Passione estrema
Con la nuova Hero4 Session, la GoPro cambia tutto e si rinnova: l’azienda leader nel settore delle action camera ha infatti deciso di modificare non poco la sua linea, offrendo un nuovo strumento dal design ancora più curato e dal sistema di controllo rivisto dalle basi. Il tutto a un prezzo ufficiale consueto per questa fascia di mercato, ma comunque piuttosto ambizioso: circa 430 euro.
Scheda tecnica
La GoPro Hero4 Session è in grado di registrare filmati fino alla risoluzione 1440p con 30fps ( i formati 1080p e 720p consentono, rispettivamente, fino a 60 e 100fps). È assente, dunque, la modalità 4K vista in altri modelli recenti come la Hero 4 Silver o Black. Le foto possono essere scattate ad una risoluzione massima di 8 Megapixel, in modalità scatto singolo, raffica da 10 fotogrammi al secondo o tramite la comoda opzione di time-lapse.
L’obiettivo ha un angolo ultra-wide corrispondente ad un campo visivo di circa 170°, e dunque consente di inquadrare con completezza anche scene molto ravvicinate, producendo il consueto effetto “soggettiva” e introducendo al tempo stesso un’abbondante dose di distorsione.
Ovviamente a bordo è presente l’antenna Wi-Fi per la connessione ai dispositivi mobile, così come il Bluetooth. La batteria offre una durata di circa 2 ore in fase di ripresa, ma purtroppo è integrata e dunque, una volta scarica, non può essere sostituita sul campo con una di scorta. Si tratta di una scelta poco funzionale per un prodotto del genere, spesso impiegato in contesti in cui reperire una presa di corrente e un caricatore USB è impossibile.
Design e usabilità
Il design della GoPro Hero4 Session è curatissimo, molto funzionale e piacevole. La videocamera è praticamente un piccolo cubo di materiale plastico gommato, dalle dimensioni davvero contenute: solo 35mm di lato e 75g di peso (nettamente più piccola rispetto ai classici modelli di GoPro).
Cosa molto interessante, la Hero4 Session è anche impermeabile fino a 10m di profondità: non c’è dunque bisogno di racchiuderla in un guscio protettivo e incrementare gli ingombri. Per questa sua natura, la Hero4 Session impiega anche una nuova imbragatura aperta ad aggancio rapido, pur rimanendo comunque compatibile con tutta la linea di accessori GoPro (supporti e quant’altro) per la massima versatilità di impiego.
A livello di controlli, la Hero4 Session è stata ridisegnata per favorire l’immediatezza di tutte le operazioni, tanto che sull’intero corpo macchina sono presenti solamente due tasti. Premendo il tasto principale, sul lato superiore, si accende la cam e si avvia automaticamente la registrazione. Premendolo di nuovo, si arresta il video e si spegne la videocamera. Con una pressione prolungata, si avvia invece la funzione di time-lapse. Il piccolo tasto secondario, posto sul retro, serve ad avviare un semplice e scarno menu delle opzioni, principalmente dedicato al pairing Wi-Fi. Tutte le informazioni sono riprodotte sul minuscono pannello LCD monocromatico: la GoPro Hero4 Session non è infatti dotata di schermo per visualizzare scatti e filmati.
Tale sistema di controllo è pensato per massimizzare la facilità di ripresa nelle condizioni “action” più movimentate, in cui effettuare la pressione di tasti multipli potrebbe non essere agevole. L’esperienza di utilizzo in condizioni normali, però, risulta leggermente meno comoda del normale: avviare automaticamente la ripresa video ad ogni singola accensione della videocamera non sempre è l’ideale.
Inoltre, vista l’essenzialità dei controlli, praticamente tutta la configurazione della GoPro Hero4 Session va effettuata a monte tramite il telecomando dedicato oppure l’app per smartphone e tablet: non vi è la possibilità di selezionare i formati di registrazione o altro direttamente dalla videocamera.
Prestazioni
La qualità dei filmati e delle immagini registrati dalla GoPro Hero4 Session è buona per un prodotto di questa categoria. Pur mancando l’opzione 4K, i video registrati in formato 1440p e 1080p sono soddisfacenti sia per dettaglio che per esposizione e colore, mentre la modalità 720p può raggiungere i 100fps e consente dunque di ottenere notevoli effetti slow motion in fase di editing.
Com’è ovvio, in condizioni di bassa luce i filmati subiscono una certa degradazione e vedono l’insorgere del rumore digitale e di artefatti vari, ma per la maggior parte delle scene outdoor la Hero4 Session si rivela uno strumento di ripresa senz’altro efficace.
Da notare che, non essendoci il bisogno di impiegare un guscio protettivo, i microfoni risultano più liberi di quanto non avvenga con la maggior parte delle altre action cam, dunque l’audio registrato appare meno ovattato. Peccato, invece, per l’assenza dello stabilizzatore, presente in alcuni modelli concorrenti (specialmente quelli di Sony) e utile per contenere gli effetti delle vibrazioni, generalmente molto presenti nei contesti di utilizzo tipici di questi prodotti.
Anche le immagini da 8 Megapixel sono discrete nella visione d’insieme, ma andando a zoomare al 100% di risoluzione deludono leggermente: anche in condizioni di luce ideale si può infatti notare come il dettaglio fine sia disturbato da una forte presenza di grana digitale. Il colore, infine, non risulta particolarmente inciso o vivido.
Verdetto
La GoPro Hero4 Session è una action cam interessante, che fa dell’impermeabilizzazione nativa (cioè senza bisogno di impiegare gusci protettivi) e del design compatto e piacevole i suoi maggiori punti di forza.
Le prestazioni sono buone, anche se non al top della gamma GoPro: ad un prezzo comparabile, la Hero4 Silver offre ad esempio video 4K e foto da 12 Megapixel. Anche l’interfaccia di comando non convince completamente: ridotta all’osso per favorire l’immediatezza, finisce per risultare più scomoda del previsto.
Nel complesso, comunque, chi cerca uno strumento per riprendere le proprie prodezze sportive o per creare un diario di viaggio delle proprie vacanze può senz’altro prendere in considerazione la GoPro Hero4 Session, anche se uno sguardo ai modelli simili e dal prezzo comparabile è comunque consigliato, prima di effettuare l’acquisto.