Evoluzione del modello 6C presentato nella prima parte dell’anno, il nuovo Honor 6C Pro migliora alcuni aspetti chiave come la diagonale del display e la risoluzione della fotocamera frontale. Il target rimane invariato ed è la stessa azienda cinese a sottolinearlo: è uno smartphone indirizzato ai millenial, ai nativi digitali e più in generale a tutti coloro che cercano un buon rapporto qualità-prezzo senza eccedere con l’esborso economico.
Honor 6C Pro: tutti i dettagli
Design (↑)
Il design proposto non si discosta poi molto da quello del predecessore, se non per un lieve aumento delle dimensioni (larghezza e altezza, lo spessore rimane pressoché invariato) necessario al fine di integrare un pannello più ampio e per una differente disposizione del jack audio da 3,5 mm. Il feeling è buono, grazie anche alla rifinitura del corpo in metallo ottenuta dall’impiego di quello che Honor definisce un sofisticato processo di sabbiatura. L’ingombro della scocca è 147,9×73,2×7,65 mm, mentre il peso si attesta a 145 grammi. Tre le colorazioni disponibili: Gold, Midnight Black e Sapphire Blue. Quest’ultima tinta è stata introdotta dal produttore lo scorso anno con il lancio del modello 8 arrivando a raccogliere ottimi feedback dall’utenza ed è qui riproposta in un’edizione che alterna elementi opachi ad altri dalla superficie lucida.
Scheda tecnica (↑)
Sul lato frontale trova posto un display da 5,2 pollici con risoluzione HD (1280×720 pixel, 428 ppi). Un pannello dalla diagonale contenuta, soprattutto se messo in relazione alla direzione intrapresa dal mercato negli ultimi tempi, ma più che sufficiente per la gestione delle app comuni: dalla messaggistica alla riproduzione dei video, dalla fotografia alla navigazione online o sui social network. La potenza di calcolo è invece affidata al processore octa core MediaTek MT6750 da 1,5 GHz, affiancato da 3 GB di RAM. Piuttosto capiente la memoria interna, considerando il segmento di mercato: 32 GB destinati allo storage, espandibile all’occorrenza con schede microSD fino a 128 GB. Ce n’è dunque a sufficienza per portare con sé i contenuti multimediali.
La fotocamera da 13 megapixel posteriore dispone di un’ottica formata da sei lenti per ridurre al minimo le distorsioni durante la fase di acquisizione, con un’apertura del diaframma pari a f/2.0 utile per i ritratti, nonché di un autofocus a rilevamento di fase e del flash LED che entra in azione negli ambienti con poca luce. Sotto è invece posizionato il lettore di impronte digitali per un’autenticazione in circa 0,4 secondi. Davanti, sopra allo schermo, è collocato il sensore da 8 megapixel per selfie e videochiamate. Buona anche la batteria, da 3.000 mAh, che con un utilizzo medio supera un giorno intero di autonomia. Attivando la feature Smart Battery dedicata al risparmio energetico, inoltre, la durata aumenta di circa tre ore.
Software (↑)
Al momento del lancio lo smartphone è fornito con la versione Android 7.0 Nougat del sistema operativo mobile di casa Google, arricchita dall’interfaccia personalizzata EMUI 5.1, progettata per velocizzare l’interazione con le app e per ridurre i tempi di avvio imparando le abitudini dell’utente e caricando in modo prioritario gli elementi necessari al boot. Lato software è ovviamente presente il pieno supporto all’intero catalogo della piattaforma Play Store, così da poter scaricare senza alcun limite tutte le applicazioni offerte dalla community di sviluppatori per l’intrattenimento multimediale, il gioco, la produttività e molto altro ancora.
Prezzo e disponibilità (↑)
È possibile acquistare Honor 5C Pro in Italia al prezzo di 179,90 euro. Un esborso coerente con quello che è il target dichiarato del dispositivo: i millenial, il pubblico più giovane e tutti coloro che desiderano un dispositivo solido ed economico, senza però necessariamente rinunciare ad alcune feature avanzate come la possibilità di effettuare l’autenticazione attraverso la lettura delle impronte digitali.
Recensione (↑)
Il 6C Pro rappresenta un buon passo in avanti rispetto al modello 6C lanciato nella prima parte dell’anno. Honor ha inoltre scelto di abbassare il prezzo al debutto, andando così incontro a tutti coloro particolarmente attenti al budget. Una decisione in linea con la filosofia del brand, che da sempre punta a un target giovane, in particolare ai millenial e ai nativi digitali. Abbiamo avuto modo di testare il dispositivo per un paio di settimane prima dell’esordio ufficiale, mettendone alla prova caratteristiche e funzionalità.
Partiamo da un aspetto importante come quello legato all’autonomia: le ottimizzazioni del sistema operativo incrementano la durata della batteria da 3.000 mAh. Si arriva senza troppi problemi a fine giornata con una sola ricarica, a patto di stare attenti a non esagerare con la riproduzione video, con i giochi o altre applicazioni esigenti in termini di consumi. L’esecuzione è gestita da una buona accoppiata (CPU octa core e 3 GB di RAM), mentre per lo storage si può fare affidamento su 32 GB di memoria interna, un quantitativo sufficiente per soddisfare la maggior parte delle esigenze, soprattutto se si tiene in considerazione la possibilità di espanderlo con schede microSD. Anche sfruttare il backup dei contenuti su piattaforme cloud può aiutare (l’app di Google Foto è preinstallata).
Trattandosi di uno smartphone indirizzato ai più giovani, è d’obbligo dare uno sguardo alla fotocamera: in breve, non siamo in presenza di un comparto imaging da top di gamma. Dopotutto, l’esborso economico non lo giustificherebbe. Quella posteriore si comporta in modo discreto all’aperto e in ambienti con sufficiente illuminazione, mentre in notturna soffre, soprattutto per quanto riguarda la messa a fuoco e il rumore generato. Con il flash è comunque possibile riversare luce sui soggetti più vicini. Stesso discorso per quella frontale dedicata a selfie e videochiamate. Di seguito alcuni scatti di prova realizzati con lo smartphone (le foto sono state sottoposte a post-produzione).
Analizzando il software, siamo in presenza della versione 7.0 Nougat del sistema operativo Android, arricchita dall’interfaccia personalizzata EMUI 5.1 e dalle applicazioni preinstallate da Honor. Non abbiamo riscontrato alcun tipo di problema nella gestione delle app, nemmeno affidandoci alla modalità split screen che permette di affiancare due schermate e vederle in contemporanea, in multitasking. In termini di intrattenimento, la qualità dell’audio riprodotto è discreta, ma non eccelsa. Fortunatamente 6C Pro offre un comodo jack da 3,5 mm (caratteristica che sembra purtroppo inesorabilmente destinata a sparire) e la possibilità di effettuare lo streaming wireless a qualsiasi altoparlante, soundbar o impianto Bluetooth. Nota di merito per il lettore di impronte digitali: la collocazione centrale e posteriore, qualche centimetro sotto la fotocamera, è ben studiata sulla base del form factor e il riconoscimento è pressoché immediato.
In conclusione, 6C Pro eredita i punti di forza del modello base e migliora alcuni aspetti chiave della scheda tecnica come la durata della batteria o la diagonale del display. Uno smartphone dall’aspetto curato, da prendere in considerazione per tutti coloro che cercano un dispositivo caratterizzato da un buon rapporto qualità-prezzo e da una consistente capacità di storage. Tenendo d’occhio le offerte online si può inoltre approfittare di ulteriori sconti. Se l’intento di Honor è quello di affermarsi sempre più tra l’utenza giovane, questo modello costituisce un ennesimo passo nella giusta direzione.