Annunciato in Cina a fine dicembre, il nuovo Honor View 20 debutta ufficialmente in Europa. Lo smartphone è stato presentato durante un evento organizzato a Parigi e può essere acquistato anche in Italia. Il top di gamma, che ha già ricevuto vari riconoscimenti in occasione del CES 2019 di Las Vegas, porta sul mercato diverse innovazioni, tra cui spiccano il design in nanotexture, la fotocamera frontale in-display e la fotocamera posteriore da 48 megapixel.
George Zhao, presidente di Honor, ha dichiarato: «In tutto il mondo gli smartphone della serie View di Honor stanno conquistando i recensori professionisti e gli appassionati, offrendo tecnologie innovative e le migliori prestazioni del settore. I fan di Honor richiedono smartphone che offrano le migliori prestazioni. Honor View 20 è stato progettato pensando alle loro esigenze. Siamo entusiasti di offrire questo smartphone must-have agli utenti di tutto il mondo»
Honor View 20: tutti i dettagli
Design (↑)
L’estetica è sempre stato uno dei punti di forza degli smartphone Honor. Con il View 20 viene introdotto uno nuovo design denominato Aurora Nanotexture. Utilizzando la nanolitografia è stata realizzata una cover in vetro con una sfumatura di colore a forma di V che richiama il nome della serie. Il View 20 è anche il primo smartphone a diffusione internazionale con fotocamera in-display. Nell’angolo superiore sinistro è presente un piccolo foro largo 4,5 millimetri, creato mediante un processo litografico. L’assenza del notch e lo spessore molto ridotto delle cornici hanno permesso di ottenere uno screen-to-body ratio del 91,82%.
Scheda tecnica (↑)
Essendo uno smartphone di fascia alta, la dotazione hardware comprende il meglio delle tecnologie attuali. Honor ha infatti scelto un processore octa core Kirin 980 a 7 nanometri con Dual NPU e sistema di raffreddamento a liquido, affiancato da 8 GB di RAM e 256 GB di memoria flash. Lo schermo All-View ha una diagonale di 6,4 pollici e una risoluzione full HD+ (2310×1080 pixel).
La fotocamera frontale in-display ha un sensore da 25 megapixel, abbinato ad un obiettivo con apertura f/2.0. Sul retro sono invece presenti due fotocamere, oltre al flash LED. Quella principale ha un sensore Sony IMX586 da 48 megapixel e un obiettivo con apertura f/1.8. Grazie alla tecnica del pixel binning, che combina quattro pixel adiacenti in uno, si possono ottenere scatti da 12 megapixel quasi perfetti in condizione di scarsa illuminazione.
Honor ha sviluppato varie tecnologie e algoritmi IA che migliorano la qualità delle immagini (in termini di luminosità, contrasto e fedeltà cromatica). Non manca il supporto per funzionalità più tradizionali come HDR, effetto bokeh e riconoscimento automatico di oltre 1.500 scene raggruppate in oltre 60 categorie. La potenza del processore Kirin 980 permette inoltre di registrare video in super slow motion a 960 fps. L’intelligenza artificiale viene sfruttata anche per l’editing dei video e il calcolo delle calorie degli alimenti.
La seconda fotocamera posteriore è di tipo ToF (Time of Flight) 3D. È possibile catturare l’informazione sulla profondità e i movimenti degli oggetti in tempo reale. Grazie a questa fotocamera, lo smartphone diventa una console da gioco portatile. La connettività è garantita dai moduli WiFi 802.11ac, Bluetooth 5.0, GPS (dual band L1+L5), Galileo e LTE. Sono inoltre presenti il lettore di impronte digitali sul retro, la porta USB Type-C e il jack audio da 3,5 millimetri. La batteria da 4.000 mAh supporta la ricarica rapida (55% in 30 minuti). Il sistema operativo è Android 9 Pie con interfaccia Magic UI 2.0.1.
Prezzo (↑)
Honor View 20 è disponibile in Italia dal 22 gennaio 2019. Tre i colori offerti dal produttore al lancio: Midnight Black, Sapphire Blue e Phantom Blue (versione Moschino). Gli utenti possono acquistarlo online sullo store ufficiale HiHonor oppure nelle principali catene dell’elettronica di consumo. Il prezzo consigliato è 699,90 euro.
Recensione (↑)
Negli ultimi 3 anni, Huawei ha saputo rendere la gamma P – e successivamente anche la gamma Mate – esteticamente accattivante ed attraente. Se non fosse che la bellezza è in gran parte soggettiva, si potrebbe dire che Huawei abbia sfornato gli smartphone più belli del 2017 e del 2018. E, nel 2019, l’asticella è talmente alta che il target di riferimento si riferisce alla linea di smartphone Honor. Già nel 2018, Honor View 10 Lite ha dimostrato di essere un ottimo esemplare che, ad un prezzo al pubblico molto basso, sapeva distinguersi per performance ed eleganza.
Honor View 20 è il successore di gamma, e l’asticella non è mai stata così alta: è esteticamente accattivante, ha una fotocamera impressionante, è leggero e ha un prezzo che lo inserisce proprio a metà tra un top di gamma e un mid-range. Ha tutte le carte in regola per diventare un best buy del 2019, se il suo prezzo si abbasserà durante il corso dell’anno.
Già da oggi, comunque, Honor View 20 si fa riconoscere e si capisce che fa parte della gamma View: scocca posteriore liscia lavorata in modo da dare un riflesso unico, che questa volta è forma di V. Display grande, da 6.4″ ed effetto 2.5D sui bordi che da un ottimo grip e al contempo rende piacevole l’utilizzo anche per molte ore. Ed infine, la firma d’autore: via il notch, benvenuta fotocamera nel display.
Honor View 20 è uno smartphone pensato per essere usato davvero a lungo. La combinazione tra grande display, ottimo grip e straordinaria autonomia lo rende un perfetto dispositivo per Netflix, feed reader, messaggistica e social network. Con questi ultimi due, la situazione viene di certo peggiorata dal fatto che, essendo molto grande il display, risulta difficile scrivere con una sola mano. In generale, Honor View 20 è poco fruibile con una mano. Ma dopotutto, le dimensioni degli smartphone non accennano a diminuire con il tempo, quindi forse non è nemmeno più una variabile da considerare.
Le prestazioni di Honor View 20 sono ottime, e non c’è proprio niente di cui discutere. Le app girano fluide, anche lo split screen viene gestito bene e senza lag. Persino l’accensione del telefono, che solitamente è molto lunga, su Honor View dura meno di 20 secondi. Dopotutto, il chip al suo interno è il Kirin 980, con processo produttivo a 7 nm, e sono 8 i GB di RAM.
Magic UI, alla versione 2.0.1, si dimostra sempre piena di app duplicate (che, ormai, viene automatico raggruppare in un’unica cartella), ma in generale sembra meno contorta di EMUI. Sebbene non ci siano evidenti dissonanze tra le due interfacce grafiche, usare Magic UI sembra più semplice, più friendly. L’ottimizzazione sembra, quasi impercettibilmente, migliore.
Il reparto multimediale è davvero degno di nota: Honor View 20 è uno dei primi smartphone ad adottare il nuovo sensore Sony IMX586 da 48 MP come principale per la fotocamera posteriore, che poi è coadiuvata sia dal flash e da un sensore chiamato 3D ToF (Time of Flight). Quest’ultimo è un sensore simile a quello che permette alla fotocamera TrueDepth di iPhone X e successivi di riconoscere gli oggetti 3D in una scena, ma sfruttando un metodo che non si basa sull’illuminazione di 30 punti di un oggetto e calcolando la distanza dei punti, ma sul calcolo del tempo che impiega la luce per percorrere la distanza tra la fotocamera e l’oggetto, quando l’oggetto è colpito da fasci di luce.
Ad oggi, ci sono solo 3 app che supportano questa funzionalità 3D, e una è Magic AR, che permette di posizionare oggetti nella realtà (quindi creare un ambiente di realtà immersiva) oppure costruire su una persona un personaggio definito (realtà aumentata).
In generale, la qualità delle foto e dei video di Honor View 20 è ottima: anche con un zoom digitale 8x (che fa sentire molto la mancanza di stabilizzazione ottica) l’immagine appare poco sgranata e con colori ben riprodotti, forse leggermente saturati. In notturna, il test viene ampiamente superato: in una stanza buia, è stata scattata una foto allo schermo di un portatile con lumonosità massima del display su una scrivania, e lo smartphone è riuscito ad attenuare efficacemente i valori di bianco, creando un giusto contorno delle scritte sul monitor e lasciando comunque tutto il resto della scena nel buio.
La fotocamera anteriore è da 25 MP ed è il fattore che davvero rende speciale Honor View 20: è l’unico buco che ha il display, nell’angolo in alto a sinistra. Non controlla benissimo il contrasto, sparando le luci fino anche a coprire la luce sul soggetto principale. I colori vengono ben riprodotti, ma stranamente i dettagli sembrano essere tutti ammorbiditi – stile effetto bellezza, che però sembra essere sempre più utilizzato.
L’autonomia di Honor View 20 non lascia sorprese: fino a 2 giorni di autonomia con utilizzo medio e 1 giorno e mezzo con utilizzo intenso. Durante i 10 giorni di test, lo smartphone non si è mai scaricato prima di una giornata. Il ragionamento porta a pensare che, a questo punto, 1 giorno e mezzo di autonomia debba essere la norma e che smartphone ottimi debbano essere considerati tali solo se la loro autonomia è superiore ai due giorni.
In conclusione, Honor View 20 si fa amare. È elegante, veloce, grande, con una fotocamera che è pronta ad ogni tipo di scatto. Il prezzo di listino ad oggi è di 699,90€ per la versione 8+256 GB, ma su Amazon si trova già sotto i 600€. È uno dei pochi Honor ad avere un prezzo così alto, che però sicuramente si abbasserà nei prossimi mesi. Se oggi è un’ottimo acquisto per coloro che cercano un top di gamma, nel momento in cui scenderà a 350-400€, sarà un acquisto eccezionale per chiunque.