“Be yourselfie”: questo il claim scelto per Honor 9 Lite, già di per sé piuttosto esplicativo se si vuol capire quale sia la caratteristica principale dello smartphone. Sul lato frontale, sopra lo schermo, trova infatti posto una configurazione dual camera pensata per chi proprio non può fare a meno di scattare selfie da condividere poi sui social network, da soli o in compagnia.
Honor 9 Lite: tutti i dettagli
Prezzo e disponibilità (↑)
Honor 9 Lite è disponibile per l’acquisto in Italia a partire dal 6 febbraio, al prezzo di 229,90 euro.
Design (↑)
Fin dal primo sguardo balza all’occhio la finitura lucida della superficie, che la stessa Honor definisce “specchiata”: si può vedere la propria immagine riflessa nella back cover, merito del trattamento nano-coating. Il design è ereditato dal modello 9 come testimonia il rivestimento composto da dodici strati. Il tutto in una scocca con dimensioni pari a 151×71,9×7,6 mm e con un peso che si attesta a 149 grammi. Tre le colorazioni proposte: Sapphire Blue, Glacier Gray e Midnight Black.
Altra caratteristica da segnalare è la presenza di un display FullView 18:9 da 5,65 pollici (risoluzione Full HD+, 2160×1080 pixel, 428 ppi) che copre quasi per intero la superficie frontale. Il lettore di impronte digitali (l’autenticazione viene effettuata in 0,25 secondi), invece, è situato sul retro. Infine, entrambe le facciate sono ricoperte da un vetro 2.5D.
Scheda tecnica (↑)
Il cuore pulsante di Honor 9 Lite è costituito dal processore octa core Kirin 659 (4×2,36 GHz e 4×1,70 GHz, produzione a 16 nanometri) affiancato nella versione commercializzata in Italia da 3 GB di RAM e 32 GB di memoria interna per lo storage (espandibili con schede microSD fino a 256 GB). Su altri mercati viene offerta anche l’edizione con 4 GB di RAM e 64 GB di spazio.
Completano la dotazione il modulo WiFi 802.11 b/g/n (2,4 GHz), 4G-LTE, Bluetooth 4.2, NFC, GPS, il jack audio da 3,5 mm per gli auricolari e la batteria da 3.000 mAh da ricaricare tramite porta micro-USB 2.0 (si arriva a 86 ore di autonomia con l’ascolto della musica offline, grazie alle modalità di risparmio energetico). Non manca poi lo slot per l’alloggiamento di due nano SIM o di una SIM e una microSD.
Focalizzando l’attenzione sul comparto imaging, Honor ha scelto una soluzione dual camera 13+2 megapixel con sistema PDAF sia per quanto riguarda il posteriore che per la parte frontale. Si tratta come già detto in apertura di uno smartphone che strizza l’occhio agli amanti dei selfie (sono incluse feature per l’ottimizzazione del risultato finale) e a tutti coloro che vogliono intervenire in fase di post-produzione sugli scatti agendo, ad esempio, sul punto di messa a fuoco. Il sensore da 2 megapixel ha infatti questo compito: acquisisce le informazioni relative alla profondità della scena inquadrata, mentre quello da 13 megapixel ne cattura ogni dettaglio. È così più semplice generare un convincente e suggestivo effetto bokeh, mantenendo ben nitido e a fuoco il soggetto principale e applicando una sfocatura allo sfondo. Non manca nemmeno il supporto al controllo tramite movimento della mano: basta un gesto per attivare un conto alla rovescia per lo scatto a distanza.
Software (↑)
Il sistema operativo preinstallato al lancio è Android 8.0 Oreo e questa non può che essere una buona notizia, poiché garantisce agli utenti l’accesso alle più evolute funzionalità della piattaforma mobile di Google. Non manca poi la personalizzazione di Honor, in questo caso con l’interfaccia EMUI 8.0. Restando in tema software si segnala l’impiego di algoritmi che, quando si scatta una fotografia con la modalità Ritratto, riconoscono i contorni e la fisionomia del viso adattando gli interventi di ottimizzazione in base al sesso.