Trusted Platform Module che contrasta gli attacchi hacker. I più esperti hanno inoltre la possibilità di impostare manualmente il port forwarding e il server DNS e non manca il supporto per l’IP statico.
Nel complesso, per uso domestico, Google WiFi mantiene le promesse per quanto riguarda prestazioni e facilità d’uso. Quest’ultima in particolare rappresenta il vero punto di forza di questo prodotto. Il costo è invece in linea con la concorrenza quindi non è di per sé un elemento distintivo.