Honor torna anche quest’anno con uno smartphone della fortunata serie X, caratterizzata da una buona dotazione tecnica e da un prezzo accessibile, e dopo la parentesi dello scorso anno che aveva visto un cambio di denominazione nel nostro paese ha ufficialmente annunciato la disponibilità del nuovo Honor 9X. Lo abbiamo testato per qualche settimana, e di seguito il nostro giudizio.
Honor 9X: tutti i dettagli
Confezione e Design (↑)
All’interno della confezione di vendita troviamo, oltre allo smartphone e alla manualistica, un caricabatteria da 10W, un cavo USB-C, una cover trasparente in silicone morbido e lo strumento estrattore della SIM.
Le dimensioni dello smartphone sono di 163,5×77,3×8,8mm ed il peso di 196,8 grammi; con un frame in metallo ricoperto in vetro Gorilla Glass da entrambi i lati, Honor 9X è caratterizzato da un display IPS FullView da 6,59” con risoluzione Full HD+ e rapporto 19,5:9 che occupa il 91% del lato frontale dello smartphone, lasciando spazio solo per la capsula auricolare sullo spigolo in alto e per un mento sottile in basso.
Il lato posteriore è caratterizzato da un design particolarmente giovanile e dinamico con riflessi a X che si muovono con la luce per la versione Sapphire Blue, mentre la colorazione Midnight Black è più classica ed elegante. Sull’angolo in alto a sinistra troviamo la tripla fotocamera, montata su un modulo leggermente sporgente rispetto al profilo del terminale ed il flash dual-LED, mentre più verso l’area centrale è posizionato il lettore d’impronta digitale.
Ai lati troviamo invece: sulla parte alta il modulo pop-up motorizzato per la fotocamera frontale, lo slot ibrido per la dual nano SIM e la microSD ed un microfono per la cancellazione dei rumori; sul lato destro il tasto di accensione ed il bilanciere del volume; in basso la porta USB Type-C – per la prima volta su uno smartphone della serie X – la griglia altoparlante, il microfono principale e il jack audio da 3,5mm.
Scheda tecnica (↑)
Il motore dell’Honor 9X è il nuovo processore Kirin 710F, una versione potenziata del Kirin 710 con architettura a 12nm, otto core con frequenza fino a 2,2GHz, grafica Mali G51 MP4 e GPU Turbo 3.0. La versione prevista per il nostro paese è quella con 4GB di RAM e 128GB di memoria UFS 2.1 di archiviazione interna, espandibile con microSD fino ad ulteriori 512GB.
Il sensore principale della triple-cam posteriore è il Sony IMX582 da 48MP, con apertura f/1.8, pixel da 0,8µm con possibilità di attivare il pixel binning e quindi avere pixel equivalenti da 1,6µm, focale equivalente di 26mm, doppio autofocus a contrasto e PDAF, stabilizzazione elettronica, modalità Super Night e registrazione video – anche con codifica H265 – fino a 1080p@60fps; accanto ad esso troviamo un sensore ultra-grandangolare da 8MP con apertura f/2.4 e focale equivalente di 13mm per un angolo di visione di 120°, con algoritmo per la correzione delle distorsioni laterali, ed un sensore di profondità da 2MP con apertura f/2.4.
La fotocamera frontale, montata sul modulo pop-up, è un singolo sensore da 16MP con apertura f/2.2, diverse opzioni per ritratti con bokeh fra cui una suggestiva modalità “illuminazione stage”, e può catturare video fino a 1080p@30fps.
Il comparto wireless comprende la connettività 4G LTE Cat.6 per scaricare fino a 400Mbps, il WiFi Dual-Band con l’utile funzione WiFi Bridge, il Bluetooth 4.2 e il pacchetto completo di sistemi per la localizzazione (GPS con A-GPS, Glonass, Galileo, BDS), mentre purtroppo è assente l’NFC. Presente poi la radio FM, oltre a tutti i sensori di luminosità, prossimità, accelerometro, giroscopio e magnetometro.
La batteria da 4000mAh non supporta protocolli di ricarica rapida ma, secondo quanto dichiarato dal produttore, riesce a garantire oltre una giornata intera di utilizzo, 24 ore di chiamate in 3G, 13 ore di video o 8 ore di gioco.
Il software è invece Android 9 con la ben collaudata interfaccia EMUI 9.1, ma già sappiamo che il terminale riceverà Android 10 nei prossimi mesi.
Disponibilità e prezzo (↑)
Honor 9X sarà disponibile nelle prossime settimane nelle due colorazioni Sapphire Blue e Midnight Black, al prezzo consigliato di €249,99.
Recensione (↑)
Che la serie X di Honor sia una sicurezza ormai lo sappiamo da diversi anni, e anche quest’anno l’azienda non si è smentita, rilasciando un terminale solido e ben costruito che non rinuncia all’eleganza del design e alle ottime prestazioni. Vediamo più nel dettaglio quali sono state le nostre impressioni durante le ultime settimane di utilizzo.
Abbiamo già parlato della scelta di Honor di differenziare la resa delle due colorazioni, con una Sapphire Blue ricca di riflessi di luce dinamici a forma di X e una Midnight Black più fine ed elegante, ma in ogni caso il terminale risulta solido e ben costruito. Anche il delicato meccanismo della fotocamera frontale dà una sensazione di robustezza e sappiamo che ha passato dei rigorosi test di qualità. Come già visto per altri smartphone con un sistema simile, la fotocamera si ritrae automaticamente quando i sensori avvertono che il telefono sta cadendo, in modo da evitarne il danneggiamento.
Buono il display, con una luminosità sempre soddisfacente e una buona visibilità con tutte le condizioni di luce. Si possono regolare vari parametri, fra cui il gamut e la temperatura dei colori utilizzati, oltre al filtro anti luce blu per salvaguardare la vista soprattutto nelle ore notturne. Buono anche l’audio in vivavoce, sebbene esso sia solo mono e proveniente dallo speaker posizionato nella parte bassa del terminale; e buono l’audio sia in chiamata che con l’utilizzo di auricolari esterni, cablati o wireless.
Il sensore d’impronta è del tipo classico posizionato sul retro dello smartphone, e su questo sappiamo che Honor ha fatto scuola, essendo sempre impeccabile e veloce nello sblocco da diversi anni. Come già per i modelli passati il sensore può anche essere usato per tirare giù la tendina delle notifiche, per scorrere le foto in galleria, per scattare una foto o per rispondere a una chiamata. Tutte funzioni che contribuiscono a migliorare l’interazione con il device e l’esperienza d’uso.
E come da tradizione Honor è ottima anche la ricezione sia del segnale telefonico che delle reti WiFi. In Honor 9X l’azienda ha implementato un nuovo sistema arricchito dall’intelligenza artificiale per ottimizzare il passaggio da una rete 4G a una WiFi e viceversa, come nella ricerca di reti mobili quando si esce da una zona con copertura assente.
Passando ad esaminare le performance, il processore Kirin 710F si comporta molto bene. Si tratta di una nuova versione del Kirin 710 che abbiamo imparato a conoscere lo scorso anno con Honor 8X (aka Honor View 10 lite) che va a migliorare le performance e allo stesso tempo a ridurre il consumo energetico. Il sistema è sempre fluido, e durante le sessioni di gioco interviene la GPU Turbo 3.0 per garantire una maggior potenza per le app più assetate di risorse. La RAM di 4GB è ben utilizzata e non notiamo mai rallentamenti dovuti al sovraccarico.
Abbiamo menzionato una migliore gestione del consumo energetico da parte del processore, ed infatti la durata della batteria è più che soddisfacente. Non abbiamo mai avuto difficoltà ad arrivare a sera con diversi punti percentuali ancora a disposizione, nemmeno in giornate lunghe e con molte attività fra video, musica, messaggistica e navigazione internet in 4G. Peccato per l’assenza di una tecnologia di ricarica rapida, ma anche con il caricatore da 5V/2A incluso in confezione lo smartphone si ricarica completamente in meno di 3 ore.
Un altro aspetto su cui Honor non delude mai è la resa fotografica: di giorno gli scatti sono ben dettagliati e con colori naturali, mentre di sera il sensore riesce a catturare luce a sufficienza per garantire foto di buon livello. Non siamo ai livelli della modalità notturna del Pixel, ma possiamo comunque ritenerci soddisfatti. Da segnalare una leggera distorsione ai lati delle immagini scattate in modalità ultra-grandangolare, ma ci auguriamo che un aggiornamento software possa andare a migliorare l’algoritmo di correzione e di conseguenza a cancellare queste distorsioni. Dopotutto lo smartphone non è ancora in commercio nei mercati europei e la versione finale del software potrebbe essere diversa da quella che stiamo usando. Buona invece la qualità dei video, sia con buona illuminazione che in ambientazioni serali, nonostante sia assente la stabilizzazione ottica.
La fotocamera frontale riesce a scattare ottimi selfie, e ci è particolarmente piaciuta la modalità denominata “illuminazione stage” che crea un effetto vignettatura tutto intorno al volto e produce ritratti piacevoli dallo stile retrò.
In conclusione non possiamo che promuovere a pieni voti il nuovo smartphone Honor. Il prezzo di vendita di €249,99 è appropriato alle caratteristiche e alle performance in grado di offrire sebbene la lotta nella fascia 200-300 euro si stia facendo dura con competitor affidabili del calibro di Oppo e Realme. Peccato solo per l’assenza dell’NFC che al giorno d’oggi è sempre più richiesto data la diffusione dei sistemi di pagamento via smartphone.