Successore dell’Honor Watch lanciato circa un anno fa, e gemello diverso del Huawei Watch GT2 che abbiamo recensito in autunno, arriva anche sul mercato italiano Honor Magic Watch 2, che si affianca a Honor Band 5 nella nuova gamma di wearable dell’azienda cinese. Lo smartwatch è disponbile in due dimensioni: con cassa da 42mm o da 46mm. Abbiamo usato per un paio di settimane la versione con dimensioni maggiori, e di seguito la nostra recensione.
Honor MagicWatch 2: tutti i dettagli
Caratteristiche (↑)
Honor MagicWatch 2 è costruito con una cassa in acciaio inossidabile 316L da 45,9mm di diametro e 8,3mm di spessore, con un peso di 41 grammi escluso il cinturino. Il display che vi trova spazio è un AMOLED da 1,39” e risoluzione di 454×454 pixel, ed è ricoperto di vetro curvo 2.5D in alluminosilicato. Sul lato destro della cassa sono posizionati due tasti e la griglia per microfono e altoparlante, mentre nella parte inferiore troviamo come di consueto i sensori del cardiofrequenzimetro ed i connettori per la ricarica della batteria.
All’interno dello smartwatch troviamo il processore Kirin A1, progettato appositamente per dispositivi wearable, con 32MB di RAM e 4GB di memoria di archiviazione, che può essere usata per memorizzare foto da utilizzare come sfondo di quadranti personalizzati o musica da ascoltare ad esempio quando andiamo a correre senza portarci dietro lo smartphone.
Le connettività includono invece il Bluetooth 5.1 ed il GPS + Glonass. L’orologio è poi dotato di microfono e altoparlante per permetterci di rispondere al telefono anche quando non abbiamo lo smartphone a portata di mano, ed è impermeabile fino a 5atm di pressione o 50 metri di profondità. Assente l’NFC, che comunque non potrebbe essere utilizzato non essendo supportato in Europa un sistema di pagamento per dispositivi Huawei/Honor.
Non mancano poi tutti i sensori: accelerometro, giroscopio, magnetometro (bussola digitale), barometro, sensore di luminosità per impostare in modo adattivo l’intensità del display; e naturalmente pedometro e cardiofrequenzimetro.
La batteria da 455mAh è fra i punti di forza del dispositivo e, secondo il produttore, riesce a garantire fino a 14 giorni di utilizzo, sicuramente un fattore importante dal momento che non richiede ricariche troppo frequenti e permette anche di poter partire per un breve viaggio senza dover portarsi dietro l’adattatore. Infine il sistema operativo LiteOS è, come da nome, molto leggero e la cosa si riflette sul consumo moderato di energia ma anche sulla possibilità estremamente ridotta di personalizzazioni e sull’assenza di apps aggiuntive oltre a quelle preinstallate.
Prezzo (↑)
Honor MagicWatch 2 è disponibile con cassa da 42mm o da 46mm in acciaio inox nero o silver, e con cinturini in fluoroelastomero (un materiale gommoso particolarmente resistente a temperature e materiali solventi o corrosivi), pelle o metallo, e con prezzi di listino che vanno dai 169 ai 209 euro.
Recensione (↑)
Sono ormai un paio di settimane che utilizziamo Honor MagicWatch 2 e ci possiamo ritenere sicuramente soddisfatti. Dal punto di vista estetico è molto gradevole: abbiamo scelto la versione con cassa in colore nero e bracciale in fluoroelastomero dello stesso colore.
Il cinturino è facilmente sostituibile qualora si volesse semplicemente cambiare look, o si dovesse danneggiare quello in confezione. Possiamo usare qualsiasi cinturino da 22mm, quindi è estremamente facile trovare quello in materiali e colori preferiti.
La prima connessione allo smartphone è abbastanza semplice: se si possiede uno smartphone Honor o Huawei è sufficiente aprire l’applicazione preinstallata Health e seguire le istruzioni a display, mentre se si vuole collegare un telefono di altro produttore sarà necessario scaricare, oltre a Huawei Health, anche gli Huawei Mobile Services, necessari alla corretta esecuzione dell’app.
Eseguito l’abbinamento allo smartphone e affinato le impostazioni ai parametri preferiti siamo pronti per l’utilizzo quotidiano. Possiamo ancora scegliere quale quadrante scegliere, fra i diversi disponibili sia con orologio digitale che analogico, scegliendo anche quali informazioni mostrare sul display fra passi, battito cardiaco, meteo e altro. Possiamo anche trasferire una o più fotografie nella memoria dell’orologio per creare una watch-face personalizzata ed avere sempre al polso una persona amata o il nostro animale domestico.
Fra le varie impostazioni possiamo decidere se attivare il display always-on e la misurazione continua del battito cardiaco, che naturalmente andranno a consumare la batteria con maggiore velocità. Possiamo poi decidere quali apps, fra quelle installate sullo smartphone, possono inviare notifiche allo smartwatch e leggere direttamente sul display i messaggi delle nostre chat piuttosto che le email e molto altro. Qualora si decida di non mantenere il display sempre attivo, possiamo coprire l’intero display con il palmo della mano per spegnerlo, mentre per riattivare lo schermo sarà necessario premere uno dei due pulsanti o ruotare bruscamente il polso, non essendo stata implementata l’accensione con tap singolo o doppio.
Data la presenza di microfono e altoparlante possiamo anche rispondere ad una telefonata direttamente dall’orologio: la connessione risulta stabile, ma il volume di ascolto e la qualità audio sono comprensibilmente di livello piuttosto basso. Abbiamo comunque la possibilità di abbinare direttamente all’orologio degli auricolari Bluetooth, così da ascoltare la voce del nostro interlocutore in maniera notevolmente migliore.
Sempre con auricolari Bluetooth collegati possiamo ascoltare i brani musicali che sono stati precedentemente trasferiti nella memoria interna dell’orologio: abbiamo spazio per quasi 500 canzoni, ma purtroppo non è possibile trasferire playlist compresse come ad esempio quelle di Spotify o YouTube Music non essendo presenti delle app relative ai principali servizi di streaming musicale. Possiamo però utilizzare il display dello smartwatch per cambiare traccia o mettere in pausa la riproduzione, sia che stiamo ascoltando musica dall’orologio che da smartphone, ed in quest’ultimo caso anche per le app di streaming.
Fra le app preinstallate sul MagicWatch 2 abbiamo una bussola, la possibilità di impostare sveglie e timer, la torcia che accende il display di luce bianca, il trova telefono che fa squillare lo smartphone se non ricordiamo dove lo abbiamo lasciato. Purtroppo LiteOS non permette di aggiungere ulteriori app a quelle preinstallate dal costruttore.
E naturalmente abbiamo tutte le funzioni per il tracciamento delle attività fisiche ed il sonno: su questo Honor ha sempre fornito dati ben accurati, con funzionalità che sono state affinate di versione in versione. Possiamo misurare 15 diversi tipi di attività, compreso il nuoto per il quale abbiamo una stima del SWOLF ovvero della combinazione fra tempo impiegato e numero di bracciate compiute per percorrere una certa distanza. E poi TruSeen 3.5 misura il battito cardiaco, TruSleep 2.0 tiene sotto controllo le diverse fasi del sonno e TruRelax rileva i diversi livelli di stress combinando le varie informazioni misurate.
Passando ad esaminare l’autonomia possiamo affermare che MagicWatch 2 è fra gli smartwatch con maggior durata di batteria: impostando la misurazione continua del battito cardiaco e il display always-on non abbiamo raggiunto i 14 giorni, ma siamo riusciti a rimanere ben 10 giorni senza dover ricorrere al caricabatteria! Questo significa che possiamo tranquillamente partire per una vacanza di una settimana e non aver alcun problema se dimentichiamo a casa l’accessorio adattatore per ricaricare l’orologio.
In conclusione possiamo consigliare senza alcun dubbio l’acquisto del MagicWatch 2, che combina una misurazione accurata delle attività fisiche con un’ottima autonomia. Peccato solo che non sia supportato alcun metodo di pagamento contactless, unica feature di cui abbiamo sentito la mancanza durante i test.